pdf intero - Sant'Alfonso e dintorni

La corrispondenza tra Ripoli e Passerat 277
2. Ab electione novorum Consultomm meorum in ultimo Capitulo
generale 78 R. P. Stark 79 , a quo unice concordia pendebat, se
submisit, serio emendationem promittens, imo me in conscientiae
directorem sumsit.
3. Ab nuperrima ordina tione Reverendissimae Paternitatis V estrae
magis adhuc se dimisit, et eum ita paenitet, ut, licet consultae
nostrae triennali adesset cum Rectoribus omnium domorum austriacarum,
omnia peracta sint ea concordia et unanimitate, quae mihi
permittit dicere, me nec verbum audisse, nec vidisse signum, quod
vel minime saperet aegritudinem animi, seu malevoleritiam aliquam.
Imo licet voluerim ut suffragia mihi scripta traderent ad electionem
officialium consenserunt prima vice in eos quos proprio motu elegissem.
Perseverantiae ejus habeo plurima argumenta, nempe quod
majori orationis studio teneatur, quod in vocatione sua nunquam
vacillaverit, et ei toto corde adhaeserit. Aliunde prudens est, nec
potest esse, qui videat suas opiniones non posse radices agere. Patres
enim juvenes, qui Viennam petunt ex domo studentatus, sunt & apparent
imbuti legitimis perfectionis christianae principiis. Eadem principia
vigent in omnibus et domibus et membris nostrae Congregationis,
nisi excipiam domum Viennensem, in qua tamen, praeter aliquos
levioris ponderis, omnes meae directioni acquiescunt.
78 La consulta del triennio precedente era composta di sei consultori, cioè Madlener,
Held, Kosmacek, Stark, Libozky e Doli. Non erano stati nominati dal Superiore generale,
ma furono definiti dalla riunione triennale nel maggio 18.30 a Vienna. (cfr. Passerat a
Code, 21 maggio 18.30, in SH 14 [1966] 1.31 s.). Già nel 1824 p. Passerat aveva proposto
al p. Generale sei (invece di quattro) consultori, che erano stati confermati da quest'ultimo.
(cfr. Passerat a Code, 9 agosto 1824, in SH 10 [1962], .354). Il numero di sei consultori
si trova anche nel «regolamento» del p. Passerat. (HOSP, Redemptoristenregel [vedi n. 87],
288). P. Ripoli tornò ai regolamenti del Superiore generale Mansione del .30 maggio 1820,
secondo i quali spettava al superiore generale nominare quattro (!) consultori del vicario
generale (SH 28 [1980] 261). Nominò di nuovo Madlener, Libozky e Doli, già consultori
dal 18.30, e aggiunse il p. Pajalich. Non nominò il p. Held, il « delfino » del
p. Passerat. Già in una lettera (persa) dell'agosto 18.32 il segretario generale faceva sapere
che i padri Stark e Kosmacek, capi della opposizione contro p. Passerat, sarebbero stati sostituiti
dai padri Doli (!) e Fortner (SH 2 [1954] 42; SAMPERS, La corrispondenza [vedi
n. 19], 252, n. 15). Il padre Fortner entrò subito nella sua carica di consultore. Kosmacek
e Stark passarono per destituiti (cfr. la lettera di p. Fortner, nonché i « Gravamina » da
Vienna. Appendice I, doc. 6; Appendice II, doc. 5). - Series moderatorum generalium
eorumque vicariorum et consultorum, in SH 2 (1954) 10-8.3, aui 47; Lettera patente, Nocera
de' Pagani, 14 aprile 18.3.3, SH 28 (1980) 260; cfr. ibid. 252, n. 15; Kosmacek a Ripoli,
Vienna 6 settembre 18.32 (infra Appendice I, doc. l); lo stesso a Sabelli, 6 settembre 18.32
(infra Appendice I, doc. l a). ·
79 Martin Stark (1787-1852), nato a Lottstetten presso Jestetten (Baden), entrò nella
Congregazione nel 1806, fu ordinato sacerdote nel 1810, dal 1808 abitò col p. Hofbauer a
Vienna, dal 1820 al 1825 fu il primo rettore di Maria am Gestade a Vienna, nel 1846 di
nuovo rettore, dal 1820 al 18.35 e dal 1841 al 1848 consultore del p. Passerat, e dal 1825
procuratore. MADER (vedi n. 13), 381 s.; WEISS (vedi n. 70) 11.32 (Indice),