Editoriali NN. 77/78 - Osservatorio Letterario
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l'Ordine è vittima, non responsabile. Se la firma non Novecento è stato il secolo delle grandi catastrofi<br />
arriva è perché il Parlamento, anno dopo anno - e di umane. Due guerre mondiali ed il nazismo, tragedie<br />
anni oramai ne sono passati tanti! - non ha mai trovato dell'Armenia, del Biafra, del Ruanda e tanti altri paesi.<br />
il tempo né di discutere, né tanto meno, di approvare, L'Impero ottomano ha preceduto al genocidio degli<br />
le proposte avanzate… Sta di fatto che il Parlamento armeni e la Germania a quello degli ebrei e degli<br />
nulla ha deciso. E nell'attesa succedono le cose zingari. L'Italia di Mussolini ha massacrato gli etiopi. I<br />
stravaganti di cui il collega si lamentava con pezzi di cechi ammettono a fatica che la loro condotta nei<br />
pubblica amministrazione che normano i concorsi per confronti dei tedeschi dei Sudeti, nel 1945-1946, non è<br />
addetti stampa infilando requisiti di cui non si capisce la stata delle più irreprensibili. La piccola Svizzera deve<br />
logica. O forse con un po' di malizia si capisce fin troppo fare conti con il proprio passato di depositaria dell'oro<br />
bene.” (Fonte: Giornalisti, settembre/ottobre 2004) rubato dai nazisti agli ebrei sterminati, anche se il grado<br />
Tutto questo mi è venuto in mente, a proposito della di atrocità di tale comportamento non è assolutamente<br />
mia appartenenza anche all'Ordine dei giornalisti paragonabile a quello del genocidio. Il comunismo si<br />
ungheresi. Anche perché, non ho avuto la possibilità di inserisce nel medesimo lasso di tempo storico fitto di<br />
essere assunta per il praticantato necessario per tragedie e ne costituisce uno dei momenti più intensi e<br />
l'iscrizione all'Albo. Se non avessi fondato questo significativi: è fenomeno fondamentale del Novecento<br />
periodico e non avessi pubblicato i numeri di articoli dal 1914 al 1991, che preesisteva al fascismo e al<br />
prescritti, starei ancora aspettando un miracolo per nazismo ed è sopravvissuto a essi toccando i quattro<br />
sognare l'iscrizione! Così posso esercitare la professione continenti. Il comunismo reale ha messo in atto una<br />
nel campo letterario e culturale, però senza alcun repressione sistematica. Al di là dei crimini individuali,<br />
compenso per quest'attività. La mia iscrizione all'Albo dei singoli massacri legati a circostanze particolari, i<br />
ungherese è avvenuta grazie alla fortuna di pubblicare regimi comunisti per consolidare il loro potere hanno<br />
questa rivista nella vetrina telematica e nella rubrica fatto del crimine di massa un autentico sistema di<br />
della Galleria Letteraria Ungherese anche in ungherese. governo. I crimini del comunismo non sono mai stati<br />
Con i miei scritti e con i miei interventi internazionali ho sottoposto ad una valutazione legittima e consueta né<br />
attirato per caso l'attenzione sui miei lavori di una dal punto di vista storico né da quello morale! I crimini<br />
persona competente che ha segnalato il mio nome e la contro le persone costituiscono l'essenza del fenomeno<br />
mia attività giornalistica con la necessaria ed del terrore con uno schema comune: l'esecuzione<br />
indispensabile proposta professionale. Di conseguenza capitale con vari metodi come fucilazione, impiccagione,<br />
sono stata avvertita per presentare la mia domanda annegamento, fustigazione, in alcuni casi gas chimici,<br />
d'iscrizione all’Albo in questione allegando i materiali veleno o incidente automobilistico; l'annientamento per<br />
prodotti, sia quelli stampati – comprese le pubblicazioni fame (carestie indotte oppure non soccorse), la<br />
in Ungheria - che quelli telematici, assieme al curriculum deportazione, dove la morte poteva sopravvenire<br />
professionale. Dopo l'esame della giuria sono stata durante il trasporto (marce a piedi o su carri bestiame)<br />
ammessa all'albo.<br />
o sul luogo di residenza o di lavoro forzato (sfinimento,<br />
É bello appartenere all'Albo dei giornalisti, ad un malattia, fame, freddo). Stalin ha ordinato e autorizzato<br />
Ordine professionale. Però sarebbe anche più bello se numerosi crimini di guerra tra cui il più impressionante<br />
questi Ordini potessero anche darci qualcosa di concreto rimane l'eliminazione di quasi tutti gli ufficiali polacchi<br />
per il nostro lavoro giornalistico, per poter vivere della fatti prigionieri nel 1939, nell'ambito della quale lo<br />
nostra professione e non inventarci delle varie incerte sterminio di 4500 persone a Katyń è soltanto un<br />
occupazioni redditizie. Abbiamo famiglia con figli e episodio. Ma altri crimini di portata assai maggiore sono<br />
senza reddito è impossibile vivere!… Nella nostra società passati inosservati, come l'assassinio o la messa a<br />
questo disagio però non esiste soltanto per questa morte nei gulag, di centinaia di migliaia di militari<br />
categoria! Questo è già un altro e molto complesso tedeschi fatti prigionieri fra il 1943 e il 1945, a cui si<br />
argomento scottante.<br />
aggiungono gli stupri in massa delle donne tedesche<br />
[...]<br />
perpetrati dai soldati dell'Armata Rossa nella Germania<br />
EDITORIALE A<strong>NN</strong>O IX <strong>NN</strong>. 45/46 Lu.-Ago./Sett.-Ott. 2005 occupata. Per non parlare del saccheggio sistematico<br />
Dal nostro ultimo appuntamento<br />
di nuovo sono successi<br />
alcuni eventi storici: la morte<br />
del grande Papa polacco Karol<br />
Wojtyła - Giovanni Paolo II e<br />
l'elezione del nuovo Papa, il suo<br />
successore tedesco Joseph<br />
Ratzinger col nome Benedetto<br />
XVI. E di questi eventi traggo<br />
l'argomento del presente<br />
editoriale stavolta notevolmente<br />
più lungo del solito. Non si può nascondere la grande<br />
tristezza di tutti noi credenti e non credenti, perché a<br />
tutta la umanità viene meno la presenza visibile e la<br />
vicinanza della grande figura del papa polacco deceduto<br />
il 2 aprile scorso. Per capire la sua grandezza facciamo<br />
un po' di ritorno nella nostra memoria storica: il<br />
delle strutture industriali dei paesi occupati dall'Armata.<br />
Appartengono ai crimini del comunismo l'imprigionamento<br />
e la fucilazione, la deportazione di militanti di<br />
gruppi organizzati che combattevano apertamente<br />
contro il potere comunista. Per assicurare il loro potere<br />
egemonico sugli esempi dei bolschevichi leninisti i<br />
regimi comunisti si sono inquadrati in una guerra di<br />
classe spietata, in cui l'avversario politico e ideologico e<br />
persino la popolazione renitente erano considerati e<br />
trattati alla stregue di nemici e dovevano essere<br />
sterminati eliminando sia legalmente sia fisicamente<br />
qualsiasi opposizione o resistenza, anche passiva da<br />
parte di gruppi di oppositori politici o di quelli sociali<br />
come la nobiltà, la borghesia, l'intellighenzia, la Chiesa,<br />
le categorie professionali (gli ufficiali, le guardie, etc.),<br />
e questa eliminazione ha spesso assunto la dimensione<br />
del genocidio. La «dekulakizzazione» dell'URSS del<br />
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove A<strong>NN</strong>O XIV/XV – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. 2010/2011