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824<br />

Pablo Picasso<br />

Malaga 1881 - Moug<strong>in</strong>s 1973<br />

Femme accroupie au chat, 1954<br />

Ch<strong>in</strong>a su carta, cm. 32x24<br />

Data e firma <strong>in</strong> basso a s<strong>in</strong>istra: 4.1.54 Picasso.<br />

Bibliografia: Christian Zervos, Pablo Picasso, vol. 16,<br />

oeuvres de 1953 à 1955, Éditions Cahiers d’Art, Paris,<br />

1965, p. 40, n. 111.<br />

Stima � 50.000 / 80.000<br />

Disegni realizzati come rapide impressioni, disegni<br />

come gioco, immag<strong>in</strong>i che tracciano una l<strong>in</strong>ea <strong>in</strong> punta<br />

di penna su tovagliette di ristoranti, su taccu<strong>in</strong>i o su<br />

lettere di amici si trovano lungo l’<strong>in</strong>tero arco della vita<br />

di Pablo Picasso, ben 91 anni passati tra tele e fogli, a<br />

sottol<strong>in</strong>eare l’estrema fac<strong>il</strong>ità di composizione e l'estro<br />

dell’artista spagnolo.<br />

Figure di donne, ritratti <strong>in</strong> chiave umoristica, ma anche<br />

studi ed immag<strong>in</strong>i pure ed essenziali attraverso i quali <strong>il</strong><br />

pittore rende con rapidi e magistrali tratti la complessa<br />

gamma di effetti plastici, lum<strong>in</strong>osi ed espressivi.<br />

Il disegno ha un posto essenziale nell’opera di Picasso,<br />

uno dei più ricchi e prolifici disegnatori di tutti i tempi,<br />

“Un deposito di vitam<strong>in</strong>e per i globuli impoveriti dalla<br />

stanchezza”, così veniva def<strong>in</strong>ito dal critico Raffaele<br />

Carrieri <strong>in</strong> occasione della presentazione di un volume<br />

contenente 425 disegni <strong>in</strong> nero e a colori realizzati tra<br />

<strong>il</strong> 1966 ed <strong>il</strong> 1967.<br />

La quantità di mostre dedicate a questo settore è da<br />

sola conferma di un’attività dal ritmo <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e;<br />

Jamie Sabartés, amico e biografo di Picasso per più di<br />

mezzo secolo, scriveva a proposito della prima visita<br />

fatta nello studio dell’artista negli anni di gioventù:<br />

“Quando penso alla montagna di disegni che c’erano nel<br />

suo studio, mi pare impossib<strong>il</strong>e che una sola vita sia stata<br />

sufficiente a produrli”.<br />

Perf<strong>in</strong>o i critici più feroci hanno sempre riconosciuto<br />

a Picasso <strong>il</strong> genio del disegno: una scultura o una tela<br />

potevano suscitare perplessità o <strong>in</strong>certezze, un disegno mai.<br />

Il disegno è manifestazione immediata della forza<br />

creatrice dell’artista (basti pensare che Picasso ci ha<br />

lasciato alcuni<br />

bozzetti di<br />

corride realizzati<br />

a soli dodici<br />

anni), è <strong>il</strong> luogo<br />

dove vengono<br />

elaborate e modulate<br />

le idee<br />

geniali che poi<br />

sfociano <strong>in</strong> dip<strong>in</strong>ti<br />

o sculture<br />

capolavoro.<br />

Le forme si agitano,<br />

fremono,<br />

sbocciano,<br />

Pablo Picasso, Jacquel<strong>in</strong>e e <strong>il</strong> loro dalmata<br />

Perro<br />

crescono, cambiano aspetto, si sdoppiano e si trasformano<br />

<strong>in</strong> mostri, div<strong>in</strong>ità, bamb<strong>in</strong>i e gatti che a loro<br />

volta, non smettono di fissare la loro cont<strong>in</strong>ua genesi.<br />

“Questa matt<strong>in</strong>a, matita alla mano, sono andato a<br />

studiare le cose che ha fatto qui. C’è una donna coricata,<br />

che io chiamo <strong>il</strong> faux-col, <strong>il</strong> colletto staccato, perchè a<br />

prima vista è quello che sembra. Dopo che ero rimasto<br />

a disegnarla per mezz’ora, ripassandole davanti ho visto<br />

di nuovo un colletto”, così scriveva Matisse al figlio<br />

nell’apr<strong>il</strong>e del 1948, dopo essere stato a vedere le<br />

opere di Picasso nel Museo di Antibes <strong>in</strong>sieme alla<br />

segretaria Lydia, riferendosi ad una serie di grandi<br />

schizzi da lui eseguiti <strong>in</strong> situ ed <strong>in</strong> particolare Nu<br />

coach au lit blanc e Nu coach au lit bleu (Picasso, La<br />

joie de vivre, 1945-1948, Skira, M<strong>il</strong>ano, 2006, p. 82).<br />

Matisse si trova spaesato di fronte a questi nudi, ma<br />

sicuramente ne rimane affasc<strong>in</strong>ato e profondamente<br />

colpito.<br />

Femme accroupie au chat rientra nel corpus dei disegni<br />

picassiani: realizzato nel 1954 è un esempio lampante<br />

di come un semplice gesto, reso con pochi tratti veloci,<br />

divenga a pieno titolo capolavoro, portatore di simboli e<br />

significati reconditi, celati sotto un’apparente l<strong>in</strong>earità.<br />

Il 1954 è un anno significativo per Picasso: <strong>in</strong>iziato<br />

con la prosecuzione della serie dei disegni Il pittore<br />

e la modella (serie nata alla f<strong>in</strong>e del 1953), l’anno<br />

prosegue con la conoscenza di Sylvette David,<br />

giovane ragazza appena ventenne che posa per lui<br />

dando vita ad una quarant<strong>in</strong>a tra disegni e dip<strong>in</strong>ti, ma<br />

soprattutto è nel 1954 che Picasso conosce Madame<br />

Z, cioè quella Jacquel<strong>in</strong>e Roque, che diventerà la sua<br />

musa e compagna f<strong>in</strong>o alla morte, ed è nel 1954 che<br />

muore Matisse.<br />

La scomparsa dell’artista francese, con cui Picasso<br />

aveva mantenuto un dialogo <strong>in</strong><strong>in</strong>terrotto, dà vita<br />

ad una serie di opere, omaggio <strong>in</strong>diretto, nella serie<br />

degli atelier e <strong>in</strong> una serie di disegni tra cui rientra<br />

pienamente Femme accroupie au chat.<br />

In esso la figura della donna nuda, seduta per terra<br />

con le gambe <strong>in</strong>crociate, <strong>in</strong>tenta a giocare con un<br />

gatt<strong>in</strong>o, rimanda implicitamente, ma sott<strong>il</strong>mente, a<br />

quelle opere matissiane tanto sim<strong>il</strong>i per posa plastica<br />

e carica sensuale quali Figura decorativa su fondo<br />

ornamentale (1925) e Nudo accosciato (1945), ove<br />

le donne sono simbolo per eccellenza di vitalità,<br />

portatrici di verità eterne e custodi di emozioni e<br />

sentimenti (per confronto si veda <strong>in</strong>: Pierre Schneider,<br />

Matisse, Arnoldo Mondadori Editore, M<strong>il</strong>ano, 1985,<br />

pp. 105, 529).<br />

Non si sa di preciso chi sia la giovane ritratta <strong>in</strong> Femme<br />

accroupie au chat, la cosa non è di fondamentale<br />

importanza, perché <strong>in</strong> quest’opera, quello che conta<br />

non è <strong>il</strong> ritratto, ma <strong>il</strong> messaggio di cui lo stesso si fa<br />

portatore e, a dimostrazione di ciò, rimangono tutta<br />

una serie di disegni di medesimo soggetto, testimoni<br />

di quel messaggio universale di cui Picasso ci vuole<br />

rendere partecipi.

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