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Molise III<br />

Intervista a Franco Martino<br />

segretario generale <strong>Fnp</strong> Molise<br />

Fervono i preparativi al Congresso regionale della <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong>, con le assemblee che si<br />

stanno svolgendo nelle sedi delle varie leghe territoriali. Al Segretario generale, Franco<br />

Martino, che sta partecipando a tutte le riunioni abbiamo posto alcune domande.<br />

Quanti sono gli iscritti alla <strong>Fnp</strong> nel Molise?<br />

– Sono un bel numero, oltre 18.000.<br />

E le leghe quante sono?<br />

– Attualmente venti. Per una opportuna armonizzazione con gli ambiti territoriali<br />

che si stanno strutturando nel settore dei servizi socio-sanitari, in un prossimo futuro<br />

bisognerà procedere ad una revisione anche nel numero delle leghe, potenziarle<br />

e renderle più pronte ad affrontare i temi della vertenzialità territoriale.<br />

Come si è data notizia delle riunioni ai tanti iscritti?<br />

– Sono stati affissi pubblici manifesti in ogni comune e la partecipazione alle assemblee<br />

ed alle votazioni è abbastanza buona. A me pare di aver notato un numero<br />

maggiore di donne rispetto al passato. È questo certamente un fatto molto positivo.<br />

Quasi sempre viene presentata un’unica lista di candidati e dia nelle candidature<br />

che nelle elezioni viene rispettata la percentuale di posti riservata alle donne.<br />

Si registra un ricambio di componenti nei consigli di lega?<br />

– C’è un ricambio naturale al raggiungimento del limite di età previsto dallo statuto<br />

ma anche un ricambio conseguente all’ingresso delle donne negli organi sociali,<br />

dovuti ad altri motivi di varia natura.<br />

Quali sono i temi diversi nelle assemblee?<br />

Naturalmente comune è la richiesta di una rivalutazione delle pensioni con provvedimenti<br />

stab<strong>il</strong>i e non con misure estemporanee. La social card è un beneficio di cui<br />

fruiscono pochissime persone. La mancanza di una normativa specifica e di interventi<br />

sostanziosi per la non-autosufficienza costituisce un altro tema stigmatizzato<br />

da molti iscritti.<br />

Le principali rivendicazioni sono rivolte non soltanto alla Regione ma anche alle<br />

amministrazioni comunali, che non considerano la questione dell’assistenza e cura<br />

delle persone deboli, anziani e non-autosufficienti, tale priorità da affrontare e scaricano<br />

nelle famiglie oneri di carattere economico e psicologico di enorme peso.<br />

A quanto <strong>il</strong> congresso regionale?<br />

La data è fissata per <strong>il</strong> 6 marzo p.v. presso un albergo di Campobasso.<br />

Non dite balle!<br />

esclamativo non è ca- L’ suale ma mi ricorda<br />

un episodio accaduto durante<br />

la mia attività di servizio,<br />

quando, un accordo<br />

contrattuale di grosso spessore<br />

economico, sottoscritto<br />

tra Governo e sindacato<br />

fu affisso in bacheca per<br />

essere portato a conoscenza<br />

degli iscritti,<br />

Dopo qualche giorno quel<br />

messaggio fu completamente<br />

coperto da una grossa<br />

scritta, fatta con un dito<br />

imbevuto nell’inchiostro<br />

rosso che così diceva: “NON<br />

DITO BALLO”.<br />

L’anonimo contestatore<br />

non fu mai scoperto ma lasciò<br />

<strong>il</strong> segno, non già per la<br />

sua contrarietà all’accordo<br />

ma per <strong>il</strong> modo poco corretto<br />

come si era espresso<br />

tanto che, da allora, nel nostro<br />

ambiente di lavoro<br />

nacque <strong>il</strong> detto: “non dito<br />

ballo” su qualsiasi cosa<br />

non condivisa.<br />

All’epoca chi diceva balle<br />

o prometteva cose inverosim<strong>il</strong>i<br />

poteva essere anche<br />

processato come accadde<br />

ad un mago del Sannio <strong>il</strong><br />

quale, in una stagione di<br />

grande siccità, radunò un<br />

folto gruppo di contadini,<br />

fece un rito propiziatorio<br />

volto a far piovere e pioggia<br />

fu.<br />

Ma di pioggia ne venne<br />

giù tanta che fu necessario<br />

fare un’altra seduta nel<br />

corso della quale arrivarono<br />

i carabinieri e lo arrestarono<br />

con l’imputazione<br />

di attentato alla credib<strong>il</strong>ità<br />

pubblica.<br />

La notizia fu data dal difensore<br />

civico della Lombardia<br />

Alberto Bertuzzo,<br />

più conosciuto come <strong>il</strong> cittadino<br />

scomodo, <strong>il</strong> quali<br />

scrisse sull’Espresso che in<br />

Italia, se veramente si vole-<br />

va perseguire i m<strong>il</strong>lantatori<br />

bisognava prima ampliare<br />

le patrie galere.<br />

Da allora sono passati molti<br />

anni e con <strong>il</strong> crescere dei<br />

mezzi di informazione sono<br />

aumentate anche le balle,<br />

più comunemente ribattezzate<br />

bufale e si fa a gara<br />

a chi le spara più grosse.<br />

C’è chi promette felicità,<br />

salute, vincite al gioco e<br />

non si sottraggono i governanti,<br />

i quali dopo la passata<br />

promessa del m<strong>il</strong>ione di<br />

posti di lavoro, oggi ci dicono<br />

che, con la riduzione del<br />

costo dei prodotti energetici,<br />

tutte le famiglie italiane<br />

potranno avere un risparmio<br />

di m<strong>il</strong>le euro all’anno.<br />

Non mi è parso vero e sapendo<br />

fare di conti ho subito<br />

fatto <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio consuntivo<br />

2008 della mia famiglia<br />

singola rapportato ad<br />

un alloggio di cento mq,<br />

con riscaldamento centralizzato.<br />

aggiunto <strong>il</strong> costo<br />

del gas da cucina, elettricità<br />

e totalizzato? 1.400 cifra<br />

che non può discostarsi<br />

molto da quella di un nucleo<br />

fam<strong>il</strong>iare di quattro o<br />

cinque unità.<br />

La suddetta spesa, messa a<br />

confronto con quella sostenuta<br />

per la corrente stagione<br />

invernale che volge al<br />

termine, non ho notato nessuna<br />

differenza e così ho<br />

tratto la convinzione che se<br />

si vuole veramente risparmiare<br />

in questo settore, bisogna<br />

chiudere i rubinetti o<br />

sperare in una calda stagione<br />

invernale.<br />

Comunque, c’è ancora da<br />

verificare. Ma se <strong>il</strong> buongiorno<br />

si vede dal mattino<br />

anche questa può essere<br />

una bufala e chiudo qui come<br />

iniziato: non dite balle,<br />

anzi “non dito ballo!”<br />

(Giovanni De Castro)<br />

Sgravi fiscali<br />

Secondo la tradizionale<br />

dottrina giuridica<br />

la legge deve contenere<br />

regole generali ed astratte<br />

per far si che situazioni<br />

analoghe abbiano<br />

uguale trattamento. Questi<br />

principi non sempre<br />

trovano purtroppo riscontro<br />

nella realtà e di<br />

qui sorgono una serie di<br />

contrasti, discussioni e<br />

spesso di ingiustizie.<br />

Sono considerazioni che<br />

vengono spontanee nel<br />

r<strong>il</strong>evare i diversi provvedimenti<br />

legislativi emanati<br />

dal Parlamento italiano<br />

in varie epoche,<br />

fronteggiare i disastri<br />

causati da eventi sismici.<br />

La questione a cui si fa<br />

riferimento in questa sede<br />

è quella relativa ai<br />

provvedimenti adottati<br />

per la restituzione dei tributi<br />

e contributi sospesi<br />

da parte della popolazione<br />

residente in dodici comuni<br />

molisani e due pugliesi<br />

colpiti dal terremoto<br />

avvenuto a fine ottobre<br />

del 2002, cha ha<br />

comportato – tra l’altro -<br />

<strong>il</strong> crollo della scuola “Jovine”<br />

di San Giuliano di<br />

Puglia e la morte di 27<br />

bambini e della loro<br />

maestra.<br />

Negli ultimi mesi, sono<br />

stati necessari numerosi<br />

incontri tra amministratori<br />

comunali, riunioni di<br />

consigli comunali, provinciali<br />

e regionali, a livello<br />

locale e livello nazionale,<br />

dimissioni (poi<br />

ritirate) da parte dei sindaci<br />

interessati, la presentazione<br />

di leggi al Senato<br />

ed alla Camera, trattative<br />

tra <strong>il</strong> governatore<br />

Assistenza agli anziani<br />

La presenza nelle famiglie<br />

italiane di badanti<br />

straniere è una risposta sostanziale<br />

e spesso efficace<br />

ai bisogni di assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />

di anziani soli e<br />

persone non-autosufficienti.<br />

Una risposta certamente<br />

meno traumatica del ricovero<br />

in strutture protette. È<br />

un fenomeno quello delle<br />

badanti esploso in una decina<br />

di anni anche nella nostra<br />

regione, creando un sistema<br />

arrangiato, fatto di<br />

compromessi e accordi al<br />

ribasso.<br />

Il modello tradizionale di<br />

assistenza, basato sulle risorse<br />

fam<strong>il</strong>iari e sulla dedizione<br />

femmin<strong>il</strong>e è entrato<br />

in crisi e le politiche pubbliche<br />

mostrano tutti i loro<br />

limiti in questo delicato<br />

Iorio ed <strong>il</strong> Ministro Tremonti.Tutte<br />

iniziative<br />

ampiamente pubblicizzate<br />

e commentate dalla<br />

stampa e TV locali.<br />

Alla fine con un emendamento<br />

inserito nel decreto<br />

anticrisi, si è deciso<br />

l’abbattimento del 60%<br />

della somma e di rateizzare<br />

<strong>il</strong> 40 % in dieci anni.<br />

Un trattamento, quindi,<br />

equiparato a quello riservato<br />

nella fase post terremoto<br />

ai residenti nelle<br />

regioni Umbria e Marche.<br />

Il Segretario della lega<br />

dei pensionati <strong>Cisl</strong> di<br />

Santa Croce di Magliano,<br />

Mario Paladino, ha<br />

espresso la sua soddisfazione<br />

per la soluzione<br />

adottata. Ma non ha mancato<br />

di notare che per altre<br />

regioni (Sic<strong>il</strong>ia, Piemonte<br />

e Campania) la restituzione<br />

dei tributi è<br />

stata ulteriormente ridotta<br />

al 10%. Ha avanzato <strong>il</strong><br />

sospetto che la diversità<br />

di trattamento sia dovuto<br />

al diverso peso politico<br />

delle singole regioni.<br />

Ha auspicato, infine, che<br />

una legge specifica stab<strong>il</strong>isca<br />

in via definitiva i<br />

criteri da adottare in caso<br />

di eventi calamitosi naturali,<br />

uguali per tutte le<br />

zone del Paese. ✍<br />

settore, che continua ad essere<br />

considerato “residuale”,<br />

con scarse risorse finanziarie<br />

ed umane.<br />

Sono oltre 400 le badanti<br />

regolari che operano nel<br />

Molise. Ma <strong>il</strong> loro numero<br />

effettivo è nettamente superiore<br />

ai dati ufficiali. Stime<br />

prudenziali consentono<br />

di fissare in almeno 600 le<br />

unità che prestano la loro<br />

opera sia nelle città che nei<br />

centri minori.<br />

In passato, chi faceva questo<br />

mestiere proveniva da<br />

un basso ceto sociale. Oggi,<br />

la maggioranza appartiene<br />

a ceti medi ed ha un<br />

buon bagaglio culturale. In<br />

molti casi un diploma o<br />

una laurea. L’età media è di<br />

30/50 anni. Quasi sempre<br />

queste donne lasciano i loro<br />

figli in patria, affidati a<br />

nonne, zii e altri parenti,<br />

oppure a persone salariate<br />

per venire da noi a trovare<br />

un’occupazione, spesso<br />

considerata come una soluzione<br />

provvisoria e che<br />

viene, comunque, abbandonata<br />

dopo alcuni anni, se si<br />

presentano altre possib<strong>il</strong>ità.<br />

Il lavoro di questo genere<br />

consente alle persone appena<br />

arrivate di risolvere <strong>il</strong><br />

problema abitativo e di risparmiare<br />

somme relativamente<br />

elevate, per <strong>il</strong> vitto e<br />

l’alloggio. I soldi guadagnati<br />

consentono di mantenere<br />

la propria famiglia nel<br />

paese di origine, di fare<br />

proseguire gli studi ai figli<br />

oppure avviare iniziative<br />

economiche.<br />

Il lavoro di assistenza è<br />

faticoso ed esigente, soprattutto<br />

quando si tratta<br />

di assistere anziani nonautosufficienti.<br />

Le collaboratrici fam<strong>il</strong>iari<br />

conviventi si occupano di<br />

ogni atto e attività della<br />

giornata dell’assistito: dalla<br />

cura e igiene personale<br />

alla preparazione dei pasti,<br />

dalla pulizia della casa<br />

al bucato ed alla spesa,<br />

dall’accompagnamento a<br />

fare una passeggiata, a<br />

sbrigare una pratica fino<br />

all’assistenza infermieristica<br />

per piccole incombenze<br />

come fare delle<br />

iniezioni o prendere delle<br />

medicine. Più è elevata<br />

l’età dell’anziano, più la<br />

badante ne assume le veci<br />

in tutto e per tutto. Superate<br />

le iniziali difficoltà di<br />

adattamento durante <strong>il</strong> periodo<br />

di prova per ottenere<br />

la fiducia dell’assistito e<br />

per tranqu<strong>il</strong>lizzare i fam<strong>il</strong>iari,<br />

la badante viene trattata<br />

come “persona della<br />

famiglia”. Il frequente impiego<br />

del “tu” o dell’appellativo<br />

di “nonno” non<br />

va interpretato come una<br />

mancanza di riguardo o un<br />

ingenuo tentativo di mani-<br />

polazione affettiva, quanto<br />

piuttosto <strong>il</strong> desiderio di<br />

sentirsi accettata dall’ambiente<br />

sociale in cui opera.<br />

Ed i fam<strong>il</strong>iari spesso<br />

sono disposti a sorvolare<br />

sulla pulizia e sull’ordine<br />

della casa purché <strong>il</strong> congiunto<br />

sia accudito con<br />

amorevolezza.<br />

L’impegno e la rinuncia a<br />

condurre una vita autonoma<br />

per dedicarsi a persone<br />

a loro estranee, alle quali le<br />

lega solo la necessità di<br />

mettere da parte un po’ di<br />

denaro, che, nel paese da<br />

cui provengono vale due e<br />

tre volte tanto,vengono<br />

compensati con somme relativamente<br />

modeste.<br />

Gli anziani che non possono<br />

sostenere <strong>il</strong> costo finanziario<br />

con le loro risorse,<br />

coprire la eventuale differenza<br />

sono costretti a rivolgersi<br />

ai figli o ai parenti.<br />

Il ricovero in strutture protette<br />

è molto più costoso e<br />

sradica l’anziano dal proprio<br />

ambiente, sconvolge le<br />

sue abitudini e i suoi ritmi<br />

di vitae toglie ai fam<strong>il</strong>iari<br />

la possib<strong>il</strong>ità di visitarlo liberamente,<br />

quando lo richiede<br />

o quando c’è un<br />

momento libero.<br />

Il rapporto di lavoro delle<br />

aiutanti domic<strong>il</strong>iari è ad alta<br />

intensità relazionale.<br />

Hanno quindi grande importanza<br />

i rapporti umani<br />

allacciati e compensano la<br />

poca precisione formale dei<br />

contratti, circa i diritti e doveri<br />

reciproci.<br />

Controversie possono<br />

emergere al momento della<br />

fine del rapporto di lavoro,<br />

con la rivendicazione di<br />

mesi non pagati, ferie e festività<br />

non godute, contributi<br />

non versati, ecc.<br />

Il reclutamento avviene attraverso<br />

le reti migratorie:<br />

rapporti di parentela, di conoscenza,<br />

passaparola. Alcune<br />

persone più esperte ed<br />

intraprendenti possono assumere<br />

<strong>il</strong> ruolo di intermediazione,<br />

occupandosi del<br />

collocamento di altre appena<br />

arrivate. Non manca chi<br />

in cambio del reperimento<br />

del posto di lavoro pretende<br />

compensi di denaro.<br />

Al riguardo va segnalato <strong>il</strong><br />

“Progetto badanti” dell’Agenzia<br />

Regionale Molise<br />

Lavoro, che cerca di favorire<br />

l’incontro tra domanda<br />

ed offerta di lavoro nel<br />

settore delle lavoratrici domestiche<br />

e badanti di persone<br />

anziane o portatrici d<br />

handicap.<br />

Meritoria è certamente l’azione<br />

di consulenza, assistenza<br />

ed orientamento che<br />

svolgono da anni in questo<br />

settore la Caritas Diocesana<br />

di Campobasso e Boiano<br />

e l’associazione “Dalla<br />

parte degli ultimi”. ✍

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