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parte terza - Comune di Pressana

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Storia <strong>di</strong> una comunità e del suo territorio<br />

Foto <strong>di</strong> <strong>Pressana</strong> negli anni ‘70<br />

164<br />

e inquadrare il fabbricato sul retro mentre sul lato a ridosso della strada provinciale<br />

venne ricavato un sottoportico. Durante l’esecuzione dei lavori si rese<br />

necessario lo spostamento degli uffici che trovarono sede provvisoria nell’e<strong>di</strong>ficio<br />

in piazza Garibal<strong>di</strong> ex osteria Egi<strong>di</strong>o Visentin.<br />

Per garantire alla popolazione un nuovo servizio, l’Amministrazione concesse<br />

alla società Tregnago Scavi - Impianti, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> realizzare sul territorio<br />

comunale una rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> gas metano: un’opera corposa, con<br />

la rete estesa per 20 chilometri a fronte <strong>di</strong> una concessione trentennale.<br />

1987<br />

Nel mese <strong>di</strong> marzo prese avvio l’erogazione del metano, con i 14 chilometri<br />

<strong>di</strong> rete realizzati venivano alimentate circa 240 utenze.<br />

La scuola materna “Franco Giavoni” <strong>di</strong> Caselle, con l’anno scolastico<br />

1986/1987, cessava l’attività e i bambini della frazione cominciarono a frequentare<br />

la scuola materna statale del capoluogo.<br />

Il comune acquistò un e<strong>di</strong>ficio, in via Mazzini, attiguo alla sede municipale;<br />

una vecchia costruzione in <strong>di</strong>suso inserita in una serie <strong>di</strong> costruzioni<br />

a schiera, fra due proprietà comunali. L’immobile doveva servire per realizzare<br />

una struttura <strong>di</strong> interesse pubblico, come biblioteca, uffici, garages, ecc.<br />

Intanto due assessori rassegnavano le <strong>di</strong>missioni: Danilo Veronese per motivi<br />

personali e Giovanni Gonzato per favorire una turnazione fra i componenti<br />

della giunta.<br />

1988<br />

Queste <strong>di</strong>missioni erano, forse, le avvisaglie <strong>di</strong> una crisi più profonda che<br />

coinvolse cinque consiglieri: Luciano Dal Cero, Antonio Visentin, Danilo Veronese,<br />

Giovanni Gonzato e Paolo Sartori, i quali abbandonarono la maggioranza<br />

con la seguente motivazione: “Sono venuti a mancare i principi <strong>di</strong> correttezza<br />

democratica…”; congiuntamente ad altri tre consiglieri <strong>di</strong> minoranza<br />

D.C., presentarono, l’1 febbraio, una richiesta <strong>di</strong> sfiducia al sindaco.<br />

Il 5 settembre, per cercare <strong>di</strong> ricomporre la crisi, l’assessore Francesco<br />

Scolaro si <strong>di</strong>metteva, lasciando il posto in giunta al rappresentante della D.C.<br />

Gino Baschirotto. Il sindaco, pur essendo in minoranza, rimaneva in carica.<br />

1989<br />

Nonostante un accordo politico per un’amministrazione <strong>di</strong> programma,<br />

non si giunse alla risoluzione dei problemi, un’insostenibile situazione <strong>di</strong><br />

conflittualità esisteva all’interno dell’amministrazione comunale. Si ricorreva<br />

al Prefetto per convocare il consiglio e il bilancio veniva rinviato rendendo<br />

<strong>di</strong>fficile qualsiasi programmazione.<br />

Le piante situate lungo il viale che porta alla chiesa del capoluogo erano<br />

state colpite da malattia. Si rese, quin<strong>di</strong>, necessaria l’estirpazione (l’incarico<br />

fu affidato al Gruppo Alpini <strong>di</strong> <strong>Pressana</strong>) e la sostituzione con piante più<br />

consone al clima.<br />

1990<br />

La sezione staccata della scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Pressana</strong>, istituita nel 1974, fu<br />

nuovamente accorpata alla scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Cologna Veneta. La decisione fu<br />

presa al termine dell’anno scolastico 1989/90 e il Provve<strong>di</strong>torato agli Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Verona ne autorizzò la fusione a seguito del calo demografico.<br />

Nuova tornata elettorale nel mese <strong>di</strong> maggio. Chiamati alle urne, i 1.891<br />

elettori <strong>di</strong>visero le loro preferenze fra le tre liste presenti. A vincere fu la D.C.<br />

con 660 voti, la lista civica “Uniti per <strong>Pressana</strong>” ottenne 606 voti e “Rinnovamento<br />

Democratico PCI” ne ottenne 124.<br />

Risultarono eletti: Luigi Maistrello, Danilo Ferraro, Luca Bresolini, Antonio<br />

Avanzi, Edelberto Peruffo, Giuseppe Stefani, Gianantonio Munaro, Beppino<br />

Urbani, Vittorio Rinal<strong>di</strong>, Gino Conterno, Sergio Coltro e Giuliano Scevaroli.<br />

La minoranza, invece, era rappresentata da: Bruno Melotto, Francesco<br />

Scolaro e Antonio Tagliaferro. Nella riunione del 25 maggio, Gino Conterno<br />

veniva nominato sindaco. La giunta risultò composta da Luigi Maistrello<br />

e Giuliano Scevaroli con Vittorio Rinal<strong>di</strong> ed Edelberto Peruffo assessori<br />

supplenti. Bruno Melotto, sindaco uscente, inviò una lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />

e non si presentò alla convocazione; in seguito, anche Francesco Scolaro<br />

rinunciò alla carica <strong>di</strong> consigliere. Non essendo previste surroghe, Antonio<br />

Tagliaferro rimase l’unico consigliere <strong>di</strong> minoranza.<br />

1991<br />

Al via i lavori <strong>di</strong> ristrutturazione dell’e<strong>di</strong>ficio scolastico del capoluogo. I<br />

vecchi solai e soffitti in legno lasciavano il posto a nuove strutture in laterocemento;<br />

rifatti i pavimenti, sostituite le porte, adeguati gli impianti elettrici<br />

e <strong>di</strong> riscaldamento, eliminate le barriere architettoniche con la costruzione<br />

<strong>di</strong> una rampa <strong>di</strong> accesso all’entrata principale, l’intero complesso si trasformava<br />

in un e<strong>di</strong>ficio moderno e funzionale.<br />

Lavori anche nei giar<strong>di</strong>ni antistanti la chiesa <strong>di</strong> Crosare, dove veniva realizzato<br />

un monumento a ricordo dei caduti in guerra della frazione.<br />

165<br />

L’età moderna: Ottocento e Novecento

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