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La corrispondenza tra Ripoli e Passera! 337
11. - Lettera del p. Ripoli al nunzio apostolico a Vienna, Monsignore Ostini, Pagani,
26 agosto 1833. - Minuta in AGHR IX C 88.
Ec. Rssma.
Non posso esprimerle colla penna le grandi consolazioni, che
ha ricevuto il mio cuore nel rilevare dalla sua stimatissima sotto la
data del 9. del caduto, che già il Sig.re si è compiaciuto diffondere le
sue benedizioni sulla Casa di Vienna, mediante la sua potente cooperazione
nel sistemare le scissure insorte fra' nostri per le diverse
opinioni nel sistema del rigorismo, e di lassismo.
Nel tempo stesso che io la ringrazio di tanta bontà, che mi ha
dimostrata, la prego a non lasciare mezzo, onde gli animi di tutti
rimanessero perfettamente in pace, tanto maggiormente che V. E.
Rssma. ha osservato che il fondo di ambedue è buono, ed il male
deriva dalla differente direzione.
Ho goduto molto che V. E. Rssma. vieppiù li ave rianimati al
ravvicinamento scambievole, e che liberamente facessero capo da
lei, ove non si trovassero di accordo. Dal mio canto non lascerò di
insistere, specialmente perché profittino delle sue generose offerte,
con particularità le inculcherò al mio Delegato, P. Vic.o Passera t,
a cui avere maggior docilità potrebbe sempre più giovare al suo scopo.
Io farò di tutto per venire a capo dell'intento. Il rimanente l'opterà
Iddio, a cui non lascio di porgere le mie deboli preghiere in ogni
giorno.
Per ora non mi riesce sostituire un'altro al sudetto Vic.o, perché
non ha molto, che ha ricevuto la mia Patente ad annum. Alla
fine di questo spero di venire ai comandi, che V.E. Rssma m'impone
in tutta la di loro esecuzione, e per il principale, e per gli accessori.
Procuri intanto V. E. Rssma insinuare la pace colla sua inimitabile
prudenza, e nell'atto che pregherò il Sig.re per lo longezza
de suoi preziossimi giorni, avrò il bene di goderne nelle mie afflizzioni.
Ed offerendo mi etc.