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Quaderno di cultura popolare, Numero monografico - Comune di ...

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8<br />

più misero si fa la fettina <strong>di</strong> sanato e questo costa. Qui la carne è sempre<br />

stata un alimento abituale dell’alimentazione meno la pasta. Le galline si<br />

mangiavano, oltre a fare le uova, ancorché a quel tempo lì il pollame era<br />

un cibo <strong>di</strong> lusso e casa mia quando veniva un amico a cena si faceva il pollo,<br />

perché era considerato più fine, più elegante, più da offrire che non una<br />

fetta <strong>di</strong> carne”.<br />

Certo non doveva essere così nelle alte valli e in pianura, anche se la presenza<br />

<strong>di</strong> bovini, ovini, caprini, suini e avicole è ampiamente attestata tanto nelle<br />

fiere <strong>di</strong> montagna <strong>di</strong> Luserna, Torre Pellice o Perosa Argentina, che <strong>di</strong> pianura<br />

o <strong>di</strong> Pinerolo.<br />

Mercato dei bovini e delle granaglie in piazza Roma a Pinerolo (Foto Filippo Seves,<br />

Archivio Mario Gontier).<br />

Nel capoluogo la carne non mancava anche se talvolta, nel corso dei secoli,<br />

la domanda poteva superare l'offerta e si doveva magari ricorrere<br />

all'importazione, come spiega Cristina Maccari in un suo lavoro relativo al<br />

Settecento: “L'allevamento del bestiame era fondamentale, ma in alcuni<br />

momenti si ebbe <strong>di</strong>fficoltà ad avere carni <strong>di</strong> vitello: si legge infatti in or<strong>di</strong>nato<br />

rivolto ai macellai affinché '... potessero <strong>di</strong>stribuire quanto più si potrà <strong>di</strong><br />

carni <strong>di</strong> buoi, moggia e altre bestie grosse, cui si supplisca alla mancanza<br />

<strong>di</strong> vitelli...'”<br />

Nella <strong>cultura</strong> sia alpina che <strong>di</strong> pianura poi, il sangue è sempre stato<br />

considerato un alimento importante e con esso si confezionavano i cosiddetti<br />

“bu<strong>di</strong>n”, i sanguinacci. Per molto tempo essi sono stati erroneamente<br />

assimilati a un prodotto particolare della val Pellice, sul quale vogliamo<br />

invece soffermarci per evidenziarne le <strong>di</strong>fferenze e le sue peculiarità.

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