Scarica il catalogo in PDF - Casa d'aste Farsettiarte
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827<br />
Giacomo Balla<br />
Tor<strong>in</strong>o 1871 - Roma 1958<br />
Ritratto di signora, 1907 ca.<br />
Olio su tela, cm. 100x75<br />
Firmato <strong>in</strong> alto a s<strong>in</strong>istra: Balla.<br />
Storia: Collezione privata, Imola; <strong>Casa</strong> Balla, Roma;<br />
Franco Arrigoni, Imola; Collezione privata<br />
Dossier storico artistico di Elena Gigli, Roma, 25 marzo<br />
2007, serie 2007, n. 288.<br />
Bibliografia: Teresa Fiori, Archivi del Divisionismo,<br />
volume secondo, saggio <strong>in</strong>troduttivo di F. Bellonzi,<br />
Offic<strong>in</strong>a Edizioni, Roma, 1968, p. 145, n. X.172;<br />
Maurizio Fagiolo dell’Arco, Futur Balla, M. Bulzoni<br />
editore, 1970, p. VII, n. 89bis; Giovanni Lista, Giacomo<br />
Balla, Ediz. Galleria Fonte D’Abisso, Modena, 1982, p.<br />
155, n. 170.<br />
Stima � 150.000/240.000<br />
“<strong>il</strong> Balla, che dall’oscurità più profonda è balzato ad<br />
un tratto alle glorie lum<strong>in</strong>ose di un trionfo clamoroso,<br />
si afferma vivacemente con una serie di ritratti”.<br />
Seduta sul divano, con <strong>il</strong> braccio destro piegato sul<br />
fianco e quello s<strong>in</strong>istro che scompare nell’abito, Balla<br />
Giacomo Balla, Artemisia controluce, 1907 ca.<br />
ritrae una signora <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ata dalla luce artificiale che<br />
proviene da s<strong>in</strong>istra. Nello sfondo, alle sue spalle si<br />
riconosce la parte <strong>in</strong>feriore della f<strong>in</strong>estra: la stessa<br />
impostazione la troviamo nel coevo ritratto eseguito da<br />
Balla alla moglie Elisa, coperta solo da un velo e seduta<br />
sul divano. In questo Ritratto di signora Balla usa la<br />
tecnica a segni f<strong>il</strong>amentosi con luci traccianti: saettanti<br />
fasci lum<strong>in</strong>osi dall’alto verso s<strong>in</strong>istra colpiscono <strong>il</strong><br />
maestoso corpo della signora, riempiendo cosi tutta<br />
la tela.<br />
A tutto oggi non si è ancora riusciti a identificare<br />
con precisione la signora ritratta da Balla <strong>in</strong> questa<br />
splendida tela. L’opera viene pubblicata da Maurizio<br />
Fagiolo nel 1970 come collezione Franco Arrigoni di<br />
Imola. Nel 1968 l’opera era stata sottoposta a Gaspero<br />
del Corso (proprietario della Galleria L’Obelisco<br />
dove – <strong>in</strong>sieme a Fagiolo – stava preparando un anno<br />
di mostre dedicate a Balla) <strong>il</strong> quale consiglia di dare<br />
la foto al “critico Maurizio Fagiolo dell’Arco perché<br />
la possa pubblicare <strong>in</strong> una seconda edizione del suo<br />
volume su Balla Pre-Futurista”. Nel 1972 <strong>il</strong> ritratto<br />
viene visto da Elica Balla, la secondogenita del pittore,<br />
che <strong>in</strong> tal senso ne scrive alla proprietaria: “La r<strong>in</strong>grazio<br />
molto della bella foto a colori del bellissimo e orig<strong>in</strong>ale<br />
ritratto eseguito da mio Padre. Mi dispiace di non<br />
sapere <strong>il</strong> nome della signora ritratta. […] Ma se noi<br />
<strong>in</strong> seguito faremo una mostra di “Balla ritrattista”, le<br />
chiederemo di prestare questo così magnifico”. Inf<strong>in</strong>e,<br />
la tela viene pubblicata nel volume con l’<strong>in</strong>troduzione<br />
di Giovanni Lista, Balla, edito dalla Fonte d’Abisso,<br />
Modena 1982.