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Sardegna/Sic<strong>il</strong>ia<br />

<strong>Fnp</strong>-Sulcis-Iglesiente<br />

Sanità prima di tutto<br />

per una vecchiaia sicura<br />

Essere anziani in un piccolo territorio. Relazione di Piero Agus<br />

Fare <strong>il</strong> dirigente sindacale <strong>Fnp</strong> non è fac<strong>il</strong>e,<br />

in Sardegna come in Piemonte, in Sic<strong>il</strong>ia<br />

come in Friuli. Animatore sociale, promotore<br />

di giustizia, “controllore” dei potenti,<br />

insomma rompiscatole autorizzato di tutti,<br />

quello del sindacalista è un ruolo che procura<br />

molti oneri e pochi onori. Soprattutto perché<br />

<strong>il</strong> rapporto tra impegno prodotto e risultati<br />

ottenuti è sempre molto basso. In particolare<br />

questo capita nei territori piccoli, come<br />

<strong>il</strong> Sulcis-Iglesiente, dove i problemi superano<br />

di molto i mezzi e le possib<strong>il</strong>ità di risolverli.<br />

In questo angolo di Sardegna, <strong>il</strong> più antico<br />

dell’isola (alcune rocce risalgono al paleozoico,<br />

quasi 700 m<strong>il</strong>ioni di anni fa), far parte<br />

dei 35 m<strong>il</strong>a pensionati (un quarto della popolazione<br />

totale) è più diffic<strong>il</strong>e che in altre<br />

zone. Qui <strong>il</strong> fronte industriale è in grande<br />

crisi. “Dopo l’abbandono delle Partecipazioni<br />

statali e l’ingresso delle multinazionali<br />

private – ha detto Piero Agus, nella relazione<br />

congressuale del 12 febbraio scorso – la<br />

crisi globale con la relativa recessione economica<br />

si è sommata alle gravi carenze infrastrutturali<br />

e ai problemi dal Sindacato<br />

sempre denunciati (infrastrutture-trasportienergia-credito).<br />

Rischiamo di veder cancellato<br />

<strong>il</strong> polo industriale con la perdita di migliaia<br />

di posti di lavoro”.<br />

Agus è un esperto di problematiche industriali.<br />

Per diversi anni è stato vice segretario<br />

regionale della Flerica, uno dei più ascoltati<br />

sindacalisti italiani in fatto di politiche<br />

minerarie. Ha visto la fine dell’età delle miniere<br />

del distretto carbonifero sardo e le trasformazioni<br />

nei poli industriali di Portove-<br />

Dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />

Palermo<br />

Al pronto soccorso<br />

un codice argento<br />

per gli anziani<br />

Con un provvedimento a favore<br />

dei soggetti anziani a particolare<br />

rischio, sta per intervenire <strong>il</strong> Ministero<br />

della Salute che, grazie ad<br />

un’iniziativa ideata dalla Società<br />

italiana di gerontologia e geriatria,<br />

avvierà <strong>il</strong> Progetto integrato,<br />

sperimentale per un periodo di<br />

tre anni, denominato ”Codice Argento”.<br />

Verrà attivato un diverso<br />

livello identificativo nei Pronto<br />

Soccorsi – che si aggiunge ai codici<br />

già esistenti bianco, giallo,<br />

verde e rosso - che consentirà<br />

l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria<br />

agli anziani frag<strong>il</strong>i, che richiedono<br />

interventi di sanità particolari,<br />

di merito e urgentemente<br />

incombenti.<br />

Per <strong>il</strong> momento <strong>il</strong> servizio sarà<br />

attivato in sole quattro regioni:<br />

Veneto, Toscana, Lazio e Sic<strong>il</strong>ia.<br />

In considerazione del permanente<br />

innalzamento dell’età media della<br />

popolazione, la prestazione si<br />

propone di dare risposte concrete<br />

ai bisogni di salute dell’anziano<br />

in difficoltà, sia al momento dell’ingresso<br />

del percorso di cura,<br />

vale a dire in sede di Pronto Soc-<br />

sme e Portoscuso. “Non siamo riusciti – ha<br />

aggiunto <strong>il</strong> dirigente sindacale – a sv<strong>il</strong>uppare<br />

nuovi settori produttivi. L’artigianato non è<br />

sostenuto con dovuta attenzione dal potere<br />

politico locale e regionale, <strong>il</strong> turismo rimane<br />

al «mordi e fuggi» dei mesi estivi, la politica<br />

ambientale è orientata ad imbalsamare <strong>il</strong> territorio<br />

(a vantaggio di chi già possiede) e<br />

non a sostenere lo sv<strong>il</strong>uppo economico ecocompatib<strong>il</strong>e,<br />

le nostre intelligenze e i nostri<br />

giovani sono costretti ad emigrare per realizzare<br />

le loro ricerche, i loro studi”.<br />

In questo contesto, anche la qualità della vita<br />

peggiora, poiché è carente – secondo <strong>il</strong> dirigente<br />

<strong>Fnp</strong> – se non assente un’economia<br />

sociale legata a migliorare le condizioni socio<br />

culturali del vivere civ<strong>il</strong>e e i servizi alla<br />

persona.<br />

TERRITORIO<br />

FNP-SULCIS-IGLESIENTE<br />

Il territorio della <strong>Fnp</strong>-Sulcis-Iglesiente<br />

comprende 23 Comuni suddivisi in due<br />

Distretti Sanitari: Iglesias (7 comuni) e<br />

Carbonia (16 Comuni).<br />

Dall’ultimo censimento (2005) risultano<br />

circa 132.000 residenti: 49.000 nell’Iglesiente<br />

e 83.000 nel Sulcis. La consistenza<br />

delle persone anziane (ultra sessantacinquenni)<br />

è di circa 23.000 con le donne<br />

più numerose degli uomini.<br />

Il numero delle pensioni supera le 35.000<br />

con una media mens<strong>il</strong>e di euro 750.<br />

corso, che in seguito alle dimissioni<br />

dalla struttura che lo ha inizialmente<br />

assunto in carico. Un<br />

progetto quanto mai opportuno,<br />

dunque, finalizzato allo scopo di<br />

rivedere, per poi ri-qualificare,<br />

l’assistenza socio-sanitaria dei<br />

soggetti anziani, con particolare<br />

riferimento ai pazienti ad alto rischio<br />

e non-autosufficienti.<br />

Un po’ a tutti, prima o poi, può<br />

succedere di dovere fare ricorso<br />

alle prestazioni sanitarie di un<br />

Pronto Soccorso della propria<br />

città, in maniera più o meno urgente,<br />

a seconda della gravità del<br />

trauma subìto o del malessere.<br />

È un’esperienza della quale se ne<br />

farebbe volentieri a meno, che<br />

vorresti non ti succedesse mai;<br />

ma che, purtroppo, rimane una<br />

componente imponderab<strong>il</strong>e e imprevedib<strong>il</strong>e<br />

che fa parte della vita<br />

quotidiana di ognuno di noi, essendo<br />

soggetti esposti ad un’infinita<br />

serie di possib<strong>il</strong>i rischi accidentali,<br />

o di malesseri manifestati<br />

dal proprio organismo.<br />

Vivere una tale esperienza di sicura<br />

fibr<strong>il</strong>lazione, che comunque<br />

costringe ad andare incontro alla<br />

sofferenza, ha necessità di procurarsi<br />

risposte chiare e immediate,<br />

di interventi solleciti, di persone<br />

con una esperienza professionale<br />

che abbia carattere urgentistico,<br />

che si prendano carico all’istante<br />

della situazione, senza che si<br />

venga investiti dagli eventi e che<br />

possano essere un valido e costante<br />

sostegno. Componenti che,<br />

spesso, possono divenire <strong>il</strong> fattore<br />

determinante della vita o della<br />

morte.<br />

Ma l’aspetto che, ancor di più,<br />

incrementa esponenzialmente <strong>il</strong><br />

disagio e lo sconforto che <strong>il</strong> soggetto<br />

vive in un delicato momento<br />

di bisogno, consiste nel ritrovarsi<br />

in ambienti d’intervento sanitario<br />

assolutamente poco adeguati<br />

ad ospitare emergenze, che<br />

risulti confacente alla quantità di<br />

pazienti in attesa di cure: strutture<br />

fatiscenti, carenza d’igiene,<br />

una patologica insufficienza dell’organico<br />

di personale medico e<br />

paramedico. Dove, troppo spesso,<br />

si vengono a verificare delle<br />

sconvenienti situazioni nella sale<br />

d’aspetto, che vedono una commistione<br />

di giovani e anziani,<br />

ubriachi e drogati, donne e bambini;<br />

tutti quanti costretti, contemporaneamente<br />

e in maniera<br />

inopportunamente promiscua, ad<br />

interminab<strong>il</strong>i e pericolose attese<br />

nello stesso angusto spazio.<br />

In tali situazioni, i soggetti più<br />

deboli, quali sono gli anziani, vivono<br />

l’esperienza in maniera particolarmente<br />

dolorosa e traumatizzante.<br />

Condizioni che generano<br />

fac<strong>il</strong>mente stress psico-emotivi,<br />

che aggravano le già esistenti<br />

situazioni di disagio.<br />

La Federazione dei Pensionati<br />

della <strong>Cisl</strong> della Provincia di Palermo,<br />

da sempre sensib<strong>il</strong>izzata e<br />

coinvolta nelle problematiche<br />

economiche, sociali e sanitarie<br />

degli anziani che rappresenta, accoglie<br />

con un particolare interesse<br />

questa preziosa novità, che appare<br />

mirata ad attenuare le complesse<br />

e delicate difficoltà di una<br />

categoria di individui, considerevolmente<br />

numerosa, che viene<br />

costretta a sopportare, con frequenza<br />

costante, eccessive e gravi<br />

disattenzioni da parte di una<br />

società che si autodefinisce civ<strong>il</strong>e.<br />

La <strong>Fnp</strong>, infatti, s’impegna sin<br />

da subito a vig<strong>il</strong>are sull’attuazione<br />

reale e concreta di questo nuovo<br />

progetto, che dovrà coinvolgere<br />

tutti i Pronto Soccorsi esistenti<br />

nel territorio palermitano.<br />

Certamente ne verificheremo <strong>il</strong><br />

livello di qualità e <strong>il</strong> relativo gradimento<br />

da parte dei soggetti che<br />

ne saranno destinatari. Il nostro<br />

auspicio è quello, infatti, che<br />

l’efficacia di questo “Codice Ar-<br />

“Nella nostra realtà i giovani, e purtroppo<br />

anche i non giovani, si trovano davanti all’unica<br />

soluzione: emigrare. Il dramma è che<br />

anche molti emigrati degli anni passati, a<br />

causa della crisi attuale sono costretti a rientrare<br />

per la chiusura delle fabbriche e la conseguente<br />

perdita del posto di lavoro”.<br />

Collocare i problemi della categoria nel contesto<br />

territoriale è <strong>il</strong> metodo suggerito dai sacri<br />

testi sindacali. Le 12 leghe territoriale<br />

l’hanno fatto durante <strong>il</strong> percorso congressuale<br />

concluso <strong>il</strong> 5 febbraio. Ai vertici delle<br />

priorità la <strong>Fnp</strong> iglesiente mette l’urgenza di<br />

definitive disposizioni e direttive in ordine<br />

ai regolamenti applicativi della Legge Regionale<br />

n 23 del 2005, che recepisce i principi<br />

fondamentali della 328 del 2000. “Affinché<br />

si operi in modo omogeneo e in spirito<br />

di giusta uguaglianza e di opportunità su tutto<br />

<strong>il</strong> territorio della Sardegna, sia nel sanitario<br />

che nel sociale”, spiega Agus. Nei congressi<br />

di Lega è stato sottolineato, con insistenza<br />

unanime, che nel territorio venga potenziata<br />

ed allargata la gamma dei servizi sanitari<br />

specialistici (soprattutto cardiologia,<br />

gento” possa consentire agli anziani<br />

di potere far fronte in modo<br />

migliore le vicissitudini della loro<br />

esistenza.<br />

Messina<br />

Crescente<br />

povertà tra i<br />

pensionati<br />

In provincia di Messina sono state<br />

distribuite oltre diecim<strong>il</strong>a carte<br />

acquisti pressappoco tante quante<br />

in intere grandi regioni come<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna, Veneto, Toscana.<br />

È la cartina di tornasole della diffusa<br />

povertà che ormai colpisce<br />

un terzo delle famiglie messinesi<br />

e oltre la metà dei pensionati, i<br />

quali percepiscono trattamenti al<br />

di sotto della soglia della povertà.<br />

Nelle cento assemblee di lega,<br />

con la partecipazione di alcune<br />

migliaia di pensionati, questi temi,<br />

insieme con la carenza dei<br />

servizi sociali e l’inefficienza<br />

della sanità, sono stati i più dibattuti.<br />

Da S.Salvatore di Fitalia a Barcellona,<br />

cioè dal piccolo comune<br />

montano nel quale ormai sono rimasti<br />

esclusivamente anziani<br />

perché i giovani sono stati costretti<br />

ad emigrare alla ricerca di<br />

un lavoro, alla seconda città della<br />

provincia di Messina nella quale<br />

spesso la miseria è così evidente<br />

che persino alle mense dei poveri<br />

si fa fatica ad accedere, è emersa<br />

chiara e forte la volontà dei pensionati<br />

a rivendicare una vita più<br />

dignitosa.<br />

Nei quattro anni trascorsi per ben<br />

tre volte i pensionati messinesi<br />

hanno dato corso alle manifestazioni<br />

di massa più significative<br />

che <strong>il</strong> sindacato ha realizzato.<br />

I risultati purtroppo sono stati insignificanti<br />

a causa dell’impen-<br />

III<br />

oculistica, urologia, fisiatria, ortopedia), garantendo,<br />

con una migliore organizzazione,<br />

una risposta e presenza qualificata nei poliambulatori<br />

locali: Sono, infatti, proprio<br />

questi i settori clinici e sanitari che interessano<br />

gran parte delle persone anziane, moltissime<br />

delle quali non autosufficienti, ovvero<br />

parzialmente autosufficienti. Sottolineata<br />

la durata incomprensib<strong>il</strong>e ed inconcepib<strong>il</strong>e<br />

dei tempi d’attesa per visite e prestazioni<br />

specialistiche.<br />

Poche le risorse pubbliche rispetto al molto<br />

che manca. “Le somme disponib<strong>il</strong>i presso le<br />

Amministrazioni comunali, anziché aumentare<br />

– ha detto Agus – per rispondere alle<br />

mutate esigenze della popolazione anziana,<br />

o delle fasce più deboli della nostra comunità,<br />

si assottigliano sempre più”.<br />

Infine sul Fondo unico per la non autosufficienza,<br />

constatati i miglioramenti sul versante<br />

dell’assistenza domic<strong>il</strong>iare, conseguenti<br />

anche alle pressanti iniziative del sindacato,<br />

è urgente rafforzare gli interventi, garantendo<br />

un modello organizzativo più adeguato<br />

alle richieste. ✍<br />

nata del costo degli alimenti di<br />

prima necessità e in conseguenza<br />

di una perequazione e di un paniere<br />

che sono ingiusti e penalizzanti<br />

per i pensionati.<br />

Ma nemmeno i comuni, e ancora<br />

peggio la Regione Sic<strong>il</strong>iana, hanno<br />

saputo lenire le condizioni di<br />

disagio dei pensionati. Spesso,<br />

anzi, l’hanno aggravata: così è<br />

stato per le addizionali Irpef,<br />

spesso al tetto massimo consentito<br />

dalla legge, per le tariffe (soprattutto<br />

della raccolta rifiuti e<br />

dell’acqua) insopportab<strong>il</strong>i; per <strong>il</strong><br />

sistema sanitario organizzato sia<br />

nei tempi di attesa sia nella qualità<br />

delle prestazioni in maniera<br />

da costringere gli assistiti a rivolgersi<br />

ai privati.<br />

Le risorse per l’assistenza, per altro<br />

ad una percentuale dimezzata<br />

rispetto alla media nazionale,<br />

spesso disperse in tantissime rivoletti<br />

a danno delle priorità,<br />

esempio assistenza<br />

domic<strong>il</strong>iare,non hanno avuto un<br />

significativo ruolo positivo.<br />

Il congresso ha deciso di proseguire<br />

i confronti con le amministrazioni<br />

comunali per indurle a<br />

comportamenti accettab<strong>il</strong>i, di<br />

contribuire al rafforzamento delle<br />

politiche della federazione nazionale<br />

e regionale, affinché si crei<br />

un adeguato fondo per la non-autosufficienza,<br />

affinché i LEA diventino<br />

effettivi, affinché si realizzi<br />

una riduzione delle imposte<br />

a tutti i livelli, affinché ancora si<br />

pervenga a un paniere più coerente<br />

con la spesa reale dei pensionati,<br />

affinché la perequazione<br />

sia trimestrale e detassata.<br />

>>> altre notizie dalla Sic<strong>il</strong>ia<br />

a pagina IV

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