Scarica il catalogo in PDF - Casa d'aste Farsettiarte
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L’opera La pensione Rugiad<strong>in</strong>i (Pensione di famiglia)<br />
eseguita nel 1927 - 28 ca., esposta per la prima volta<br />
alla Biennale del ’28 con <strong>il</strong> titolo Pensione di famiglia,<br />
è un dip<strong>in</strong>to nel quale si ev<strong>in</strong>ce che sono ormai alle<br />
spalle i lavori con fare pittorico, atmosferico, sf<strong>il</strong>acciato<br />
e con pennellate mosse e vibrate, sempre senza<br />
un vero strato grafico e strutturale costruiti con <strong>il</strong> solo<br />
colore. La tematica <strong>in</strong> questa pag<strong>in</strong>a è riferita a cronache<br />
viste e vissute; la cifra espressionistica e <strong>il</strong> gergo<br />
contenuti nel dip<strong>in</strong>to vanno contro le convenzioni st<strong>il</strong>istiche<br />
e costituiscono un nuovo e diverso registro. In<br />
questa scena si <strong>in</strong>tuisce che gli anni rissosi e anarchici<br />
immortalati nei lavori dall’<strong>in</strong>tonazione della protesta<br />
politica-sociale, appartengono al mondo dei reietti e<br />
dell’emarg<strong>in</strong>azione; ancora <strong>il</strong> Viani populista acuto e<br />
ironico che lavora <strong>in</strong> punta di coltello, ma <strong>in</strong> una fase<br />
di assestamento a livello sia ideologico che artistico.<br />
La peculiarità che emerge <strong>in</strong> maniera più evidente<br />
dagli attori nell’opera, appartenenti alla piccola borghesia,<br />
è la caratterizzazione spesso caricaturale; una<br />
cronaca di costume fatta con <strong>il</strong> piglio sommario, pseudoprimitivistico.<br />
Questo è <strong>il</strong> periodo delle pensioni e dei caffè che vede<br />
Viani a Bagni di Lucca nel 1927 ospite dell’<strong>in</strong>dustria-<br />
Illustrazione di Lorenzo Viani per la rivista “Il Frontespizio”,<br />
febbraio 1937<br />
LORENZO VIANI<br />
DALL'ANARCHIA ALL'IRONIA BORGHESE<br />
Lorenzo Viani, Al ristorante, 1927-28<br />
le francese Jean Varraud che ne diventerà amico, ma<br />
anche un suo importante collezionista. Viani soggiorna<br />
diverse volte nella valle del Serchio, a Pescia per<br />
curare l’asma e ai Bagni di Lucca per le cure termali.<br />
La scena del convivio è una sorta d’istanza “fotografica”<br />
della quotidianità vacanziera, veri e propri momenti<br />
di vita vissuta, realizzata senza arditezze della<br />
tavolozza. La costruzione del soggetto è senza dubbio<br />
frutto degli appunti grafici riguardanti i v<strong>il</strong>leggianti,<br />
che <strong>il</strong> pittore eseguiva nel suo girovagare tra i vari<br />
centri di ritrovo, dove tendeva a sottol<strong>in</strong>eare la naturalezza<br />
della situazione avvalendosi sempre del segno<br />
che svolge prem<strong>in</strong>entemente <strong>il</strong> ruolo costruttivo e formale.<br />
Di questi apparati si propone quello pubblicato<br />
sulla rivista “Il Frontespizio” («Il Frontespizio», n. 2,<br />
Firenze, febbraio 1937, p. 93).<br />
Nel quadro Viani raffigura, <strong>in</strong>torno ad un tavolo di<br />
una pensione di Bagni di Lucca dall’atmosfera carica<br />
di ozio, <strong>in</strong> alto a destra tra i commensali di prof<strong>il</strong>o