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La corrispondenza tra Ripoli e Passerat 271
scritto la presente di propria mano; e la risposta ha da essere, che
a tutto avete già dato rimedio e che le cose procedano secondo lo
spirito del nostro Beato Fondatore e Padre e secondo quella santa
regola che abbiamo professata. Confido molto alla vostra efficacia, e
alla docilità di codesti miei buoni Fratelli, che riceveranno questo
avviso come venuto dal Signore, e cosl avrò quella consolazione,
che tanto desidero.
Mi raccomando alle vostre orazioni, ed a quelle di tutti gli altri.
Vi abbraccio di cuore, e vi benedico
(a tergo):
Soli
Al All.to Rev.do Padre e F.llo in G. C.
II Padre D. Gius. Constant.o Passerat
Nostro Delegato nelle Case Oltramontane
del SS.mo Redent.e
V.ro Aff.mo F.llo in G. C.
Gio-Camillo Ripoli Rettore Mag.e
della Cong.re del SS.mo Redentore
la. - Foglio aggiunto alla ·lettera del 20 aprile 1833 (scritto dal p. Sabelli) in
AGHR IX C 78 (ultimo). - Minuta dal p. Ripoli m.p., ibid. 47 •
Reservata
Multa mihi retulerunt de parva urbe Finale 48 quam Modenae
Dux 49 in sua offert no bis di tione 50 , quae animum tantisper pertubaverunt
meum, praesertim de aere non tam salubri, et de positione
ejusdem in fluminae sita. Si res ita se habent, temporis decursu facillime
dieta fundatio relinqueretur, prout i p se mihi retulisti de fundatione
Domus Mautern 51 : «Et erit novissimus error pejor prio-
47 Già pubblicato in SH 4 (1956) 79.
48 Sulla fondazione di Finale cfr. Karl DILGSKRON, P. Rudolf von Smetana. Ein
Beitrag zur Geschichte der Congregation des allerheiligsten Erlosers, Wien 1902, 44-50,
67-72, 77-79, 96; ORLANDI, La congregazione (vedi n. 3) 386-410.
49 Francesco IV d'Austria-Este (1797-1846), duca di Modena. Ibid. 372 s. e passim
(bibliografia).
so Vedi Passerat a Ripoli, 11 ottobre 1832, in SH 23 (19RO) 252 s.; Kosmacek a Ripoli,
6 settembre 1832, infra appendice I, doc. l; Held a Mautone, in SH 4 (1956) 77 s.
51 Il l gennaio 1833 il p. Passerat scrisse a p. Ripoli di voler trasferire lo studentato
da Mautern a Eggenburg. « Mauterni enim pro aeris acerbitate multi sanitatem labefactant ».
SH 28 (1980) 225; cfr. HOSP, Erbe (vedi n. 4) 169.