La rivolta dei senza niente
Numero 32 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
Numero 32 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
- No tags were found...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Fede, arte e tradizione<br />
del borgo sannita<br />
alla riscoperta<br />
di riti millenari.<br />
L’antica cultura<br />
è stata proposta<br />
tra i Beni Immateriali<br />
del Patrimonio<br />
dell’Unesco .<br />
Fai una pausa a Guardia<br />
WEEK END<br />
Domenica 7 marzo 2010<br />
21<br />
di Francesco Maria Borrelli<br />
Sformato di verdure e macinato<br />
CHIARA DEL GAUDIO<br />
A chi sogna la fuga dal“logorio<br />
della vita moderna”, un toccasana<br />
per il fisico e per l’anima è<br />
Guardia Sanframondi. Caratteristico<br />
borgo medievale, che<br />
fu dimora <strong>dei</strong> più nobili casati,<br />
dai Sanframondi ai Carafa, è<br />
arroccato sulla Valle Telesina e<br />
gode del piacevole clima collinare,<br />
a poco più di 500 metri sul<br />
livello del mare. Avvolto in<br />
un’atmosfera <strong>senza</strong> tempo, l’antico<br />
sito nato attorno al castello,<br />
a “guardia” del quale si avvicendarono<br />
Sanniti, Longobardi e<br />
Normanni, contendendosi il<br />
primato dell’originario nucleo<br />
abitativo, risente ancor oggi del<br />
carattere “guardiese”<br />
<strong>dei</strong> suoi<br />
5700 abitanti.<br />
Attenti nel preservare,<br />
insieme<br />
con la bellezza<br />
degli antichi<br />
luoghi, la<br />
natura e l’ambiente<br />
(tanto da<br />
fargli attribuire<br />
il premio di<br />
“Comune riciclone”<br />
assegnato<br />
dalla Regione<br />
Campania,<br />
per il raggiungi-<br />
VINALIA<br />
Giunge alla XVII edizione la<br />
rassegna enogastronomica<br />
del Circolo Viticoltori che<br />
propone il percorso del gusto<br />
dal castello al centro storico.<br />
Il feudo <strong>dei</strong> Sanframondi<br />
crocevia di piacere e penitenza<br />
mento del 50% della raccolta<br />
differenziata) ma anche, nel<br />
contrastare le nocive contaminazioni<br />
dell’odierno relativismo,<br />
proponendo una immersione<br />
nella penitenza, attraverso i riti<br />
settennali <strong>dei</strong> battenti, divenuti<br />
famosi in tutto il mondo.<br />
Quest’anno ricorre il settennato<br />
della manifestazione religiosa<br />
che, nel segno dell’antica tradizione<br />
popolare, rinnova l’adorazione<br />
della Madonna dell’Assunta.<br />
Per tutta la settimana<br />
IL CASTELLO<br />
Fu fatto edificare dal normanno<br />
Raone capostipite <strong>dei</strong> Sanframondo<br />
che dominarono dal<br />
1134 al 1461 e fu dimora <strong>dei</strong><br />
Carafa dal 1469 al 1806.<br />
successiva a quella di ferragosto,<br />
i quattro rioni di Guardia<br />
Croce, Portella, Fontanella e<br />
Piazza, organizzeranno quadri<br />
viventi di rappresentazioni delle<br />
sacre scritture e processioni.<br />
Tanto forti nell’animus sannita,<br />
da ripetersi dal lontano 1753,<br />
quando si tennero “in ringraziamento<br />
della desiderata pioggia”<br />
e oggi, proposti per l’inserimento<br />
nell’elenco del Patrimonio<br />
culturale immateriale dell’Unesco.<br />
Meta, quella guardiese, che<br />
a pochi chilometri da Benevento,<br />
offre un naturale rifugio dal quotidiano<br />
a chi voglia godere del<br />
fascino dell’antico feudo e del<br />
maestoso castello. Maniero che<br />
ospita, oltre a un teatro all’aperto<br />
per 600 posti, il museo delle farfalle,<br />
noto per la raccolta, in 56<br />
bacheche, di oltre 1000 esemplari<br />
tra i più belli e interessanti di<br />
tutto il mondo.<br />
Ma Guardia Sanframondi, affacciata<br />
com’è sui monti del Taburno<br />
è anche terra del buon vino.<br />
Crocevia sannita di penitenza e<br />
dipiacere, sin dalla metà degli<br />
anni’ 50, quando fu set cinematografico<br />
per pellicole di carattere<br />
religioso (“Maddalena” 1953,<br />
regia di Augusto<br />
Genina)<br />
ma non<br />
solo.<br />
E’ qui che il<br />
regista Mario<br />
Camerini nel<br />
I BATTENTI<br />
Dai riti pagani del ‘500, la<br />
penitenza corporale rivive<br />
nelle processioni degli incappucciati<br />
che si preparano<br />
all’incontro con l’Assunta.<br />
celebre film<br />
del 1955, “<strong>La</strong><br />
Bella Mugnaia”<br />
fece vivere<br />
i suoi personaggi<br />
con Vittorio<br />
de Sica,<br />
Sophia Loren,<br />
e Marcello<br />
Mastroianni.<br />
Ingredienti per sei persone:<br />
zucca 800gr, cipolle di Tropea 400 gr<br />
patate 500 gr, manzo macinato 600 gr<br />
pecorino vecchio grattugiato 200 gr<br />
olio extravergine d’oliva, pepe nero<br />
pan grattugiato, sale.<br />
Preparazione:<br />
<strong>La</strong>vate le verdure, toglietene la buccia e<br />
tagliatele in piccoli cubetti. Mettete la polpa<br />
tagliata in acqua bollente, salata, e fate cuocere<br />
per dieci minuti. Colate le verdure, fatele<br />
raffreddare e mettetele nel frullatore. Fatele<br />
frullare aggiungendo progressivamente, e<br />
quando necessario, poca acqua tanto per rendere<br />
più omogeneo il composto. Versate la<br />
crema di verdure in un contenitore molto<br />
ampio e aggiungetevi la carne macinata.<br />
Mescolate il tutto aggiungendo olio d’oliva,<br />
pecorino grattugiato, un po’ di pan grattato, il<br />
pepe e aggiustate di sale.<br />
Preriscaldate il forno a 180º, oleate una teglia<br />
e spolveratene fondo e lati con del pan grattato.<br />
Versate il mix di verdure e carne macinata<br />
nella teglia, livellatelo, spolveratene la parte<br />
superiore con del pangrattato, aggiungete un<br />
filo d’olio e pettinate la superficie con la forchetta.<br />
Infornate e fate cuocere per cinquanta<br />
minuti. Una volta cotto aspettate che lo<br />
sfornato si intiepidisca prima di impiattarlo e<br />
guastarlo.<br />
I vini:<br />
Col di Sasso (sangiovese e cabernet) rosso,<br />
Banfi, oppure Falerno del Massico bianco<br />
doc, Villa Matilde.