parte terza - Comune di Pressana
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Storia <strong>di</strong> una comunità e del suo territorio<br />
Il portale d’ingresso <strong>di</strong> Villa Querini<br />
158<br />
rampelle in via Giovanni XXIII, in onore del Pontefice che tanto si era pro<strong>di</strong>gato<br />
in tutti i campi sociali per la pace e la concor<strong>di</strong>a tra i popoli.<br />
La scuola materna abbandonava il vecchio asilo “Ricordo dei Caduti”;<br />
con l’inizio dell’anno scolastico 1966/67 entrava in funzione il nuovo asilo i<br />
cui lavori si erano da poco conclusi.<br />
1967<br />
Il Ministero dei Lavori Pubblici concedeva un<br />
contributo per la riparazione dei tetti degli e<strong>di</strong>fici<br />
scolastici, gravemente danneggiati dal nubifragio<br />
abbattutosi nella zona nei primi giorni del<br />
mese <strong>di</strong> luglio del 1965, vennero ripassati i manti<br />
<strong>di</strong> copertura e ripristinati gli inconvenienti provocati<br />
dalle infiltrazioni dell’acqua nelle scuole<br />
del capoluogo e nella frazione <strong>di</strong> Crosare.<br />
1968<br />
E’ un anno caratterizzato da tutta una serie<br />
<strong>di</strong> interventi pubblici tra cui la costruzione <strong>di</strong> 36<br />
nuovi loculi ampliando il cimitero <strong>di</strong> Crosare nell’area<br />
retrostante, l’avvio dei lavori per la costruzione<br />
delle reti interne <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dell’acquedotto<br />
sia nel capoluogo che nelle frazioni<br />
e l’appalto per la fognatura nel capoluogo.<br />
1969<br />
Ulteriori lavori nel cimitero <strong>di</strong> Caselle per ottenere<br />
nuovi spazi; vennero costruiti 32 nuovi loculi<br />
e 6 tombe seminterrate.<br />
Intanto, con decreto del Prefetto, il 3 settembre<br />
veniva ufficialmente costituito il consorzio<br />
“Comunità A<strong>di</strong>ge - Guà”, con sede a Cologna Veneta e composto da: Albaredo<br />
d’A<strong>di</strong>ge, Cologna Veneta, <strong>Pressana</strong>, Veronella, Zimella e la Provincia <strong>di</strong> Verona.<br />
L’iniziativa aveva lo scopo <strong>di</strong> promuovere, coor<strong>di</strong>nare ed aiutare ogni iniziativa<br />
per il progresso e lo sviluppo civile e sociale della zona.<br />
1970<br />
I lavori <strong>di</strong> costruzione dell’acquedotto erano praticamente terminati, restavano<br />
da allacciare alcune zone periferiche rimandandole a tempi migliori.<br />
Prima comunque <strong>di</strong> erogare l’acqua potabile, era necessario adottare un apposito<br />
regolamento comunale al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare il servizio <strong>di</strong> erogazione<br />
ai vari utenti; analoga situazione per le fognature<br />
Le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale si svolsero<br />
il 7 giugno; 1.552 i votanti e tre le formazioni in lizza. I risultati: Demo-<br />
crazia Cristiana 849; Partito Comunista 193; Partito Socialista 69. Risultarono<br />
eletti : Guglielmo Rinal<strong>di</strong>, Amedeo Slaviero, Renato Marini, Luigi Maistrello,<br />
Mario Massignan, Giulio Bellini, Giovanni Marzotto, Clau<strong>di</strong>no Carli,<br />
Francesco Munaro, Giuseppe Al<strong>di</strong>ghieri, Carlo Scevaroli e Luigi Zanini. Le minoranze<br />
erano rappresentate da: Tiziano Bolian<strong>di</strong>, Sandro Scarsetto e Antonio<br />
Zambotto.<br />
Nella prima riunione del nuovo consiglio, il 27 giugno venne eletto sindaco<br />
Giulio Bellini, la nuova giunta era composta dagli assessori Clau<strong>di</strong>no<br />
Carli e Francesco Munaro e dagli assessori supplenti Guglielmo Rinal<strong>di</strong> e<br />
Mario Massignan (A.C.P.).<br />
1971<br />
Si rendeva necessario ampliare il cimitero del capoluogo, poichè nella<br />
zona antistante l’ingresso esisteva un’area a<strong>di</strong>bita a parcheggio (lunga 43<br />
metri e larga 30) <strong>di</strong> proprietà comunale, si pensava <strong>di</strong> utilizzare tale spazio<br />
ma data la vicinanza <strong>di</strong> alcune abitazioni serviva una deroga sulla <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> rispetto.<br />
Intanto, per incentivare l’occupazione locale, venne concesso in affitto<br />
alla <strong>di</strong>tta artigiana Luciano Dalla Bona, il fabbricato <strong>di</strong> proprietà comunale<br />
già a<strong>di</strong>bito ad asilo infantile, per farne un laboratorio tessile.<br />
L’XI censimento generale della popolazione, tenutosi il 24 ottobre, faceva<br />
registrare 2.422 residenti, sud<strong>di</strong>visi in 1.232 femmine e 1.190 maschi; i nuclei<br />
famigliari erano 607.<br />
1972<br />
Particolare impegno dell’Amministrazione per migliorare la viabilità delle<br />
strade interne che si trovavano in precarie con<strong>di</strong>zioni, polverose e con<br />
fondo sconnesso. Un primo intervento riguardava la sistemazione e l’asfaltatura<br />
<strong>di</strong> via Francesco Finato e la costruzione <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> marciapiede nel<br />
capoluogo e nelle frazioni. Altri interventi prevedevano sistemazione e bitumatura<br />
<strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> via S. Francesco ed il completamento della via S.Eugenia;<br />
previsti poi interventi con asfaltatura della strada “Tomasin”, Albero<br />
Piocioso e <strong>parte</strong> della strada del Moraron.<br />
Acquisite le necessarie autorizzazioni, veniva concesso l’ampliamento<br />
del cimitero del capoluogo. Il Genio Civile <strong>di</strong> Verona pose la con<strong>di</strong>zione che<br />
il progetto fosse rielaborato prevedendo con l’ampliamento, la costruzione<br />
<strong>di</strong> un nuovo piazzale antistante il futuro ingresso e la canalizzazione con<br />
tombinatura del fosso <strong>di</strong> scolo antistante il terreno interessato dal nuovo<br />
piazzale (A.C.P.).<br />
1973<br />
Nella frazione <strong>di</strong> Crosare esisteva una scuola materna privata, retta da un<br />
comitato e frequentata da un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> bambini con sede in un’ala<br />
del fabbricato scolastico elementare. Venne richiesto al Ministero della<br />
Pubblica Istruzione <strong>di</strong> istituire una sezione <strong>di</strong> scuola materna statale; il Co-<br />
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L’età moderna: Ottocento e Novecento