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Editoriali NN. 77/78 - Osservatorio Letterario

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isogno per capire la democrazia in cui si vive, affinché<br />

si possa sfruttarla a fondo evitando che qualsiasi cosa<br />

possa spezzare la libertà intellettuale, morale ed<br />

artistica degli individui...<br />

Infine termino quest'editoriale con le parole<br />

dell'ungherese László Paskai - cardinale, primate,<br />

arcivescovo di Esztergom e di Budapest - che ha<br />

espresso questo pensiero nell'intervista fatta dai<br />

giornalisti del quotidiano "Magyar Nemzet",<br />

estendendolo a tutti i popoli del nostro Globo:<br />

"...Possiamo chiudere questo millennio con la speranza<br />

nel futuro. So molto bene che anche il XXI secolo ci<br />

riserverà tante lotte e vicissitudini della vita. Ho fiducia<br />

che la speranza, l'elevatezza spirituale, l'aspirazione alla<br />

bontà morale, che la maggioranza del nostro popolo<br />

possiede, saranno perenni e costruirà la storia del XXI<br />

secolo positivamente ..." [...]<br />

EDITORIALE A<strong>NN</strong>O V/VI <strong>NN</strong>. 23/24 Nov./Febb. 2001/2002<br />

Scrivo queste righe col cuore in<br />

gola. Avrei voluto parlare delle<br />

belle esperienze estive, dei nostri<br />

sogni, dei progetti editoriali, dei<br />

successi e consensi da noi ottenuti<br />

e così via… Devo però rimandare il<br />

tutto al nostro prossimo appuntamento…<br />

All'inizio d'estate, quando nel<br />

mese di luglio ci siamo lasciati con<br />

gli auguri di buone e meritate ferie, nessuno avrebbe<br />

potuto prevedere una così tremenda svolta nella nostra<br />

quotidianità, nella nostra storia. Oltre al dolore per la<br />

perdita del grande giornalista Indro Montanelli, giorni<br />

terribili stiamo vivendo per l'efferato attacco terroristico<br />

sferrato contro gli Stati Uniti d'America. Ora non<br />

sappiamo cosa succederà, cosa l'umanità dovrà<br />

attendersi… L’augurio è che quando leggerete questa<br />

rivista l’incubo che ora stiamo vivendo sia passato e<br />

tutto possa essersi positivamente risolto senza il novero<br />

di ulteriori vittime. Questo barbaro atto terroristico mi<br />

ha colpito particolarmente perché nove anni fa, nel<br />

1992, anch'io ero stata a New York in visita sulle Torri<br />

Gemelle con i colleghi della Corale Accademia<br />

«Veneziani» di Ferrara e con la mia famigliola… Una<br />

tragedia così grande colpisce l'animo già in quanto tale,<br />

si immagini quanto più la si avverta sentendoci in<br />

qualche modo legati a quel luogo che parte integrante<br />

era dei tanti bei ricordi regalatici dagli 11 giorni di<br />

tournée statunitense...<br />

È un incubo già raccontato. Le scene del disastro - si<br />

dice e legge - sono già descritte da Tom Clancy e<br />

riportiamo dal sito del Corriere della Sera:<br />

«Chi non ha detto "sembra un film"? O "come<br />

romanzo di fantascienza"? Alcune fra le trame più<br />

fantapolitiche della letteratura americana<br />

contemporanea si stanno incredibilmente realizzando.<br />

La scena di un jet che si schianta sulla seconda torre<br />

del World Trade center sembra un capitolo di un<br />

romanzo di Tom Clancy. E c'è già chi ipotizza - come<br />

l'autorevole agenzia brasiliana Estado - che i libri<br />

pubblicati negli scorsi anni dallo scrittore statunitense<br />

possano aver ispirato i terroristi. I punti in comune sono<br />

diversi. L'uso di velivoli di linea usati come armi contro<br />

edifici, ad esempio, è descritto nel libro "Debito<br />

d'Onore", del 1994. Una nuova guerra tra Usa e<br />

Giappone culmina col sequestro di un Boeing 747 della<br />

Japan Airlines. Il pilota riesce a simulare problemi<br />

tecnici e a cambiare rotta, per poi schiantarsi, senza<br />

passeggeri, sulla Casa Bianca.<br />

Il lancio di attacchi simultanei contro obiettivi in varie<br />

città nordamericane è descritto invece nel libro "Potere<br />

esecutivo", edito in italiano da Rizzoli. Un nuovo,<br />

minaccioso ayatollah ordisce con altre potenze un vasto<br />

complotto che fa esplodere la polveriera mediorientale,<br />

inviando bombole spray contenenti il virus di Ebola in<br />

varie città statunitensi. Il virus provoca migliaia di morti<br />

ancora prima che le autorità si rendano conto di cosa<br />

stia succedendo. La risposta degli Stati Uniti è<br />

tremenda: lancia un missile caricato con un'ogiva<br />

nucleare sulla città iraniana dove è stato organizzato<br />

l'attentato.<br />

Tom Clancy, i cui libri sono diventati best-seller<br />

mondiali, viene regolarmente consultato dagli esperti<br />

internazionali di strategia navale e dalla Cia; i suoi libri<br />

sono studiati presso i War College statunitensi. Clancy<br />

si muove a suo agio nella "Great Chain", la Grande<br />

Catena formata dalla rete di ufficiali del Pentagono,<br />

agenti della Cia, militari e imprenditori.<br />

Nella presentazione, in quarta di copertina, di "Potere<br />

esecutivo", ecco come viene delineata la terribile crisi<br />

politica che vivono gli Stati Uniti sotto lo scacco del<br />

terrorismo: "Il pericolo per l'America, sembra dire<br />

questa volta l'autore, non viene dall'esterno ma<br />

incombe vicino: nell'impreparazione dello stato al<br />

terrorismo, nella corruzione, nell'inettitudine della<br />

burocrazia, nel cinismo dell'establishment".»<br />

«Siamo sull'orlo di una guerra…» hanno titolato le<br />

pagine dei quotidiani di tutto il mondo subito dopo le<br />

conseguenti decisioni prese dagli Stati Uniti. Ed una<br />

lettrice ha chiesto: «Man mano che passano i giorni e ci<br />

allontaniamo da quel terribile 11 settembre dentro di<br />

me cresce un dubbio: siamo proprio sicuri che la<br />

risposta migliore all'attentato alle torri gemelle e al<br />

Pentagono sia quella militare? Sì, d'accordo: "giustizia<br />

infinita". Ma le bombe non hanno mai risolto nulla. E<br />

siamo proprio certi che, in uno scontro tra quel mondo<br />

e l'Occidente , sarebbe quest'ultimo a prevalere?»<br />

Non ha dunque la storia insegnato abbastanza<br />

all'intera umanità di questo Globo? Perché tutto questo<br />

odio? Perché la guerra? Perché così tanta violenza?<br />

Purtroppo odio, violenza, dispetto… ci attorniano<br />

anche nel nostro microcosmo. Basti solo pensare a<br />

come, ad esempio, l'odio o l'intolleranza prendano il<br />

sopravvento quando a causa di involontari errori umani<br />

taluni aggrediscono ingiustamente altre persone, specie<br />

quelle che cercano di dare il loro meglio al prossimo.<br />

Rimanendo nel nostro ambiente letterario, quanti fra<br />

poeti e scrittori o che tali credono di essere, privi di<br />

qualsiasi umiltà, in preda a capricci se non addirittura<br />

pazzia, per presunzioni d'artista e d'infallibilità<br />

aggrediscono ed offendono gratuitamente il prossimo?<br />

Tutto questo si verifica perché manca nella loro anima<br />

l'amore e l'affetto per gli altri e solo coltivano il rancore.<br />

Se l'umanità non fosse guidata da sentimenti negativi -<br />

già a partire dalle piccole discordie personali quotidiane<br />

- si potrebbero anche evitare le varie tragedie di piccole<br />

e grandi guerre!… Quante opere positive e di bene si<br />

potrebbero realizzare con tutte le energie dedicate ad<br />

16<br />

OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove A<strong>NN</strong>O XIV/XV – <strong>NN</strong>. <strong>77</strong>/<strong>78</strong> NOV. – DIC./GEN. – FEBB. 2010/2011

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