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Quaderno di cultura popolare, Numero monografico - Comune di ...

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La sera si fa nuovamente la polenta, oppure si fa una minestra <strong>di</strong><br />

fagiuoli sempre con riso oppure con patate grossolane.<br />

I conta<strong>di</strong>ni per quanto possono tengono un maiale <strong>di</strong> cui vendono<br />

una parte, mentre l'altra riservano per loro. Fanno venire a casa il salumaio<br />

che fa loro le salsiccie e i salami casalinghi che consumano poi nelle feste<br />

grosse. Col lardo con<strong>di</strong>scono la minestra.<br />

Questa è l'alimentazione del conta<strong>di</strong>no in <strong>di</strong>screta con<strong>di</strong>zione<br />

economica; però il povero bracciante avventizio non <strong>di</strong> rado, quando trovasi<br />

senza lavoro, deve contentarsi <strong>di</strong> mangiare per vari giorni pane o polenta<br />

asciutta.[...]<br />

Nella pianura i bovari, ed i loro servi vaccari, ecc., <strong>di</strong>fficilmente bevono<br />

vino, salvo quando il proprietario ne <strong>di</strong>a qualche litro in occasione dei gran<strong>di</strong><br />

lavori.”<br />

La baciaia <strong>di</strong> Cercenasco<br />

Conclu<strong>di</strong>amo questo breve excursus sulla pianura, con un dolce, la<br />

baciaia. Secondo gli abitanti del luogo la sua origine risalirebbe alla prima<br />

metà del XIX secolo, quando una perpetua nei giorni precedenti la Pasqua,<br />

dopo aver ultimato la preparazione delle ostie per le funzioni religiose,<br />

avrebbe arricchito l'impasto con altri ingre<strong>di</strong>enti come zucchero, cioccolato<br />

e grasso e, cotti con la stessa tecnica delle ostie (sul ferro e sul fuoco),<br />

avrebbe ottenuto un dolce croccante.<br />

La preparazione dell'impasto (oggi farina bianca <strong>di</strong> grano, zucchero,<br />

farina <strong>di</strong> granturco, cacao in polvere, grasso <strong>di</strong> maiale, burro, limoni e uova),<br />

che tra<strong>di</strong>zionalmente precede i giorni <strong>di</strong> Pasqua, avviene <strong>di</strong> norma la sera<br />

prima della cottura. Il giorno seguente l'impasto viene arrotolato in palline<br />

che saranno poste a cuocere, su fuoco vivo acceso nei cortili, su piastre <strong>di</strong><br />

ferro. Oltre che nelle pasticcerie locali è possibile assaggiare le baciaie<br />

l'ultima domenica <strong>di</strong> giugno, in una sagra paesana ad esse de<strong>di</strong>cata.<br />

La preparazione delle baciaie (Foto Gianvittorio Avondo).<br />

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