La rivolta dei senza niente
Numero 32 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
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8 Domenica<br />
7 marzo 2010 PRIMO PIANO<br />
Con la crisi economica<br />
si rispolverano<br />
dai vecchi armadi<br />
abiti e oggetti antichi<br />
che conoscono<br />
nuovo splendore<br />
e conquistano il mercato<br />
Immagini di alcuni capi vintage esposti<br />
nelle vetrine <strong>dei</strong> negozi napoletani<br />
Le anime del vintage<br />
tra fantasia e alta moda<br />
“Raro è trovare una cosa<br />
speciale nelle vetrine di<br />
una strada centrale”. Così<br />
canta Niccolò Fabi nel suo<br />
celebre brano “Il negozio di<br />
antiquariato”. Qualcosa di<br />
molto simile accade anche<br />
quando si cerca un abito,<br />
un accessorio di stile, che<br />
abbia qualcosa fuori dal<br />
comune, magari addirittura<br />
un passato su cui fantasticare.<br />
Forse la moda del<br />
vintage sta prendendo piede<br />
proprio per questo: in<br />
tempo di crisi, acquistare<br />
un capo appartenuto a<br />
chissà chi, ci aiuta ad e-<br />
vadere dal quotidiano e<br />
dalla triste omologazione<br />
imposta dalla moda low<br />
cost. Ma attenzione: vintage<br />
non indica banalmente<br />
qualcosa di usato o, come<br />
ironizza qualcuno, “appartenuto<br />
alla nonna”.<br />
Dietro questa parola dal<br />
sapore francese si nasconde<br />
tutto un mondo. L'abito<br />
o l'accessorio vintage si differenzia<br />
e contraddistingue<br />
dal generico usato, perchè<br />
la caratteristica principale<br />
non è quella di essere stato<br />
adoperato in passato, ma è<br />
il valore che progressivamente<br />
ha acquisito nel<br />
FRENDO<br />
Il cantiere<br />
delle idee<br />
Frendo, situata<br />
a due passi da<br />
piazza San Domenico<br />
Maggiore,<br />
è una<br />
delle boutique<br />
vintage più famose<br />
di Napoli.<br />
Il suo “patron”,<br />
Simone, ha una<br />
esperienza decennale nel campo, lavora<br />
anche come grossista, rifornendo<br />
negozi anche a Londra e New York. Ci<br />
si trova veramente di tutto, capi e<br />
accessori da ogni epoca e per tutte le<br />
tasche, compreso un meraviglioso frac<br />
degli anni venti.<br />
Per Simone, il vintage è un vero e proprio<br />
stile di vita ed ha inteso Frendo più<br />
che un semplice negozio, come una<br />
sorta di cantiere di idee, la cui missione<br />
è diffondere il vintage a Napoli.<br />
Indagine sulle recenti<br />
tendenze dello stile<br />
tempo per le sue doti di<br />
irripetibilità e irriproducibilità<br />
con i medesimi elevati<br />
standard qualitativi in<br />
epoca moderna, nonché<br />
per essere testimonianza<br />
dello splendore di fasti passati<br />
e per aver segnato<br />
profondamente alcuni tratti<br />
iconici di un particolare<br />
ELIA’S<br />
momento storico della<br />
moda, del costume, del<br />
design coinvolgendo e<br />
influenzando gli stili di vita<br />
coevi. E poi, diciamoci la<br />
verità: chi non rimane affascinato<br />
da una borsa, un<br />
paio d’occhiali da sole, un<br />
dettaglio appartenuto ad<br />
un’altra epoca?<br />
Tra arte<br />
e spettacolo<br />
Poco distante da<br />
Cappella San Severo,<br />
uno <strong>dei</strong> luoghi<br />
più noir della<br />
città di Napoli, c’è<br />
la boutique Elia’s<br />
Vintage. Oltre ai<br />
capi d’epoca, il<br />
negozio dispone<br />
anche di una propria<br />
linea di abiti ed accessori molto<br />
particolari.<br />
Elias’ nasce dieci anni fa dall’idea di una<br />
costumista, grazie alla sua passione per<br />
il teatro e, naturalmente, per il vintage.<br />
<strong>La</strong> ricerca degli abiti, racconta la proprietaria,<br />
è praticamente continua.<br />
Oltre ai mercatini, un’ottima risorsa<br />
sono anche i diversi siti internet dedicati<br />
ma anche il rapporto diretto con<br />
le persone, che possono eventualmente<br />
rivendere i propri capi.<br />
Il calendario<br />
Non solo negozi. In tutta<br />
Italia, spopolano fiere e<br />
mercatini del vintage. In<br />
Campania si può andare<br />
tutti i giorni nel mercato<br />
più grande del centro-<br />
Sud, quello di Resina ad<br />
Ercolano, mentre in Piemonte<br />
c’è il mercato del<br />
vintage in Piazza Grande<br />
Madre a Torino.<br />
Chi non si ferma a guardare<br />
un abito, fantasticando<br />
sul corpo che l’aveva indossato<br />
per la prima volta o sul<br />
percorso che ha fatto per<br />
arrivare tra le nostre mani?<br />
In realtà, il vintage ha più<br />
di un’anima. Dopo quella<br />
poetica, fatta di sentimenti<br />
derivati da antiche reminescenze,<br />
c’è anche quella<br />
economica.<br />
Un capo vintage spesso ha<br />
lo stesso prezzo di un abito<br />
fatto in serie, col valore<br />
aggiunto di costituire un<br />
unicum e di avere una qualità<br />
infinitamente superiore.<br />
Senza contare i molti pezzi<br />
che si possono scavare<br />
negli armadi di mamme,<br />
nonne e parentado vario.<br />
Su molti siti web, poi, è<br />
possibile acquistare o addirittura<br />
vendere i propri<br />
capi, facendo anche affari<br />
vantaggiosi.<br />
Certo, girare per negozietti<br />
e bancarelle è tutt’altra<br />
cosa. Napoli vanta il mercato<br />
dell’usato più famoso<br />
del centro Sud, quello di<br />
Resina ad Ercolano, considerato<br />
il paradiso del vintage:<br />
ci si può trovare praticamente<br />
tutto quello che si<br />
è sempre desiderato.<br />
BOUDOIR<br />
Bomboniera<br />
fashion<br />
Risalendo per via<br />
Mezzocannone,<br />
non si può non<br />
notare la scintillante<br />
vetrinetta<br />
rosa del piccolo<br />
negozio “Boudoir”.<br />
Arredato<br />
con uno stile a<br />
metà strada tra l’optical e una casa vittoriana,<br />
andrebbe visitato anche esclusivamente<br />
per il suo design, una vera<br />
gioia per gli occhi. Non a caso, la sua<br />
proprietaria è una stylist ed il negozio si<br />
è fatto conoscere comparendo in diversi<br />
servizi fotografici per le più note riviste<br />
di moda. Più che pezzi d’antan, vi si<br />
possono trovare capi di stilisti e brand<br />
emergenti, la cui ispirazione è palesemente<br />
vintage. Anche qui, l’occhio è<br />
sempre attento al prezzo, perchè solo<br />
così si combatte la crisi.<br />
<strong>La</strong> presidente di FederModa<br />
«Fenomeno<br />
di consumo<br />
di nicchia»<br />
Le boutique di moda vintage si possono considerare<br />
<strong>dei</strong> negozi che offrono uno stile di abbigliamento<br />
che è a metà tra l’antiquariato e l’avanguardia.<br />
E questa caratteristica li rende unici nel<br />
loro settore e uno degli esempi ormai più consolidati.<br />
Ma lo sono anche per quanto riguarda l’aspetto<br />
commerciale o sono ancora in attesa di<br />
una conferma? A fornirci una risposta a questa<br />
domanda, contestualizzata nel diversificato<br />
panorama commerciale di Napoli, è stata Paola<br />
Borriello, presidente di Federazione «ModaNapoli»<br />
e consigliere «FederModaItalia» della<br />
Confcommercio: «A Napoli il fenomeno delle<br />
boutique vintage è ormai molto<br />
presente avendo già diversi anni<br />
alle spalle. Non abbiamo una<br />
stima su quanti esercizi del genere<br />
sono stati aperti ultimamente,<br />
ma è sicuro che esiste una tendenza<br />
che va in quella direzione.<br />
Certo non si sono diffuse su tutto<br />
il territorio cittadino perché restano<br />
ancora concentrate soprattutto<br />
nella zona del centro storico».<br />
Una mancata espansione che non<br />
denota un segnale di estrema<br />
debolezza nel difficile e ampio<br />
settore dell’abbigliamento oppure<br />
una scelta di una formula commerciale<br />
sbagliata, ma bensì «è<br />
strettamente legata ad uno stile di<br />
consumo, di acquisto che -<br />
secondo la Borriello - per questi<br />
particolari esercizi commerciali si<br />
può definire di nicchia. Si rivolgono<br />
cioè ad una fetta di mercato<br />
che è tanto ristretta quanto forte<br />
e consolidata». E quindi gli effetti<br />
della crisi economica quanto si<br />
sono fatti sentire? «Senza dubbi il<br />
calo nei consumi si è verificato<br />
anche per queste boutique»<br />
ammette la presidente Borriello,<br />
aggiungendo però che «allo stesso<br />
tempo, durante questo periodo di crisi, i clienti<br />
che si sono rivolti a questi piccoli negozi per i<br />
loro acquisti vi hanno trovato più di un’occasione<br />
di risparmio». E proprio il risparmio ha offerto<br />
alla Borriello lo spunto per una riflessione<br />
finale: «Ci tengo a sottolineare che esiste un<br />
divario tra questo tipo di boutique e i più sempre<br />
numerosi ed enormi outlet o centri commerciali<br />
(basti pensare a tutti quelli presenti tra le province<br />
di Napoli e Caserta): la differenza sta nella<br />
qualità, nell’unicità e nella storia di un capo o di<br />
un accessorio vintage che il sottocosto di un<br />
qualsiasi outlet non potrà mai avere».<br />
Pagina a cura di<br />
Musica<br />
e culto<br />
Il termine vintage<br />
fu coniato inizialmente<br />
per definire i<br />
vini vendemmiati<br />
prodotti nelle<br />
migliori annate, è<br />
poi diventato sinonimo<br />
dell’espressione<br />
“d’annata”. <strong>La</strong><br />
definizione si è poi<br />
estesa ad altri<br />
ambiti, in particolare<br />
quello degli<br />
strumenti musicali.<br />
Esistono violini e<br />
chitarre ritenuti di<br />
culto in ragione<br />
della loro produzione,<br />
considerata<br />
molto riuscita in<br />
determinati anni o<br />
semplicemente per<br />
la migliore qualità<br />
dovuta alla stagionatura<br />
<strong>dei</strong> legni.<br />
FRANCESCO PADULANO<br />
VERONICA VALLI