Le celebrazioni dei 150 anni: racconti e testimonianze si celasse la realtà: in un mondofatto di episodi, gag, sms, spot pubblicitari,la storia con la sua concatenazionedi eventi sembra unarealtà di cui i bambini sentono piùdi tutti bisogno.Tanto più una storia come quelladi Elisabetta caratterizzata da coerenza,fede, bontà: esempio di vita evirtù rare in ogni tempo, tanto piùin questo in cui sembra esistere solol”io” e il “qui e ora”.Negli occhi incantati davanti allettore e nelle bocche semiaperte deibambini mi pareva di leggere il pensieroche passava nella mente: “Maè una storia inventata?”, con tuttala fatica che credo debbano provarecontinuamente nel distinguere finzionee realtà.Io, come maestra e come persona,mi porto a casa da quel pomeriggio,lo sguardo di stupore puroe sincero, perché sono convinta che,finché si è capaci di stupirci del benee del male, non si è indifferenti:stupirci del bene ci dà la voglia diimitarlo perché ci ha toccato dentro,stupirci del male significa nonessere abituati e quindi continuare acombatterlo.Chiara Pasquini, insegnanteDall’Italia: PadovaUna festa a più vociSimboli, musica, canti, giochi che hanno coinvolto tuttala comunità educativa confluita nel cuore dell’opera diElisabetta: la Casa Madre.Un girasole colmo di doniLa mattinata del 27 aprile per glialunni della Scuola ElisabettaVendramini è stata davvero speciale.La Scuola anche quest’anno haproposto alle famiglie un gesto disolidarietà, in collaborazione conl’associazione “San Vincenzo” dellaparrocchia di S. Antonio d’Arcella,ossia la possibilità di raccoglieregeneri alimentari da distribuire allefamiglie più bisognose del quartiere.L’iniziativa ha riscosso per l’ennesimavolta un grande successo edè stata davvero considerevole la rispostaottenuta. Durante la mattinauna classe per volta si è recata nelluogo indicato per depositare i doni.Ad attendere i bambini c’era suorMaria Luisa che, attraverso dei pannelliraffiguranti la vita di Elisabetta,ha raccontato alcuni fatti importantiche hanno segnato la sua vita e lasua missione nel mondo.I bambini poi sono stati invitatia svolgere un’altra attività che li hacoinvolti in prima persona: il completamentodi un grande pannellocon rappresentati dei girasoli. Elisabettanei suoi scritti ha lasciato unmessaggio alle sue suore proprio apartire dall’esperienza del girasole:«Il girasole, abbenché coperto sia dinubi il caro astro che vagheggia, maicessa di rivolgersi a quello: così voi,sì nelle tenebre che nel pien meriggio,mai cessate di mirare il vero Soldi giustizia e di adorare, riverenti,quell’adorabile volontà della qualevi vorrei pazze, piene e ripiene e pervase»1 .La nostra attività voleva propriosottolineare che ognuno può guardaree fare riferimento nella propriavita al vero Sole, cioè Gesù.Il pannello rappresentava un girasoleda completare, formato da 16petali, tanti quante le sezioni e leclassi di cui è composta la Scuola.Ogni bambino doveva con un ditodipingere una parte di petalo chene componeva la corolla e lasciareall’interno del grande pistillo il proprionome come segno di adesione esintonia con il messaggio proposto.Le risonanze ricevute hanno dimostratoche anche questa iniziativaè stata ben accolta dai bambini chein<strong>Caritate</strong>C H R I S T IXXII150° anniversario
Le celebrazioni dei 150 anni: racconti e testimonianze hanno partecipato e lavorato conentusiasmo.Questo momento di festa inoltreha voluto rispecchiare il tema generatoreche la comunità educativadella Scuola ha portato avanti inquest’anno scolastico, esprimendola voglia di essere come un girasolesempre rivolto verso il Sole-Gesù,portatori di una luce in più.Emanuela Greggio, insegnanteCon una nota di luceIl 30 aprile scorso si è tenuto pressola Sala Polivalente dell’IstitutoVendramini di Padova il Concertodi Primavera, iniziativa che nasce daldesiderio di vivere la scuola condividendoesperienze, emozioni e riflessioni.In sintonia con tutte le attivitàscolastiche, anche per questo momentoci si è ispirati al tema dell’annoUna luce in più, diventato perl’occasione Con una nota di luce.Si è inoltre colta l’occasione direndere omaggio alla memoria diElisabetta Vendramini nel 150° anniversariodella morte, attraverso lalettura di brani particolarmente significativitratti dai suoi scritti. Edè stato proprio lo stile semplice maprofondo di questi testi a darci l’ispirazionenella scelta del programmamusicale.Molti gli elementi che emergevanodalle riflessioni sul tema dell’annoe dagli Scritti di Elisabetta che ci premevamettere in risalto: la semplicità,che caratterizza i sentimenti più verie profondi; la natura umana, fatta didubbi, tentazioni, sbagli; la fede, conla sua straordinaria capacità di “daresenso”, di avvolgere e comprendere edi rappresentare quella luce cui ognispirito anela; la luce che, oltre ad esseretema dell’anno, ci riporta anchealla figura degli angeli con il loro meravigliosoe confortante significatosimbolico e spirituale.Insomma tanti spunti per stilareun programma musicale adeguatosenza dimenticare che ogni ascoltatore,purché lo voglia, può trovarenella musica il proprio percorso diriflessione così che essa possa diventarela dimensione ideale dove ascoltarese stessi.Ecco allora che nella musica diAstor Piazzolla ritroviamo gli echimalinconici e talvolta passionali dell’esseremateria, mentre in Arvo Pärtla scrittura semplice, rarefatta e ripetitivaci colloca in una dimensionecontemplativa dove spazio e temposembrano perdere il significato terrenoper trasformarsi in una lodeall’Infinito.E Manuel De Falla, con la DanzaRituale del Fuoco che ricorda le paroledi Elisabetta, ci riconduce bruscamentealla nostra natura terrena.Le due Ave Maria ed il DomineDeus cantati da Diana Trivellato rendonoinfine omaggio, con il lorocontenuto testuale, alla figura dellaMadonna che, prima ancora di qualunqueconsiderazione di fede e dipensiero, rappresenta un insostituibilepunto di riferimento per tuttal’umanità.La lettura dei testi tratti da variScritti di Elisabetta Vendramini,proposta da due suore, ha arricchitouna serata che, ancora una volta,ha centrato l’obiettivo di rendere lascuola luogo di incontro, riflessione,cultura e divertimento.Un sentito ringraziamento alleartiste padovane Diana Trivellato edAlessia Toffanin checon la loro disponibilitàe professionalitàhanno reso possibile la serata.Alessandro Fagiuoli, genitoreIn festa con ElisabettaUna scuola in festa. Una comunitàin festa. Questo il climacondiviso lo scorso 16 maggio in occasionedella festa di fine anno dellascuola, che ha vissuto un momentodi gioia, di condivisione e di ricordoper i 150 anni dalla morte di ElisabettaVendramini, fondatrice dellesuore elisabettine.Una festa iniziata il 27 aprile nellaquale ogni bambino ha compiutoun gesto di solidarietà per i più poveri,proseguita poi il 30 aprile con ilconcerto di primavera e culminata il16 maggio con il pellegrinaggio.Il tema conduttore, “Una lucein più”, celebra Elisabetta quale testimonedi luce: come un girasole,sempre orientato verso il sole, allaricerca di luce, è divenuta lei stessaluce e portatrice di luce.Arriviamo in prossimità dellascuola in un’atmosfera di festa. Unamusica si diffonde in tutto il quartiereinvitando ad entrare.All’ingresso, come consuetudine,XXIII150° anniversarioin<strong>Caritate</strong>C H R I S T I