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ha bisogno di ulteriori interpretazioni.<br />

La equità, la universalità dei<br />

diritti nel rapporto pensionatipopolazioneanziana-territorio,<br />

restano ancora nodi centrali<br />

nell’affermazione dei diritti<br />

sociali in Campania e nei<br />

territori.<br />

Nel Sannio si ripropone la<br />

questione sociale nel rapporto<br />

con i Comuni “polvere”, per <strong>il</strong><br />

livello di erogazione delle<br />

pensioni <strong>il</strong> cui importo mediomese<br />

è pari a e 479,90 e colloca<br />

Benevento all’ultimo posto<br />

della classifica nazionale<br />

del Sole 24 ore.<br />

L’incrocio tra pensioni erogate<br />

e servizi socio-assistenziali<br />

di livello territoriale resta <strong>il</strong><br />

cuore della questione anzianale<br />

che, come in Campania e<br />

nel Mezzogiorno, anche nel<br />

Sannio, si rivolge ad una dualità<br />

programmatoria di tipo<br />

urbano e di tipo rurale con diverse<br />

modalità attuative di solidarietà<br />

corta e di umanizzazione,<br />

progressivamente dispersive.<br />

L’inclusione e la tutela dei<br />

pensionati restano questioni<br />

centrali per <strong>il</strong> territorio, soprattutto<br />

in questa fase di crisi<br />

la cui caratteristica porta ad<br />

isolare, a rafforzare, nella difficoltà,<br />

l’egoismo, l’individualismo<br />

e per questo è affidato,<br />

ancora una volta, al sindacato,<br />

alla <strong>Cisl</strong>, alla <strong>Fnp</strong>, per<br />

dirla alla Uda: “<strong>il</strong> fardello della<br />

responsab<strong>il</strong>ità che altri<br />

scansano o ricusano. La modernizzazione<br />

perciò non è<br />

nuovismo ma ancora e sempre<br />

tutele, più inclusione sociale,<br />

e più diritti”.<br />

L’esperienza avviata negli ultimi<br />

anni dalla Ust per contrattualizzare<br />

elementi della<br />

fiscalità locale in fase di stesura<br />

di b<strong>il</strong>anci preventivi, almeno<br />

dei Comuni più rappresentativi,<br />

se da un lato non ha<br />

realizzato tutte le aspettative,<br />

Campania III<br />

COLLEGAMENTO TRA LA CONDIZIONE DEI LAVORATORI E DEI PENSIONATI<br />

ha però aperto una prospettiva<br />

di collegamento tra la condizione<br />

dei lavoratori e pensionati,<br />

la esigib<strong>il</strong>ità dei diritti di<br />

cittadinanza, la distribuzione<br />

equa della partecipazione alla<br />

spesa, la definizione della<br />

gamma dei servizi minimi<br />

nella prospettiva della definizione<br />

dei servizi essenziali.<br />

L’incremento, quasi dappertutto<br />

al massimo, dell’addizionale<br />

Irpef, a copertura delle<br />

minori risorse trasferite, ha,<br />

di fatto, scaricato sui lavoratori<br />

e pensionati <strong>il</strong> maggiore<br />

onere in quanto, come noto,<br />

l’Irpef si riferisce esclusivamente<br />

a questa area sociale ed<br />

esclude lavoro autonomo,<br />

professionale ed imprenditivo,<br />

dalla responsab<strong>il</strong>ità di contribuire<br />

a garantire a tutti una<br />

gamma di servizi e la qualità<br />

degli stessi, in una realtà già<br />

iniqua per modalità ridistributiva<br />

dei redditi.<br />

I congressi della <strong>Fnp</strong>, in questo<br />

quadro, acquistano un<br />

grande significato e diventano<br />

la “cartina di tornasole” sulla<br />

corrispondenza della domanda<br />

sociale e la capacità di risposta<br />

che la <strong>Fnp</strong> e la <strong>Cisl</strong><br />

possono dare.<br />

La strategia di grande apertura<br />

voluta da Uda, <strong>il</strong> coinvolgimento<br />

di tutte le risorse disponib<strong>il</strong>i<br />

e delle competenze interne,<br />

senza cadere nella trappola<br />

dell’appartenenza, sembrano<br />

essere i p<strong>il</strong>astri su cui<br />

armonizzare una rete tra livelli<br />

e servizi, per rendere più<br />

forte la proposta associativa,<br />

più consistente <strong>il</strong> radicamento<br />

nel territorio e più penetranti i<br />

contenuti e la rappresentanza<br />

dei pensionati nel sistema partecipativo<br />

locale, regionale,<br />

nazionale e più consistenti le<br />

quote delle politiche sociali<br />

dei fondi Ue 2007-2013.<br />

(*) Segretaria Generale Ust<br />

<strong>Cisl</strong> Benevento<br />

<strong>Fnp</strong>: sbocco associativo<br />

per ogni nostro iscritto<br />

di CARMINE CRISCI (*)<br />

Accolgo ben volentieri l’invito a fornire<br />

un contributo e un punto di vista<br />

della <strong>Cisl</strong> di Caserta sulle questioni degli<br />

anziani e dei pensionati che la <strong>Fnp</strong> regionale<br />

mette al centro della propria fase<br />

congressuale.<br />

Penso infatti che queste questioni siano<br />

fondamentali nel dibattito e nell’azione<br />

che la <strong>Cisl</strong> deve affrontare, non solo per<br />

l’importanza che la Federazione dei pensionati<br />

riveste nella nostra Organizzazione,<br />

ma anche in ragione dei caratteri specifici<br />

della società italiana in cui la cosiddetta<br />

“terza età” assume grande centralità.<br />

D’altra parte nella nostra realtà casertana<br />

è forte la sinergia politica ed operativa<br />

con la <strong>Fnp</strong>, negli ultimi anni molto cresciuta<br />

in termini organizzativi, in ulteriore<br />

espansione in termini di radicamento territoriale,<br />

rafforzata da un processo di rinnovamento<br />

che ha conosciuto un’ulteriore<br />

tappa, dopo la direzione dell’amico Mimmo<br />

Iorio, con l’elezione di Mario Di Iorio,<br />

dirigente apprezzato e di lungo corso.<br />

Inoltre la <strong>Fnp</strong>, come è evidente, rappresenta,<br />

nel panorama delle categorie della<br />

<strong>Cisl</strong>, quella in cui i caratteri di confederalità<br />

sono i più evidenti, in ragione di una<br />

base associativa che proviene da tutto <strong>il</strong><br />

mondo del lavoro.<br />

Ciò ne fa una realtà <strong>il</strong> cui rapporto con la<br />

struttura orizzontale è necessariamente di<br />

tipo organico, fermo restando la sua autonomia<br />

e specificità che va rafforzata con<br />

quel processo, che essa rivendica, di titolarità<br />

contrattuale e che la <strong>Cisl</strong> di Caserta<br />

fortemente sostiene.<br />

In questo senso diventa centrale l’estensione<br />

di una prassi di concertazione territoriale<br />

con gli Enti locali, che noi intendiamo<br />

aiutare: è infatti a quel livello che<br />

è possib<strong>il</strong>e intervenire per dare risposte ai<br />

di MARIO MELCHIONNA (*)<br />

La grave crisi economica che stiamo<br />

vivendo impone al Sindacato di compiere<br />

un ulteriore sforzo, per garantire<br />

maggiori tutele e protezione alla parte più<br />

debole della nostra società. È evidente a<br />

noi tutti che, oggi più che mai, migliaia di<br />

lavoratori in pensione possono contare<br />

soltanto sulla nostra azione, non soltanto<br />

per ricevere assistenza fiscale e previdenziale<br />

attraverso la nostra rete di servizi,<br />

ma anche per rivendicare <strong>il</strong> loro diritto<br />

per un’accettab<strong>il</strong>e condizione sociale ed<br />

economica. Negli ultimi anni, anche in<br />

Campania abbiamo vissuto un profondo<br />

cambiamento della nostra società.<br />

La nostra regione ha subito altri passi indietro,<br />

così come dimostrano tutti gli indicatori:<br />

aumento della fascia di povertà,<br />

aumento della disoccupazione, aumento<br />

del tasso di emigrazione, peggioramento<br />

di tutti gli indici di benessere e di criminalità.<br />

Possiamo dire che in Campania, le<br />

fasce cosiddette deboli della popolazione,<br />

a cominciare dagli anziani, più di tutti<br />

conoscono da tempo la crisi economica,<br />

che non è comparsa negli ultimi mesi,<br />

ma affligge da anni <strong>il</strong> nostro territorio. Il<br />

pensionati, ed agli anziani in genere, sulle<br />

questioni della qualità della vita, delle politiche<br />

assistenziali e sanitarie, sui servizi<br />

sociali indispensab<strong>il</strong>i alla tutela delle fasce<br />

sociali più deboli ed esposte, sul controllo<br />

della dinamica dei prezzi e delle tariffe.<br />

È certo questo un terreno che da solo non<br />

basta perché risposte forti devono venire<br />

dal Governo e dalla stessa Regione, in<br />

termini di difesa del potere di acquisto<br />

delle pensioni, di loro legame con <strong>il</strong> costo<br />

della vita e con le dinamiche salariali, in<br />

termini di tutela dei non-autosufficienti<br />

rispetto ai quali la proposta del Governo<br />

di de-fiscalizzare <strong>il</strong> costo per le badanti ci<br />

sembra un pannicello caldo che non risolve<br />

<strong>il</strong> problema.<br />

Ma comunque questo terreno di contrattazione<br />

locale va praticato per strappare risultati,<br />

nonostante le difficoltà in cui si<br />

dibattono gli Enti locali a causa della riduzione<br />

dei trasferimenti: ma la nostra<br />

azione deve andare nella direzione di imporre<br />

ad essi una linea di risanamento che<br />

passa per la riduzione dei costi impropri e<br />

non dei servizi.<br />

In questo contesto le scelte di federalismo<br />

fiscale e di autonomia impositiva dei Comuni<br />

vanno commisurate alle difficoltà<br />

del Mezzogiorno, che condivide con <strong>il</strong> resto<br />

del Paese una crisi gravissima, pagandone<br />

però <strong>il</strong> prezzo maggiore.<br />

È nel Mezzogiorno, infatti, più che altrove,<br />

in ragione di un altissimo tasso di disoccupazione,<br />

che sul reddito del pensionato<br />

grava <strong>il</strong> mantenimento di figli che<br />

non possono uscire di casa e programmare<br />

un futuro. Ed è proprio di fronte ad una<br />

crisi così grave che <strong>il</strong> territorio e le sue<br />

istituzioni devono pervenire a scelte e<br />

mettere in campo strumenti e risorse per<br />

aiutare e sollevare gli strati sociali più deboli.<br />

quadro è evidentemente triste e per certi<br />

versi desolante, se solo si pensa alla intollerab<strong>il</strong>e<br />

indifferenza della nostra classe<br />

politica verso i problemi ed i drammi<br />

quotidiani, a cominciare da quello della<br />

malasanità.<br />

E proprio in questi momenti, <strong>il</strong> Sindacato<br />

deve riscoprire la sua forza, la sua capacità<br />

di non fermarsi alla denuncia dei problemi,<br />

ma di arrivare a garantire ai suoi<br />

iscritti, alla sua base sociale la possib<strong>il</strong>ità<br />

concreta, reale di cambiare le cose.<br />

La <strong>Cisl</strong> ha una doppia necessità di godere<br />

dell’apporto dei pensionati. Innanzitutto,<br />

possiamo e dobbiamo continuare ad avere<br />

<strong>il</strong> sostegno r<strong>il</strong>evante, sul piano qualitativo<br />

e quantitativo, dei lavoratori in pensione,<br />

che nonostante tutte le difficoltà<br />

rappresentano una parte quanto mai centrale<br />

della nostra società.<br />

Inoltre, è proprio nei periodi di crisi, nei<br />

quali viene persino messa in dubbio la<br />

funzione del Sindacato, che diviene fondamentale<br />

l’esperienza maturata nel<br />

mondo del lavoro e nella società da chi è<br />

oggi in pensione.<br />

Tra i compiti più che mai attuali del Sindacato<br />

vi è un obiettivo di fondamentale<br />

importanza: unire la nostra società, evita-<br />

La <strong>Cisl</strong> e la <strong>Fnp</strong> di Caserta intendono<br />

mettere in campo iniziative specifiche su<br />

temi concreti quali prezzi, tariffe, servizi<br />

sanitari, assistenza domic<strong>il</strong>iare da portare<br />

al confronto e alla contrattazione con i<br />

Comuni e con la stessa Amministrazione<br />

provinciale. Vogliamo costruire dei veri e<br />

propri Protocolli di intesa con le Associazioni<br />

dei commercianti affinché, dopo le<br />

ore 18,00, siano messi a disposizione dei<br />

pensionati prodotti di consumo giornaliero<br />

deperib<strong>il</strong>i a prezzi scontati.<br />

Ma l’azione della <strong>Fnp</strong>, che la <strong>Cisl</strong> di Caserta<br />

sostiene, deve misurarsi anche con<br />

le politiche di inclusione culturale e sociale<br />

degli anziani, che non sono la palla<br />

al piede, ma una riserva straordinaria di<br />

conoscenza, di sapere, di memoria storica<br />

che va trasmessa alle nuove generazioni,<br />

perché una società che ignora o deprezza<br />

<strong>il</strong> proprio passato non ha strumenti per<br />

guardare al futuro.<br />

In questo contesto la <strong>Cisl</strong> di Caserta non<br />

mancherà di fare la sua parte e di assumere<br />

un ruolo di stimolo verso tutte le categorie,<br />

pubbliche e private, per rafforzare<br />

ancora di più la Federazione dei Pensionati<br />

che deve diventare nella coscienza di<br />

tutti lo sbocco associativo di tutti i nostri<br />

iscritti una volta abbandonato <strong>il</strong> lavoro attivo.<br />

Inoltre la <strong>Cisl</strong> di Caserta è convinta che <strong>il</strong><br />

modello di radicamento organizzativo<br />

della <strong>Fnp</strong>, costruito sulle Leghe, vada ulteriormente<br />

esteso e rafforzato attraverso<br />

una più cap<strong>il</strong>lare presenza territoriale<br />

presso le Parrocchie, i rioni e i quartieri<br />

più popolari offrendo ai pensionati e agli<br />

anziani una sede in cui essi possano non<br />

solo trovare risposte attraverso i servizi<br />

che la <strong>Cisl</strong> offre, ma anche un luogo di<br />

aggregazione.<br />

(*) Segretario Generale Ust <strong>Cisl</strong> Caserta<br />

Rivendicare un’accettab<strong>il</strong>e<br />

condizione sociale ed economica<br />

re conflitti non più di classe, ma generazionali.<br />

Per sua stessa natura, <strong>il</strong> Sindacato<br />

è luogo di incontro, di mediazione, di<br />

difesa collettiva di tutte le generazioni<br />

della nostra società: giovani, fasce medie,<br />

anziani. E questo compito di mediazione<br />

sociale è <strong>il</strong> più delle volte assicurato<br />

proprio dai pensionati. Non è un caso,<br />

del resto, che gli inviti a guardare avanti<br />

con fiducia, a superare le paure, sia giunto<br />

proprio dalla <strong>Fnp</strong>.<br />

Insieme, noi lavoriamo per una società<br />

più giusta, diversa da quella attuale, e<br />

dobbiamo comunicare all’esterno che <strong>il</strong><br />

sostegno alle fasce deboli, la difesa dei<br />

diritti dei più deboli non sono un ostacolo,<br />

ma una opportunità di progresso e di<br />

benessere per tutti. Sono certo che la fase<br />

congressuale che insieme ci apprestiamo<br />

a vivere sarà per tutta la <strong>Cisl</strong> una grande<br />

occasione di r<strong>il</strong>ancio nella società italiana.<br />

E questo avverrà grazie alla sinergia<br />

ancora più forte che realizzeremo con la<br />

<strong>Fnp</strong>, con la sua base ed <strong>il</strong> rispettivo gruppo<br />

dirigente, sulla scorta della positiva<br />

esperienza, del buon lavoro svolto a cominciare<br />

dalla provincia di Avellino.<br />

(*) Segretario Generale Ust <strong>Cisl</strong> Avellino<br />

CATEGORIE CISL ED FNP INSIEME PER UN NUOVO DOMANI

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