2004 n.2 La Pianura - Camera di Commercio di Ferrara
2004 n.2 La Pianura - Camera di Commercio di Ferrara
2004 n.2 La Pianura - Camera di Commercio di Ferrara
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
36<br />
Un laboratorio artigianale per il restauro <strong>di</strong> pianoforti<br />
e <strong>di</strong> organi a canne<br />
<strong>La</strong> casa musicale Strozzi,<br />
una tra<strong>di</strong>zione tutta ferrarese<br />
T<br />
homas Stearns Eliot una volta scrisse<br />
Fabio Terminali che “la tra<strong>di</strong>zione non si può ere<strong>di</strong>tare<br />
e chi la vuole deve conquistarla con<br />
grande fatica”. Chissà se Silvia Beccari,<br />
quando cinque anni fa rilevò l’attività della<br />
Casa Musicale Strozzi, conosceva questa<br />
frase. Più probabile ne abbia riscontrato la<br />
veri<strong>di</strong>cità <strong>di</strong>rettamente sulla propria pelle,<br />
nel tentativo quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> lavorare nel presente<br />
senza tra<strong>di</strong>re il passato. Anzi con<br />
coerenza ricostruendone le segrete stanze,<br />
come a rendere perpetuo ciò che non deve<br />
morire.<br />
“Sin dai primi tempi il mio intento è stato<br />
quello <strong>di</strong> non far scomparire un’esperienza<br />
mitica nel patrimonio culturale e artistico<br />
ferrarese – <strong>di</strong>ce Silvia Beccari -. Non è stato<br />
facile. A piccole tappe, giorno dopo giorno,<br />
sono riuscita a ricreare il laboratorio artigianale<br />
per il restauro <strong>di</strong> pianoforti e <strong>di</strong> organi<br />
a canne. Simile a quello <strong>di</strong> una volta”. Cioè<br />
allo storico laboratorio <strong>di</strong> via Gusmaria, nel<br />
pieno centro <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, dove tutto ebbe inizio<br />
sul finire dell‘800. <strong>La</strong> Casa Musicale<br />
venne fondata in quella sede e in tale epoca<br />
da Fer<strong>di</strong>nando Strozzi. Nato negli anni ’60<br />
del XIX secolo, egli abbinava all’attività <strong>di</strong><br />
riparatore e accordatore <strong>di</strong> pianoforti quella<br />
<strong>di</strong> costruttore d’organi, mettendo a frutto<br />
quanto imparato da un maestro “organaro”<br />
<strong>di</strong> Bologna. Ma Fer<strong>di</strong>nando morì in giovane<br />
età. A succedergli fu il fratello Giuseppe, che<br />
ben presto fece propri tutti i segreti del<br />
mestiere. Dopo la fine della guerra<br />
Giuseppe si fece a sua volta affiancare dal<br />
figlio Mario, con il quale l’attività è proseguita<br />
fino ai giorni nostri.<br />
Putroppo oggi in via Gusmaria nulla più è<br />
rintracciabile <strong>di</strong> cotanto passato. <strong>La</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />
dell’azienda, il richiamo del marchio, il<br />
fascino <strong>di</strong> una <strong>di</strong>nastia interrotta comunque<br />
rivivono nel Centro Artigianale San<br />
Giorgio. Nuova sede, nuova gestione.<br />
“Lo spirito <strong>di</strong> rinnovamento – sottolinea<br />
Silvia Beccari – non ha però mutato la<br />
grande attenzione <strong>di</strong> sempre per il recupero<br />
filologico degli strumenti e lo stu<strong>di</strong>o<br />
attento dei materiali. Queste sono<br />
con<strong>di</strong>zioni assolutamente necessarie<br />
per procedere ad un’opera <strong>di</strong> restauro<br />
che sia rispettosa e fedele ai criteri<br />
applicati dall’autore originario”. Principi<br />
che l’attuale titolare dell’azienda ha<br />
acquisito durante il periodo trascorso a<br />
collaborare con Mario Strozzi. <strong>La</strong> grande<br />
passione per la musica, la stessa che nel<br />
FERRARA IN MUSICA<br />
Jazz Club le fa ricoprire da anni la carica <strong>di</strong><br />
tesoriere, la convincerà poi nella missione <strong>di</strong><br />
rilevare l’attività e portarla avanti autonomamente,<br />
dopo che Mario Strozzi si trovò<br />
senza ere<strong>di</strong>. Aiutano Silvia la sorella Fulvia e<br />
tecnici <strong>di</strong> alta specializzazione: Lorenzo<br />
Galliera si de<strong>di</strong>ca ai pianoforti, Nicola Ferroni<br />
e Angelo Frison agli organi a canne. “Nel<br />
laboratorio d’organi – spiega Silvia Beccari -<br />
il restauro procede <strong>di</strong> pari passo con l’ideazione<br />
<strong>di</strong> strumenti da stu<strong>di</strong>o e per la liturgia.<br />
Progetti originali redatti sulla base delle esigenze<br />
del fruitore finale”. E’ il caso dell’ultima<br />
produzione: un organo a cinque registri<br />
<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionale stile barocco italiano che,<br />
dopo sei mesi <strong>di</strong> lavorazione, da giugno<br />
adorna la chiesa <strong>di</strong> Formia. Sono così circa<br />
un centinaio gli organi costruiti dal 1950 a<br />
oggi, il primo dei quali risalente al 1891. Se<br />
la storia ne ha smarriti numerosi sui propri<br />
tornanti, a Migliarino è comunque visibile e<br />
funzionante un esemplare datato 1899.<br />
Il negozio <strong>di</strong> viale Majocchi Plattis offre un<br />
ampio spazio de<strong>di</strong>cato all’esposizione per la<br />
ven<strong>di</strong>ta e il noleggio <strong>di</strong> strumenti musicali<br />
più <strong>di</strong>sparati. Ma il tesoro vero è nell’area<br />
retrostante, al riparo <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong> in<strong>di</strong>screti.<br />
“Teniamo a definirci un laboratorio artigiano,<br />
anzi una bottega artigiana. Questa è la tra<strong>di</strong>zione<br />
che portiamo avanti”, sottolinea Silvia<br />
Beccari. Un impegno che è valso alla Casa<br />
Musicale Strozzi il Riconoscimento Speciale<br />
San Giorgio alla fedeltà al lavoro e al progresso<br />
economico, attribuito dalla <strong>Camera</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> nel 2003. “Un bel viatico per<br />
aumentare i nostri clienti a <strong>Ferrara</strong>, visto che<br />
lavoriamo in prevalenza al <strong>di</strong> fuori della città<br />
– sorride la titolare -. D’altronde siamo così<br />
giovani, con ancora tantissimo da imparare…”.