Scarica il pdf - Fnp Cisl
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Genova<br />
Piemonte/Liguria/Valle D’Aosta III<br />
A proposito di unità sindacale...<br />
capacità e volontà di autonomia<br />
Per riuscire a venire fuori da questa situazione diffic<strong>il</strong>e e<br />
costruire un Paese più giusto è necessario creare fiducia<br />
fra la gente. Condizione questa indispensab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />
superamento di ogni difficoltà; e per fare questo non ci<br />
siamo mai stancati di dire che vanno superate le continue<br />
polemiche, gli insulti fra Governo e Opposizione (Pdl e<br />
Pd). Va superata la politica di continua campagna elettorale<br />
perché i cittadini hanno capito bene la ster<strong>il</strong>ità di questi<br />
scontri, non li condividono e, se non andranno più a votare,<br />
<strong>il</strong> Paese di questo passo si troverà di fronte al disastro.<br />
In questo diffic<strong>il</strong>e scenario, al sindacato è richiesta la capacità<br />
di svolgere un ruolo contrattuale forte. La Cg<strong>il</strong> ha<br />
scelto di schierarsi con i partiti all’opposizione. La Sinistra,<br />
pur evolvendosi, non ha modificato la sua natura culturale<br />
di mantenere <strong>il</strong> Sindacato come strumento politico<br />
di massa legato alle sue scelte politico-ideologiche, legando<br />
così in modo indissolub<strong>il</strong>e la Cg<strong>il</strong> alle scelte dei<br />
partiti che compongono la Sinistra italiana, senza nessuna<br />
capacità di autonomia e di iniziativa politica.<br />
L’unità sindacale non è un valore, ma una necessità. Le<br />
rivendicazioni sul merito delle richieste di un Sindacato<br />
CALCIO<br />
D'ANGOLO<br />
di Facino Roso<br />
Abbiamo tutti abbastanza forza d’animo per sopportare le sventure degli altri.<br />
In questo sono campioni i politici genovesi che sopportano benissimo le sventure<br />
che i Genovesi imputano proprio a loro. Ogni tanto, nei periodi elettorali,<br />
hanno qualche sussulto, promettono <strong>il</strong> nuovo, poi tornano a fare gli affari loro.<br />
Di nuovo i Genovesi hanno visto poco, mentre <strong>il</strong> vecchio è peggiorato. La<br />
città è più brutta, più rotta, più sporca, ferma in una palude di inefficienza che,<br />
sui problemi vitali, ha visto i maggiori responsab<strong>il</strong>i della Regione, della Provincia,<br />
e del Comune andare per strade e proposte diverse con la conseguenza che i problemi<br />
restano da risolvere. Tante chiacchiere, molti convegni e poco lavoro.<br />
Io non sono mai stato un estimatore dell’attuale Sindaca di Genova. Sono<br />
avvezzo, per cultura, a persone abituate più a essere che ad apparire. Però mi è<br />
sempre apparso esagerato attribuirgli tutte le colpe, sarebbe come dare le colpe a<br />
Pierino. Credo che lei, come molti politici, vada dove la porta <strong>il</strong> vento del potere.<br />
Questa volta <strong>il</strong> vento l’ha portata a “putemburgu”, (parola dialettale che significa,<br />
se non sbaglio, lontano e in brutta compagnia).<br />
Visto <strong>il</strong> degrado del centro storico, vista la presenza di persone dedite allo<br />
sfruttamento della prostituzione. Costatata l’impossib<strong>il</strong>ità di una vita tranqu<strong>il</strong>la,<br />
pulita e ordinata per chi ci abita ha, insieme alla sua valente Assessoressa competente,<br />
con subitanea e vigorosa decisione, l’iniziativa di convocare una riunione<br />
tecnica con le “coordinatrici” delle prostitute. Naturalmente quelle più anziane ed<br />
esperte in materia.<br />
Dopo alacre e approfondita discussione le nostre due hanno deciso di delegare<br />
alle prostitute <strong>il</strong> mantenimento dell’ordine, della pulizia, della decenza e del<br />
quieto vivere nei vicoli del centro storico.<br />
Non ci è dato sapere le regole di ingaggio di queste “vig<strong>il</strong>atrici del sexifront”<br />
dei vicoli genovesi, ne sappiamo le reazioni dei protettori e degli sfruttatori.<br />
Sembra una risposta adeguata, a parer loro, alla proposta fatta, dal Governo,<br />
relativa all’invio dei m<strong>il</strong>itari e della truppa a sorvegliare l’ordine e la disciplina,<br />
nonché la legalità nelle nostre contrade.<br />
I maligni sussurrano che, Sindaca e compagnia, non vogliano né polizia né<br />
carabinieri perché hanno paura che scoprano anche le loro malefatte. Altri plaudono<br />
perché ci vedono <strong>il</strong> segno verso la riapertura di antichi luoghi.<br />
unito sono certamente più forti, ma se questo non fosse<br />
possib<strong>il</strong>e, la <strong>Cisl</strong> e la U<strong>il</strong> dovranno anche da sole cercare<br />
con tutti i mezzi di portare a casa risultati possib<strong>il</strong>i sugli<br />
obiettivi di quella piattaforma unitaria costruita fra Cg<strong>il</strong><br />
<strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong> compreso quello dei pensionati sugli aumenti di<br />
tutte le pensioni sulla base del Decreto del 10/12/2007.<br />
L’unità di azione va certamente recuperata ma deve essere<br />
sempre molto chiaro quali sono gli obiettivi di fondo,<br />
compresa la modifica del paniere dei prezzi Istat per i<br />
pensionati, che si vuole raggiungere e senza pregiudiziali<br />
con chi si contratta (non come afferma la Cg<strong>il</strong>: noi con<br />
questo Governo non trattiamo). È evidente che se tutto<br />
questo non è chiarissimo ci sarebbe <strong>il</strong> rischio reale di essere<br />
coinvolti in azioni di lotta non mirate al risultato (lotte<br />
da sempre necessarie) o di una lotta solo politica con la<br />
conseguente lettura che se ne potrebbe dare (la <strong>Cisl</strong> e la<br />
U<strong>il</strong> si sono fatte condizionare dalla Cg<strong>il</strong>), mettendo in crisi<br />
<strong>il</strong> ruolo di una <strong>Cisl</strong> autonoma dal quadro politico e di<br />
un Sindacato in grado di tutelare e difendere la gente che<br />
noi intendiamo rappresentare. (Sergio Bisio, segretario<br />
generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Genova)<br />
Piemonte Coordinamento Donne<br />
Dai Congressi di lega ai Territoriali<br />
In seguito alle ultime decisioni della <strong>Cisl</strong> circa la presenza<br />
delle Donne nelle Segreterie di Lega e territoriali,<br />
le stesse Donne si sono sentite interpellate e coinvolte<br />
alla partecipazione: Il problema permanente è la conc<strong>il</strong>iazione<br />
tempo di lavoro-tempo di famiglia, essendo ancora<br />
indispensab<strong>il</strong>e oggi la presenza dei nonni a sostegno della<br />
vita fam<strong>il</strong>iare dei giovani, nonché <strong>il</strong> problema dell’assistenza<br />
in casa ai grandi anziani.<br />
Di fronte ad una ancora non sufficiente presenza negli<br />
Organismi, le Donne lamentano una scarsa circolazione<br />
della informazione, cui consegue un deleterio isolamento,<br />
uno scarso interesse per <strong>il</strong> loro ruolo (se non in ambito<br />
anc<strong>il</strong>lare…), una mancata chiara delega a compiti specifici.<br />
Sono state fatte numerose iniziative in Piemonte,a sostegno<br />
della formazione delle Donne: interventi sulla comunicazione,<br />
sul ruolo, sulla identità dell’essere sindaca-<br />
liste; mentre ogni corso di formazione è stato aperto a uomini<br />
e donne (l’ultimo corso per la Nuova Dirigenza ha<br />
visto la presenza di 11 Donne su 35 partecipanti).<br />
Esiste una forte sinergia tra <strong>il</strong> Coordinamento Regionale e<br />
quello Nazionale, impegnato in questi anni a lavorare su<br />
quattro f<strong>il</strong>oni di intervento: salute, reddito, lavoro di cura,<br />
inclusione sociale.<br />
Nella nostra Regione le Donne si sono mosse proprio su<br />
queste tematiche, lavorando anche con Anteas: interventi<br />
di educazione sanitaria, gruppi di accoglienza e sostegno<br />
per molte donne sole, avvicinamento e coivolgimento di<br />
giovani pensionate alla vita e ai valori del Sindacato. Il<br />
Coordinamento Donne nel tempo ha portato i suoi frutti,<br />
non è un organismo superato, può ancora portare buoni<br />
frutti di presenze e di competenze. (Marisa Carmazzi, resp.<br />
Coord. Donne <strong>Fnp</strong> Piemonte)<br />
Liguria<br />
Novara<br />
Ricerca della <strong>Fnp</strong><br />
sulle “badanti”<br />
Nell’Aula Magna del Convitto C. Alberto di Novara,<br />
presente un folto pubblico, ha avuto luogo <strong>il</strong> Convegno<br />
organizzato dalla <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> Novarese per presentare <strong>il</strong><br />
volume “Anziani, famiglie e assistenti. Sv<strong>il</strong>uppo e limiti<br />
del welfare locale” di Guido Lazzarini e Mariagrazia Santagati<br />
(ed. FrancoAngeli - M<strong>il</strong>ano, 2009).<br />
Il volume raccoglie, rielaborati e commentati autorevolmente<br />
anche con riferimento al contesto di welfare locale,<br />
i risultati di una ricerca-intervento pluriennale realizzata<br />
dal Sindacato Pensionati della <strong>Cisl</strong> Provinciale, in<br />
collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e<br />
con <strong>il</strong> contributo della Fondazione della Comunità del<br />
Novarese.<br />
La ricerca è partita dalla necessità di indagare in profondità<br />
<strong>il</strong> fenomeno crescente della diffusione delle c.d. badanti<br />
o assistenti famigliari straniere, come risposta alle<br />
necessità di assistenza e cura domic<strong>il</strong>iare che un numero<br />
crescente di famiglie si trova a dover affrontare quando<br />
ha di fronte <strong>il</strong> problema di un anziano parzialmente o totalmente<br />
non autosufficiente.<br />
Molti ed autorevoli sono stati gli interventi che hanno<br />
messo in evidenza – come ha fatto Antonio Manfredi,<br />
presidente di Antea Novara nella presentazione del Convegno<br />
– “come la risposta pubblica al fenomeno della non<br />
autosufficienza sia ancora carente, costringendo tante famiglie<br />
a risolvere <strong>il</strong> problema da sole o, più frequentemente,<br />
con <strong>il</strong> ricorso alla “badante” straniera, la quale accetta<br />
un lavoro, spesso gravoso e logorante, spinta dalla<br />
impossib<strong>il</strong>ità di realizzare un reddito nei paesi di provenienza”.<br />
Il professor Lazzarini e la dottoressa Santagati dell’Università<br />
di Torino, così come Mario Novazio, segretario<br />
generale <strong>Fnp</strong> <strong>Cisl</strong> di Novara, hanno condiviso “l’esigenza<br />
di una attenzione particolare al fenomeno della non autosufficienza<br />
– legato ad una crescita sostenuta della popolazione<br />
anziana – con interventi, risorse e servizi di supporto<br />
ad anziani ed alle famiglie a partire da politiche sociali<br />
fortemente orientate a mantenere l’anziano al proprio<br />
domic<strong>il</strong>io come alternativa al ricovero”.<br />
Apprezzati gli interventi di Padre Yuriy Ivanyuta, che da<br />
anni svolge una intensa attività non solo pastorale nella<br />
Comunità Ucraina Novarese, di Erica Grasso, consulente<br />
del lavoro presso l’Ag. Italia Lavoro Spa, e quindi di Elena<br />
Ugazio e Alberto Imazio della <strong>Cisl</strong> di Novara. (a.m.)<br />
Proposta libera e solidale<br />
Sentiamo <strong>il</strong> dovere, come persone, come<br />
dirigenti sindacali, come pensionati<br />
diffondere fra tutti i nostri iscritti l’impegno<br />
e l’opera di vera e solidarietà messa in<br />
piedi da un nostro Collega Pensionato che<br />
si chiama Lorenzo Pozzolo.<br />
Questo nostro amico ha creato dal nulla<br />
un’Associazione di volontariato, che nei<br />
primi tempi consisteva nell’impegno suo<br />
e di sua moglie. Poi dal loro esempio<br />
l’Associazione, che Lorenzo ha voluto<br />
chiamare (Fondazione di Aiuto Sociale<br />
“Madonna della Guardia”), è cresciuta e<br />
oggi si pone progetti ancora maggiori.<br />
L’Associazione per volontà di Lorenzo e<br />
nata con la finalità di aiutare i bambini e<br />
i giovani dell’Equador attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
ed <strong>il</strong> sostegno di varie attività:<br />
soggiorni a Salinas (località balneare)<br />
con attività educative rivolte ai bambini<br />
che abitano nelle campagne; Adozione a<br />
distanza con lo scopo di contribuire, in<br />
particolare, all’acquisto del materiale di-<br />
Piemonte<br />
dattico e al mantenimento dei bambini<br />
che si trovano in grosse difficoltà economiche;<br />
Acquisto di “Kit Antiparassitari”<br />
che vengono consegnati ai bambini e<br />
contenenti medicinali e prodotti antiparassitari.<br />
C’è poi <strong>il</strong> grande sogno di Lorenzo e della<br />
Fondazione. Costruire una struttura in<br />
Equador che accolga ragazzi e giovani desiderosi<br />
di imparare un mestiere per mantenersi<br />
e aiutare la propria famiglia.<br />
La nostra Federazione Regionale invita gli<br />
iscritti che vogliono liberamente aiutare<br />
Lorenzo, a dare la loro offerta per finanziare<br />
i progetti facendo un Bonifico Bancario<br />
presso la Banca Sella: via Santa Caterina<br />
Genova su:<br />
c/c 052 847552580 intestato a Ass.ne Volontariato<br />
Fundacion de Ayuda Social Madonna<br />
della Guardia – Abi 03268 – Cab<br />
01400 – Cin R – Iban IT67R0326801400.<br />
Queste offerte sono deducib<strong>il</strong>i dal reddito<br />
imponib<strong>il</strong>e. ✍<br />
La parola ai nostri lettori<br />
Pubblichiamo la lettera del nostro lettore Aldo Guiglia (Tollegno - Biella)<br />
Chi scrive è un anziano che vive da vent’anni con la pensione minima, che i governanti<br />
del passato e di oggi danno a molti anziani per vivere. Leggo con interesse <strong>il</strong> vostro<br />
giornale e le richieste al governo riguardo queste pensioni. I governanti di oggi, penso,<br />
non daranno mai risposta a queste richieste, lo dimostra <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> capo del governo<br />
di oggi non ha mantenuto le promesse fatte anni fa riguardanti queste pensioni. Non è<br />
per parte politica che scrivo, ma per protesta verso i governanti dalle pensioni d’oro, che<br />
hanno già deciso di aiutare i bisognosi con un litro di latte al giorno. Mi auguro che le<br />
rischieste del sindacato siano accolte da questo governo, anche se non risolverà i problemi<br />
della povertà, almeno allevierà parte di sofferenza per molti anziani.