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La corrispondenza tra Ripoli e Passera! 285
P.S. S. Em. il card. Odescalchi 109 si degnò di promettere al
nostro P. Held 110 d'inviargli qualche rischiaramento toccante codeste
Religiose del SS.mo Redentore, le quale qui non possono costituirsi
intieramente conforme alle loro regole. Prego V.S.R. di voler
richiamare alla memoria di S. Em.a questa sua benigna promessa.
9. - Lettera del p. Passerat al p. Ripoli, Vienna, luglio 1833. - Originale (scritto
dal fr. Georg Passy, firma m.p.) in AGHR, Epistolae Patris Passerat,
sectio I, pars II.
]. M.].
Reverendissime Pater!
Liceat mihi P.R.V. quaedam humiliter praesentare ratione Monasteriorum
quae accepimus, licet adjuncta eis esset cura animarum.
Vix invenire est desertum monasterium pertinens ad fundum
publicum cui adnexa non sit animarum cura. Monasterium Mauternense
et Eggenburgense, munere pastorali carentia, jam divendita
erant privatis, a quibus ea emimus.
Cum ageretur de Monasterio Frohnleitense aquirendo, rescriptum
mihi fuit a R.mo Code sub die 15 1 a Decembris 1826: « Potreste
servirvi dei soggetti (di Tschuperù 111 ) per le nuove fondazioni di
cui mi parlate nella Stiria e nel Tirolo, secondo scrive P. Libozky,
a Olmiitz. « Dotibus plus quam communibus praeditus » (giudizio di Passerat, SH 9 [1961]
147). Welsersheimb si servi del suo viaggio a Roma, per trattore della sua uscita dalla Congregazione
e dell'entrata nella Compagnia di Gesù. Sulla sua dispensa si trova un voluminoso
complesso di lettere in AGHR X B 29. Catalogi CSSR; HOSP, Erbe (vedi n. 4), 68 s.
109 Carlo Odescalchi (1785-1841), servo di Dio, rampollo di una famiglia romana dei
cosiddetti «nobili costretti»; Pio VII lo fece prelato domestico, nel 1815 uditore della
S .. Rota, lo .creò cardinale nel 1823 nonché arcivescovo di Ferrara; da dove lo richiamò
Leone XII nominandolo nel 1827 prefetto della congregazione dei vescovi e regolari. Gregorio
XVI nel 1833 lo dichiarò vice-cancelliere e nel 1834 vicario eli Ronia. Nel 1837 ri,
nunziò alle sue dignità e entrò nella ·Compagnia di Gesù a Modena, dove fece il missio-·
nario. Mori in fama di santità. Fu sempre amico della casa asburgica. P. PIRRI, Vita del
Servo di Dio Carlo Odescalchi, già Cardinale di· S. Chiesa e· Yzcario di Roma, morto religioso
della Compagnia· di Gesù. Isola del Liri 1935.
110 Held aveva consultato il Cardinale Odescalchi nel maggio 1832 circa le faccende della
Congregazione. Mancano finora i documenti che ci possano far sapere se il cardinale abbia
mantenuta la promessa fatta al p. Held. Sicuramente fu un grande amico delle suore. Nel
Sabato Santo del 1831 (8 aprile) diede alle contesse Eugenia Dijon e Antonio Welsersheimb
(sorella del p. Welsersheimb) l'abito delle monache del SS. Redentore nella sua cappella domestica.
Cfr. p. Mautone a p. Code, 10 aprile 1831, SH 14 (1966) 290; C. HENZE, · Die
Redemptoristinnen. Zur zweiten Jahrhundertfeier der Griindung des Ordens, Bonn 1931,
102-107. .
111 Sulla casa di Tschupru (sic!) cfr. LANDTWING (vedi n. 71) 26-30.