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328 Otto Weiss
drà che questi fogli sono come scnttl da me e diretti a V ra. Ptà.
Rma.; ma io però non so neanche garantirne la verità del contenuto,
non avendo naturalmente fatto una visita per informarmene. Saprà
dunque Vra. Ptà. Rma. ponderarli nella sua saviezza, e dar loro peso
che meritano. Sono peraltro sicuro, che ne trarrà motivo per persuadersi
vieppiù della necessità della sua venuta al più presto possibile
in questa capitale.
Quindi passo a confermarle i sentimenti di questa distinta e
rispettosa stima, sotto quale mi dichiaro
di Vra. Paternità Rma. Vienna 12 Maggio 1833
Dev. ed obed. Servo
arcives di Tarso nunzio api.
Comunque sia, son certo che il P. Vicario non è certo l'uomo
da guidare questa Comunità. Il discredito della Cong.ne cresce ogni
giorno.
9. - « Gravamina » dei padri di Vienna. - Cartelle aggiunte alla lettera del nunzio
Monsignore Ostini (senza data e firma) in: AGHR X C 83.
Un documento, che potrebbe essere quello descritto dal nunzio apostolico, è
stato infatti catalogato assieme alla lettera del nunzio e identificato da archivisti precedenti
(p. Bi.ihrel) per il documento suddetto. Una pubblicazione completa del documento
di per sé molto voluminoso in quanto comprende 28 cartelle (del formato
8°) non può essere compito di questa edizione del carteggio del p. Passerat con il
governo della congregazione. D'altra parte però le considerazioni contenute nel testo
sono, indipendentemente da una qualsiasi valutazione, una importante testimonianza
delle tensioni all'interno della casa viennese, considerazioni, attraverso le quali molto
di ciò che viene accennato nel carteggio del Passerat diventa più comprensibile. Nell'interesse
della verità storica ne riportiamo qui solo un breve riassunto.
L'autore del testo, il cui nome doveva essere noto al nunzio, non è individuabile
con certezza 258 , in quanto la grafia non corrisponde a nessuna delle grafie identificate.
E' certo invece, che il testo in questione è espressione delle idee del gruppo
attorno a Kosmacek e Stark. A questo fa pensare anche il fatto che il documento
doveva essere stato scritto, per il suo contenuto, da un (ex)consultore del vicario
generale, cioè da un uomo che si doveva essere occupato delle finanze della Congregazione,
e allo stesso tempo da una persona che doveva conoscere bene il p. Hofbauer.
Diversi riferimenti nella lettera del p. Kosmacek al p. Ripoli del 6 settembre 1832,
indicano p. Kosmacek quale autore o quanto meno qualf' iniziatore del testo. Sulla
25 8 Se HOSP, Erbe (vedi n. 4) 227, pensa che il documento sia stato presentato al
nunzio dai consultori del p. Passerat, si deve obiettare: sicuramente non da tutti, perché
nel documento vengono criticati alcuni consultori, specialmente Madlener e Libozki. ·