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Primera cronica en Espafta 353
Il giòrno 24 di Marzo uscirono un'altra volta i Padri, Superiore
il P. Loyodice, il P. Zanoni ed il P. Pasquali per dar la Missione nel
villaggio di Carràscosa villaggio di quasi 2000 abitanti 66 • Questa Missione
merita una speciale menzione per le circostanze che la precedettero,
l'accompagnarono e la seguirono. Carrascosa, cita situata a
sei miglia di Huete, e non astante questa vicinanza in quasi i nove
mesi non avevano fatto nessun caso e si avevano mai avvicinati quei
abitanti ai padri. Era un popolo di mala fama in tutta la provincia e
con ragione, giacché ci erano odii di famiglie molto inveterati, c'erano
stati uccisioni e morti spietate, terribili vendette nei beni, dominava
orribilmente l'ubbriachezza, si erano resistiti altre volte alla forza
publica di soldati armati, si burlavano dei sacerdoti, pochi assistevano
alla messa, erano arrivati alcuni a burlarsi in voce alta di un predicatore
nella pubblica Chiesa. Per tutti questi antecedenti il Vescovo
quasi temeva di mandare cola i Padri, e nei villaggi circonvicini, quando
si seppe che andavano i Missionari a Carrascosa tutti deploravano
la loro sorte come si trattasse di andare a predicare l/ 41 l l ai selvaggi
più feroci. Giunto il giorno indicato ed arrivati colà i Padri, mentre
per le prevenzioni fatte loro credevano che non sarebbe uscito nessuno
a riceverli coi sacerdoti del luogo, restatono sorpresi al vedere
un gran numero di ragazzi e ragazze che in bell'ordine uscirono festevoli
ad incentrarli a una certa distanza dall'abitato, ma crebbe la
loro sorpresa quando arrivando alle prime case videro la strada per
dove dovevano passare per giungere alla chiesa zeppa di gente, uomini
e donne, potendosi assicurare che nessuno, eccetto gl'infermi e decrepiti,
era rimasto a casa. Consolati per questo felice principio diedero
grazia al Signore e se annunziò al popolo che in quella stessa notte
si aprirebbe la Missione.
Giunta l'ora indicata quel magnifico e spazioso tempio gotico in
pochi minuti si vide pieno di gente con ammirazione del parroco, che
era uno di quelli che più dubitava dell'esito della missione. Benché
la gente nel primo discorso restò commossa, pure quel straordinario
concorso poteva credersi affetto della curìosità, ma non fu così, perché
continuò tutte le sere con aumento di fervore e con visibile desi-
66 Provincia y di6cesis de Cuenca (9 leguas), part. judicial de Huete. 400 casas,
escuela concurrida por 80 alumnos de ambos sexos. lglesia patroquial, 7 ermitas « arruinadas
en su mayor parte». Terreno bastante feraz, «las labores se hacen con 70 pares de mulas
y 30 de bueyes ». « Los caminos se hallan en muy mal estado ». 308 vecinos, 1.224 almas,
menos de las que le sefiala la cronica. « Esta villa sufri6 muchfsimo en la Guerra de la
Independencia; pues de resulta de la desgraciada batalla de Uclés, en diciembre de 1808,
los franceses la saquearon e incendiaron, mataron a muchos vecinos, se llevaron todas las
labores, caballerias y ganados y qued6 destruida para muchos afios, viéndose en el dia
reducida a escombros y ruinas la mitad de -su_ c).rcuito » .. MADOZ, T. V, 1846, 612,