2004 n.2 La Pianura - Camera di Commercio di Ferrara
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Stefano Ciervo<br />
<strong>La</strong> “Natural Head Quartier”, incubatrice del rock<br />
Una casa musicale ferrarese<br />
riferimento per i gruppi rock<br />
Due stanzette in un magazzino accanto<br />
alla zona industriale. Così sono iniziate<br />
tante storie aziendali <strong>di</strong> successo,<br />
anche planetario, da Microsoft in giù. Là<br />
è la West coast americana, qui è via<br />
Marconi, <strong>Ferrara</strong>, a fianco della Zabov e<br />
dell’Acosea. E’ questo l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> una delle<br />
poche case delle musica giovane citta<strong>di</strong>na,<br />
Natural Headquarter il suo nome. Un gruppo<br />
<strong>di</strong> sale d’incisione accanto a sale prove<br />
<strong>di</strong>ventato in due-tre anni il punto <strong>di</strong> riferimento<br />
<strong>di</strong> decine <strong>di</strong> gruppi rock non solo<br />
della provincia. “Qui sono venuti ad incidere<br />
Giorgio Canali e Ginevra De Marco, ex Csi,<br />
gente che ha venduto, o americani come<br />
Dirk Hamilton ed Elliot Murphy: non facciamo<br />
miliar<strong>di</strong>, ma cominciano a conoscerci”<br />
<strong>di</strong>ce quasi con timidezza Gigi Battistini, uno<br />
dei tre soci <strong>di</strong> Nhq, la società nata nel 2000<br />
che gestisce il centro. E’ lui che smanetta al<br />
computer quando in registrazione c’è la<br />
band giovanile con la cantante bionda che<br />
inverte due strofe del pezzo: “Od<strong>di</strong>o, adesso<br />
mi tocca rifare tutto?”. Macchè: Battistini<br />
richiama a video le tracce della voce, qualche<br />
attacca-stacca con il mouse e il gioco è<br />
fatto. “<strong>La</strong>voriamo con 30-50 gruppi all’anno,<br />
registriamo demo promozionali o interi Cd.<br />
Poi c’è il lavoro fuori, riproducendo dal vivo<br />
i concerti, e la sala prove che sta aperta tutti<br />
i giorni fino all’una. Per ora ci paghiamo le<br />
spese, contiamo <strong>di</strong> cominciare a guadagnare<br />
qualcosa a partire dal 2006” è il calcolo<br />
prudente del giovane produttore.<br />
<strong>La</strong> sua è una storia <strong>di</strong> una<br />
passione per la musica che<br />
rischia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un mestiere.<br />
Anche Battistini, come i<br />
suoi due soci, aveva cominciato<br />
mettendo in pie<strong>di</strong> un gruppo<br />
rock, “niente <strong>di</strong> serio, volevamo<br />
più che altro <strong>di</strong>vertirci”,<br />
ricorda adesso. E come tanti<br />
giovani ferraresi aveva dovuto<br />
registrare il suo demo a<br />
Parma. “Abbiamo pensato,<br />
allora, <strong>di</strong> mettere in pie<strong>di</strong> una<br />
struttura qui, anzitutto per la<br />
nostra musica. E così è nato il<br />
primo nucleo <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o”.<br />
E’ cominciata con un<br />
FERRARA IN MUSICA<br />
investimento iniziale <strong>di</strong> 50 milioni <strong>di</strong> lire,<br />
recuperati con un mutuo, qualche attrezzo<br />
del mestiere (“compreso il registratore a<br />
nastro che resta il migliore, dal punto <strong>di</strong> vista<br />
della fedeltà del suono”), poi parecchio<br />
lavoro per insonorizzare completamente le<br />
pareti, i pavimenti e i soffitti. Infine un po’ <strong>di</strong><br />
autopromozione: 14 gruppi giovanili ferraresi<br />
sono stati invitati a registrare una compilation<br />
che è stata <strong>di</strong>stribuita gratuitamente in<br />
1.000 copie. Da allora la voce si è sparsa,<br />
hanno cominciato a bussare alla porta <strong>di</strong> via<br />
Marconi altri gruppi e il giro si è ampliato a<br />
<strong>di</strong>verse regioni italiane. Tanto che i tre soci<br />
sono pronti ad allargarsi: tra poco sarà aperta<br />
la terza sala <strong>di</strong> registrazione con possibilità<br />
<strong>di</strong> effettuare la ripresa in <strong>di</strong>retta e in contemporanea<br />
dei musicisti, e un’altra sala<br />
prove. Il fiore all’occhiello è il pavimento galleggiante,<br />
composto da uno strato <strong>di</strong> 20<br />
centimetri riempito da materiali assorbenti<br />
come pallets e sabbia, che non trasmette<br />
alcuna vibrazione alle stanze vicine nemmeno<br />
con i bassi tirati al massimo. Il modo<br />
migliore per non farsi stroncare la carriera<br />
dalle proteste dei vicini. I ragazzi che vogliono<br />
<strong>di</strong>vertirsi suonando pagano 20 euro l’ora<br />
o 150 al giorno per la sala, chi prova il demo<br />
se la può cavare in 3-4 giorni <strong>di</strong> registrazioni<br />
e 500 euro. Poi c’è chi sta in via Marconi<br />
per <strong>di</strong>verse settimane, se deve registrare un<br />
<strong>di</strong>sco. Altro filone <strong>di</strong> attività viene dalla convenzione<br />
con il Comune, che ogni anno<br />
sceglie un gruppo musicale da promuovere<br />
e gli fa incidere un Cd al Natural<br />
Headquarter. “Non è <strong>di</strong>fficile trovare qualcuno<br />
che meriti <strong>di</strong> essere registrato, a <strong>Ferrara</strong><br />
l’attività dei gruppi rock, giovanili e non, è<br />
notevole – sottolinea Battistini – Saranno<br />
un’ottantina solo quelli conosciuti, molti<br />
fanno musica loro, non cover, e <strong>di</strong> tutti i<br />
generi. Il loro problema maggiore è <strong>di</strong> trovare<br />
un posto dove poter suonare”. Di recente<br />
anche l’amministrazione comunale ha aperto<br />
una sala prove, qualche altro “incubatore”<br />
del rock resiste in giro per la città, ma in<br />
generale gli spazi attrezzati restano merce<br />
rara, sia per il costo che per l’impatto acustico,<br />
quasi sempre incompatibile con la presenza<br />
<strong>di</strong> abitazioni a corto raggio.<br />
L’headquarter per ora si <strong>di</strong>fende, e bene.