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Caritate

n. 4 - ottobre/dicembre 2010 - Suore Francescane Elisabettine

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accanto a...bambiniPROGETTO “TERRE DI TOSCANA: STRUMENTI PER LA PACE”Un sorriso per la Palestinadi Lucia CorradinstfeUn'esperienza singolare di stareaccanto a chi soffre.Il gruppo Clown dottori al“Caritas Baby Hospital” di Betlemme.Le sorelle elisabettine sanno chesiamo presenti a Betlemme inun servizio dedicato ai bambinie alle loro mamme nell’unico ospedalepediatrico a tutt’oggi presente nellaCisgiordania: il Caritas Baby Hospital;non è da poco, davvero un privilegiopoter vivere accanto ai più piccolie proprio a Betlemme dove il Signoresi è fatto uomo, si è fatto bambinopovero, indifeso per essere solidale contutta l’umanità, in particolare quellapiù nascosta, bisognosa, che non haveramente voce! Forse parecchie saprannodel progetto Ricami iniziatoper l’intraprendenza di suor GemmaImparato 1 , continuato con passione ecreatività da suor Silvia Melato e orada suor Gemmalisa Mezzaro con altrettantapassione e attenzione!Ma forse pochissime sono a conoscenzadel progetto triennale “Clowndottori” iniziato nell’agosto 2007 e chesi concluderà alla fine del novembre2010.Si tratta di un progetto che peril terzo anno consecutivo vede unitediverse associazioni di volontariatoe diversi enti pubblici conl’obiettivo di rafforzare lo scambiotra Toscana e Palestina al fine disviluppare iniziative che possanofavorire il benessere fisico e socialedei bambini e dei giovani dellaPalestina, in particolare di quellidelle zone di Hebron, Betlemmee Gerusalemme. La missione vedeimpegnati tre Clown dottori dell’associazione“Banda del SorrisoOnlus” di Chianciano Terme che,grazie al contributo del comune diChianciano e della provincia di Siena,ed in collaborazione con la “FondazioneGiovanni Paolo II”, hanno sviluppatoun programma di formazione diclownterapia.L’iniziativa coinvolge dodici operatorisocio-sanitari dell’ospedale (tracui due suore: suor Jackeline Moreirae suor Lucia Corradin) con l’obiettivodi formare operatori socio-sanitari ingrado di sorridere di fronte alla malattia,non per superficialità, non perdisinteresse, ma per l’esatto contrario:per creare un rapporto empatico conil paziente ed aiutarlo ad affrontaremeglio la situazione difficile che sitrova a vivere.Il clown è una figura che ci è familiaree che, per la sua verità espressivae umana, può diventare anche un medico,un medico dell’anima. Nella culturaaraba la figura del clown è quasiinesistente e comincia a “far capolino”in questi ultimi anni. Inoltre, se consideriamoche gli operatori coinvolti sonotutte donne (solo un maschio) e, lamaggior parte, mamme, si può intuirela grande sfida umana ed educativapresente in questo progetto.Quest’anno il corso di una settimana,svoltosi in agosto, con la docenzadi Paolo Scannavino e Laura Donzelladell’Associazione “PromozioneSociale Endaxi” di Roma, ha previstoal mattino l’acquisizione di metodi distrutturazione di sketch di improvvisazione,tecniche di magia e creazionidi scene per realizzare uno spettacolo,nel pomeriggio un tirocinio obbligatorioa rotazione con interventi esternipresso varie strutture del territorio.Siamo stati al Crêche, l’orfanotrofioche accoglie i bimbi abbandonati odorfani o con alle spalle situazioni socialimolto difficili e che offre un serviziodiurno di accoglienza per i bambinidel territorio; al SOS Children Village,dove vivono oltre 100 bambini conetà compresa dai sei ai diciotto anni,in case che ospitano ciascuna dai setteai dieci ragazzi accuditi da una donnanon sposata che fa loro da madre;all’Istituto gestito dalle Suore di N.S. di Matara, che ospita bambini edadulti con handicap fisici molto gravi;a Yamima, un centro di Beitjala perbambini e adulti con handicap fisicidi vari livelli; all’Azione Cattolica diBetlemme per accogliere bambini e ragazzidella parrocchia, al Mehwar aBeitsahour, centro di accoglienza perle donne violentate, alla Casa di riposoper anziani proprio adiacente all’ospedale.Insomma non è difficileimmaginare l’impegno, la disponibilitàdi mettersi in gioco e la grandemotivazione che ha animato imembri del gruppo.A fine novembre il gruppo siritroverà per l’ultima settimanaformativa con il sostegno dell’amataBanda del sorriso e del preziososupporto educativo dell’altro docenteAndré.Qualche breve riflessione deimembri del gruppo e degli amiciClown dottori italiani potrà rende-accanto a... bambiniottobre/dicembre 2010 41

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