pdf intero - Sant'Alfonso e dintorni

La corrispondenza tra Ripoli e Passerat 323
Quantum in me est conabor, ut Reverendissimus P. Vicarius
Excellentissimo Dno. Nuntio confidentiam plenam atque perfectam
ostendat, ut ambo unanimiter pro Congregationis bono soliciti laborent.
Uberes et copiosos fructus ex familiaritate et consensione
eorum operare licet.
Quod autem specialiter me attinet, orationi ferventer instabo,
ut hoc magnum donum de caelo obtineam, quo caeterae omnes gratiae
aquiruntur. Diligenter studebo, ut exactus in observantia regulari
evadam, et sic exemplo meo, tum venerationem et obedientiam
erga Superiores et speciatim ergo Reverendissimum, tum zelum disciplinae
inter confratres adaugeam; errataque mea omnia magis magisque
extinquam.
Impertire mihi digneris ad hoc, Reverendissime Pater, Tuam
benedictionem, qui summa veneratione humi]iter permaneo
Tuae Paternitatis Reverendissimae
Viennae 4ta 8bris 1833
obedientissimus atque humillimus
. filius Martinus Stark
12. - Lettera del p. Held al p. Ripoli, Liege, 13 Ottobre 1833. - Originale (autografo)
in AGHR X C 7.
V. G. M. G. B. A. Liegi 13. Ottobr. 833.
Padre Reverendissimo!
Qual piacere ed allegrezza di cuore mi hanno fatto gli caratteri
istimatissimi della sua Paternità Riverendissima non so esprimerlo,
tanto più, perché non ho più l'uso del linguaggio in cui scrivo.
Basta di dire che li ho baciato con tenera divozione. Tanto mi
sono care queste prove di contentezza del mio Superiore Maggiore.
La prego di benedire sempre le nostre fatiche che sono tanto più
penibili, perché la parte di popolo, che si dice i Valloni, tiene molto
al carattere dei Francesi ed è molto difficile. Si fatiga, si predica molto,
ma il frutto non è fin adesso sensibile. Questo, che ci consola
molto, è l'ottima disposizione del Clero. Il Clero è generalmente pieno
d'edificazione, di zelo e di purità dei costumi, e ci pare una cosa
quasi impossibile, che un popolo con un clero si esemplare ne ha
fin adesso tirato di poco profitto.