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Editoriali NN. 77/78 - Osservatorio Letterario

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sia il prodotto della mente del lettore A. M.* [* N.d.R. Un<br />

neo-autore della ns. rivista in quei tempi e da questo fattaccio<br />

assente].…<br />

Intanto la nostra Redazione ha subito reagito<br />

inviando il testo originale dell’editoriale del N. 0 della<br />

nostra rivista chiedendo una rettifica pubblica nel<br />

prossimo numero del periodico in questione… [N.d.R. A<br />

quei tempi la redazione padovana ha verificato la questione e<br />

pubblicamente ne ha dato notizia pubblicando la mia lettera<br />

documentata.] Per riflettere e confrontare i testi ecco le<br />

parti ‘imputate’ ed il tratto originale:<br />

"[…] Non apprezzo nemmeno il fatto che voci nuove<br />

di autori non siano considerate e i grandi editori<br />

abbiano "paura" degli sconosciuti e anonimi. Questi<br />

raramente sono veri imprenditori letterari, dunque a<br />

fatica lanciano un nuovo autore. La pratica dimostra<br />

che invece di elevare il gusto letterario della gente,<br />

piuttosto si abbassa il livello estetico-letterario-morale<br />

in nome del Dio-denaro. […] Ritengo che siano pochi<br />

coloro che attraverso la poesia riescano a rendere<br />

palese queste sensazioni e soprattutto ritengo che siano<br />

pochi quelli che pensino "la cultura sia la manna dello<br />

spirito", e la sua mancanza aiuti l’impoverimento della<br />

civiltà umana. Credo che, invece, la Sua rivista accolga<br />

pienamente questi miei pensieri, dando la possibilità<br />

alle altre voci di parlare alla cultura, lasciando il giudizio<br />

ai lettori, veri critici dell’arte. È questa l’originalità della<br />

rivista. (A.M.)"<br />

[N.d.R. La Nuova Tribuna Letteraria anno VIII N. 9, rubr. «Tribuna<br />

Aperta pp. 6-7:<br />

Nell’editoriale invece è stato scritto così:<br />

"[…] LA CULTURA, con la maiuscola è un elemento<br />

importantissimo, oppure dovrebbe esserlo, per l’animo<br />

dell’individuo e per la società. Purtroppo in questo<br />

Paese le si dà poca importanza, per essa si investe poco<br />

o niente perché è ritenuta un prodotto che non rende<br />

economicamente. Invece la si dovrebbe trattare come<br />

tale, perché senza la cultura siamo barbari. La cultura è<br />

la manna dello spirito, come la religione del credente.<br />

La sua mancanza aiuta l’impoverimento della civiltà<br />

umana. Il suo maltrattamento è un evento doloroso in<br />

una qualsiasi civiltà, e, lo è particolarmente in Italia che<br />

può vantare un enorme patrimonio culturale, ma la<br />

maggior parte della popolazione la ignora e non sente<br />

l’esigenza primaria di coltivarla. È un grave errore, è<br />

una grande mancanza di responsabilità civica.<br />

]<br />

È un dovere morale dare una voce agli scrittori, poeti,<br />

pensatori che non l’hanno perché sono ignorati dalla<br />

critica ufficiale, la quale considera soltanto gli autori<br />

"sicuri" perché attraverso essi è garantito il grande<br />

guadagno commerciale…<br />

Le voci nuove sono poco considerate ed i grandi editori<br />

hanno paura degli sconosciuti ed anonimi; essi<br />

raramente sono veri imprenditori letterari, perciò a<br />

fatica lanciano un nuovo autore.<br />

La pratica dimostra, purtroppo, che invece di elevare il<br />

gusto letterario della popolazione, piuttosto si abbassa il<br />

livello estetico-letterario-morale in nome del Diodenaro.<br />

Noi cerchiamo di dare possibilità alle voci più deboli<br />

lasciando il giudizio al lettore e speriamo che un giorno<br />

anche gli autori ignoti possano arrivare al vero, tanto<br />

aspettato e meritato successo…"<br />

Per concludere quest’argomento in ogni modo ritengo<br />

opportuno attirare la Vs. attenzione per considerare le<br />

regole del gioco: è meglio tener presente e rispettare<br />

noi tutti la Legge N.633. del 22 aprile 1941 che<br />

disciplina il diritto d’autore, di cui riporto una parte che<br />

riguarda la questione sopraccitata: "Gli articoli di<br />

attualità, di carattere economico, politico, religioso,<br />

pubblicazioni nelle riviste o giornali, possono essere<br />

liberamente riprodotti in altre riviste o giornali anche<br />

radiofonici, se la riproduzione non è stata<br />

espressamente riservata, purché si indichino la rivista o<br />

il giornale da cui sono tratti, la data e il numero di detta<br />

rivista o giornale e il nome dell’autore, se l’articolo è<br />

firmato." (Art. 65); "[…] Il riassunto, la citazione o la<br />

riproduzione debbono essere sempre accompagnati<br />

dalla menzione del titolo dell’opera, dei nomi dell’autore<br />

e dell’editore." (Art. 70); "La riproduzione di<br />

informazioni o notizie è lecita purché non sia effettuata<br />

con l’impiego di atti contrari agli usi onesti in materia<br />

giornalistica e purché se ne citi la fonte"…(Art. 101)<br />

Vorrei, inoltre, informarvi che il numero precedente è<br />

stato inviato a tutti quei personaggi che erano stati<br />

protagonisti alla cerimonia solenne del conferimento<br />

della Laurea Honoris Causa al Presidente d’Ungheria: al<br />

Dr. Árpád Göncz, al Presidente del Consiglio Romano<br />

Prodi, al Rettore dell’Università di Bologna Fabio<br />

Roversi-Monaco, al Console Generale d’Ungheria a<br />

Milano, al Presidente dell’Accademia d’Ungheria di<br />

Roma, al Sindaco di Bologna Walter Vitali; inoltre al<br />

Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi<br />

Scalfaro, al Sindaco di Ferrara Roberto Soffritti ed<br />

all’Assessore Istituzioni Culturali e Biblioteche Francesco<br />

Ruvinetti. Tramite quest’editoriale ringrazio i tre<br />

riscontri pervenuti finora (!) ed anche grazie per la<br />

cortesia, come un chiaro segno della civiltà umana e di<br />

buona educazione. Si trattano dei signori: la signora<br />

Gian Franca Pirisi del Segretariato Generale della<br />

Presidenza della Repubblica, il prof. Roberto Grandi,<br />

Assessore alla Cultura del Comune di Bologna che<br />

considera questa mia impresa editoriale "ammirevole e<br />

coraggiosa" ed al Console Generale d’Ungheria Dr.<br />

Gábor Sólyom. Sono particolarmente grata per la<br />

considerazione del Console Ungherese inviata nel suo<br />

messaggio fax in cui così esprime il suo giudizio: "Ho<br />

letto con grande interesse la Sua rivista di alto livello<br />

[…] Augurando a Lei ulteriori successi, porgo distinti<br />

saluti." [N.d.A. del 27 luglio 2010: finora neanche una<br />

OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove A<strong>NN</strong>O XIV/XV – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. 2010/2011 11

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