2004 n.2 La Pianura - Camera di Commercio di Ferrara
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Il M° Clau<strong>di</strong>o Desderi e la<br />
regista Matelda Cappelletti<br />
fra il cast del Così Fan Tutte<br />
<strong>di</strong> W.A.Mozart<br />
artistico e musicale al Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pisa.<br />
Nonostante i numerosissimi impegni artistici<br />
e <strong>di</strong>rettivi (Regio <strong>di</strong> Torino e Massimo <strong>di</strong><br />
Palermo), Desderi ha firmato tutte le produzioni<br />
del Borgatti sino ad oggi, garantendo<br />
la propria presenza sia nei momenti formativi<br />
che in quelli decisivi dell’allestimento.<br />
Dall’ottobre 1998 al <strong>di</strong>cembre 2000, il<br />
Teatro centese si è impegnato nella produzione<br />
integrale dei cinque Atti Unici <strong>di</strong><br />
Rossini : Il Signor Bruschino, L’Occasione fa<br />
il ladro, L’inganno felice, <strong>La</strong> Cambiale <strong>di</strong><br />
Matrimonio e <strong>La</strong> Scala <strong>di</strong> Seta.<br />
Alla regia viene chiamata Matelda<br />
Cappelletti, che già aveva collaborato con il<br />
M° Desderi e con il Direttore artistico<br />
Davide Masarati al Teatro Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pisa.<br />
<strong>La</strong> realizzazione <strong>di</strong> tutti e cinque gli Atti<br />
Unici è stata un’occasione <strong>di</strong> grande crescita<br />
sia per i cantanti che per lo staff: professionalità<br />
<strong>di</strong> grande livello come il light<br />
designer Guido Baroni lavoravano fianco a<br />
fianco con giovani del territorio, <strong>di</strong>spensando<br />
preziosissimi consigli. Una convenzione<br />
con la Fondazione Arena <strong>di</strong> Verona ha consentito<br />
alla scenografa centese Caterina<br />
Ghisellini <strong>di</strong> realizzare all’interno dei gran<strong>di</strong><br />
laboratori veronesi le scenografie <strong>di</strong> alcune<br />
produzioni e decine <strong>di</strong> strumentisti, tra cui<br />
numerosi neo<strong>di</strong>plomati, hanno costituito la<br />
nuova orchestra “Campagnoli”, de<strong>di</strong>cata al<br />
più grande compositore della terra del<br />
Guercino.<br />
Ma la vera forza delle cinque farse e delle<br />
successive produzioni centesi sono stati i<br />
cantanti, tutti giovani che, dopo dure<br />
selezioni “sul campo” (e non a seguito <strong>di</strong><br />
FERRARA IN MUSICA<br />
fredde au<strong>di</strong>zioni!), hanno dato il meglio <strong>di</strong><br />
sé crescendo attraverso un progetto che da<br />
pura formazione accademica <strong>di</strong>veniva,<br />
senza strappi, autentica produzione inserita<br />
in una stagione lirica.<br />
Altra caratteristica degli allestimenti rossiniani<br />
è stata la coraggiosa rivisitazione dell’ambientazione<br />
originale dei libretti, che ha<br />
toccato non solo gli aspetti scenografici, ma<br />
anche quelli musicali: insert <strong>di</strong> musica leggera,<br />
paro<strong>di</strong>e, sketch hanno reso queste<br />
farse davvero…. farse, regalando al pubblico<br />
momenti <strong>di</strong> spontaneo, attuale <strong>di</strong>vertimento.<br />
Nessun omaggio alla filologia quin<strong>di</strong>,<br />
ma una “seria” ricerca <strong>di</strong> una possibile<br />
attualizzazione <strong>di</strong> una forma, quella della<br />
farsa, che privata della primigenia “vis comica”<br />
finiva per apparire interessante solo per<br />
la qualità, pur innegabile, della musica del<br />
giovanissimo Rossini.<br />
I risultati non sono mancati, e già al secondo<br />
titolo RAI SAT riprendeva integralmente<br />
L’Occasione fa il ladro, <strong>di</strong>ffondendola più<br />
volte, mentre la trasmissione Prima della<br />
Prima de<strong>di</strong>cava nel gennaio 2001 un’<br />
intera puntata alla Scala <strong>di</strong> Seta.<br />
LE TOURNÈE<br />
2001, Parigi, Opéra Comique<br />
Uno degli intenti del Borgatti è stato, fin dall’inizio,<br />
quello <strong>di</strong> circuitare, <strong>di</strong> rappresentare<br />
le proprie produzioni in altri teatri. Ma ciò<br />
che successe dopo poco non poteva<br />
appartenere se non alle attività oniriche più<br />
ar<strong>di</strong>te.<br />
Dopo alcune rappresentazioni nel Teatro<br />
Consorziale <strong>di</strong> Budrio e il Teatro Sociale <strong>di</strong>