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parte terza - Comune di Pressana

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Storia <strong>di</strong> una comunità e del suo territorio<br />

102<br />

Dagli inizi del 1900<br />

ai timori della Grande Guerra<br />

<strong>di</strong> Lino Fin<br />

1900<br />

Il Sindaco in carica all’inizio del nuovo secolo era il cavalier Giuseppe Vicentini,<br />

assistito dagli assessori Antonio Albarello, Francesco Finato, Giuseppe<br />

Lancerotto ed Augusto Rodella e dai consiglieri Tomaso Finato, Domenico<br />

Menin, Filippo Creston, Teodoro Lancerotto, Eugenio Ronchin, Tiberio<br />

Giavoni, Attilio Roveggio, Alessandro Leopar<strong>di</strong>, Luigi Conterno e Augusto<br />

Gau<strong>di</strong>o. Secondo l’ultimo censimento, gli abitanti del comune <strong>di</strong> <strong>Pressana</strong><br />

erano 2.818.<br />

Riscontrata la necessità <strong>di</strong> acquistare un e<strong>di</strong>ficio con appezzamento <strong>di</strong><br />

terreno, da a<strong>di</strong>bire a scuola nella frazione <strong>di</strong> Crosare, veniva incaricato il tecnico<br />

comunale Giuseppe Parpinelli <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere una relazione <strong>di</strong> stima e d’idoneità<br />

da cui risultò che la superficie del terreno da comperare era <strong>di</strong><br />

1.118,89 metri quadrati, riconosciuta idonea e conveniente per il <strong>Comune</strong>.<br />

Un forte malcontento si percepiva intanto nel paese per il silenzio prolungato<br />

delle campane; il castello campanario della torre era talmente guasto<br />

da minacciare <strong>di</strong> cadere a terra solo con il movimento e, per evitare <strong>di</strong>sgrazie,<br />

si era dovuto sospenderne il servizio. Esaminando gli atti degli anni<br />

precedenti, risultò che i lavori per la sistemazione della torre campanaria<br />

erano vecchi <strong>di</strong> quasi 40 anni, eseguiti ancora nel 1862 con una spesa, a carico<br />

del <strong>Comune</strong>, <strong>di</strong> 244 fiorini.<br />

All’epoca le campane della torre erano molto importanti e venivano usate<br />

anche per servizi civili: per suonare mezzogiorno, per dare segnali in caso<br />

<strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> inondazione, per avvisare l’eventuale inizio <strong>di</strong> un’epidemia<br />

<strong>di</strong> vaiolo, l’ora della scuola e qualche pubblica adunanza. Dopo varie<br />

polemiche, furono finalmente autorizzati i lavori per sistemare il castello, i<br />

ceppi, le ruote ed i battenti delle campane, trovati guasti e frusti.<br />

Nella sessione or<strong>di</strong>naria d’autunno del consiglio comunale, il sindaco<br />

apriva la seduta ricordando che era la prima adunanza dopo “l’atroce e sacrilego<br />

misfatto che strappò all’Italia, all’affetto <strong>di</strong> ogni onesto citta<strong>di</strong>no, alla<br />

stima e riverenza <strong>di</strong> tutte le nazioni il Re buono e leale, il vero padre del<br />

popolo, il Magnanimo Umberto I°”(ucciso a Monza il 28 luglio) proponendo,<br />

al termine del suo <strong>di</strong>scorso, <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>re telegrammi <strong>di</strong> cordoglio a ricordo<br />

del compianto sovrano e affermando devozione e fede indelebile al successore<br />

Vittorio Emanuele III° (A.C.P. - CARTEGGIO).<br />

1901<br />

Il nuovo anno si aprì con la <strong>di</strong>sastrosa rotta del fiume Guà a Cologna<br />

Veneta; il consiglio destinò un contributo a favore del Comitato <strong>di</strong> beneficenza,<br />

costituitosi a Cologna Veneta per dare aiuto ai danneggiati dalla<br />

calamità.<br />

Già dal 1891 era riconosciuto l’estremo bisogno <strong>di</strong> un nuovo locale scolastico<br />

nel capoluogo. Forti <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> opinioni circa il luogo dell’erezione<br />

e varie <strong>di</strong>fficoltà per l’acquisto dell’area furono tra le cause <strong>di</strong> questo grave<br />

ritardo. La giunta mise fine all’eterna questione, in<strong>di</strong>cando nell’appezzamento<br />

<strong>di</strong> Benigno Zanini, in contrà S.Eugenia, “luogo adattissimo sott’ogni<br />

rapporto perché salubre, abbastanza isolato, centro topografico del Capoluogo”.<br />

Il progetto per la nuova scuola venne redatto dall’ingegner Giovanni<br />

Carrara <strong>di</strong> Lonigo.<br />

1902<br />

E’ periodo <strong>di</strong> elezioni amministrative che si tennero il 22 giugno. Il regolamento<br />

elettorale prevedeva un rinnovo parziale del Consiglio, infatti furono<br />

solo 8 i consiglieri da eleggere: 7 in scadenza per anzianità e Tiberio<br />

Giavoni perché deceduto. Il risultato elettorale portò solo due nomi nuovi in<br />

consiglio: Sebastiano Gaspari, avvocato, e Cosimo Bernar<strong>di</strong>. Il cavaliere Francesco<br />

Vicentini fu riconfermato sindaco per il triennio 1902-1905.<br />

Sempre nel 1902, la locale fabbriceria presentò domanda al <strong>Comune</strong> per<br />

avere un contributo per le spese sostenute nelle riparazioni al campanile ritenute<br />

necessarie in seguito ad un controllo richiesto dalla stessa fabbriceria,<br />

allarmata da certe fen<strong>di</strong>ture che si erano aperte. Il comune contribuì come<br />

già in passato aveva fatto.<br />

1903<br />

Da anni gli abitanti della contrada Carobale reclamavano un nuovo tronco<br />

stradale che permettesse <strong>di</strong> innestarsi alla strada comunale Calmaora.<br />

Ottenuto il benestare del Genio Civile <strong>di</strong> Vicenza, la nuova strada fu costruita<br />

ai pie<strong>di</strong> dell’argine destro del Guà per una lunghezza <strong>di</strong> 500 metri.<br />

Una delle incombenze maggiori per la manutenzione della viabilità pubblica<br />

era l’appalto per la fornitura della ghiaia necessaria alla manutenzione<br />

delle strade comunali. Il lavoro fu dato in concessione per altri cinque anni<br />

al carrettiere Luigi Montorio <strong>di</strong> <strong>Pressana</strong>, facendogli obbligo <strong>di</strong> ripartire il lavoro<br />

ai vari carrettieri del <strong>Comune</strong>. Era questo un incarico gravoso, ma <strong>di</strong><br />

grande importanza, essendo tutte le strade del <strong>Comune</strong> in terra battuta.<br />

Intanto la Società Anonima <strong>di</strong> Tramvay a vapore delle province <strong>di</strong> Verona<br />

e Vicenza propose il prolungamento del tronco ferroviario Lonigo - Cologna<br />

fino a Legnago. La somma, a carico del comune <strong>di</strong> <strong>Pressana</strong>, fu ritenuta<br />

troppo elevata e il proposto prolungamento <strong>di</strong> scarso vantaggio per il<br />

nostro paese in proporzione agli oneri ed obbligazioni che il comune stesso<br />

avrebbe dovuto sostenere; si decise così <strong>di</strong> non aderire al progetto.<br />

1904<br />

Agli inizi del 1900 l’obbligo scolastico prevedeva la <strong>terza</strong> elementare e a<br />

<strong>Pressana</strong> le scuole del capoluogo contavano circa settanta alunni per classe.<br />

Con l’intento <strong>di</strong> favorire e promuovere 1’istruzione, su richiesta <strong>di</strong> genitori,<br />

in accordo con il Direttore Didattico e con gli insegnanti, venne istitui-<br />

103<br />

L’età moderna: Ottocento e Novecento

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