Quaderno di cultura popolare, Numero monografico - Comune di ...
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agricoltura dell’antichità: In quest’opera l’autore descrive dettagliatamente<br />
la coltivazione dei campi, della vite e degli alberi, l’allevamento, i doveri dei<br />
proprietari e la coltivazione <strong>di</strong> orti e giar<strong>di</strong>ni.<br />
E nel Me<strong>di</strong>oevo? In Piemonte, fin dal secolo IX, si raccolgono mele…<br />
ma anche pere, fichi, castagne ed uva da piante spontanee. Nei Capitolarii<br />
<strong>di</strong> Carlo Magno sono contenuti consigli e raccomandazioni per coltivare<br />
meli a frutti dolci ed aci<strong>di</strong>, profumati e <strong>di</strong> lunga conservazione.<br />
In Piemonte sono gli or<strong>di</strong>ni monastici cluniacensi e cistercensi che<br />
si de<strong>di</strong>cano a coltivare e migliorare le varietà già esistenti nel periodo<br />
romano. Quin<strong>di</strong>, i pochi segni <strong>di</strong> una vera e propria frutticoltura si ritrovano<br />
solo nei vasti giar<strong>di</strong>ni delle Abbazie e dei Conventi.<br />
Fino al XIII – XIV secolo i fruttiferi sono considerati alberi ornamentali,<br />
hanno bisogno <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> spazi per la crescita e trovano la loro collocazione<br />
ideale nei giar<strong>di</strong>ni delle <strong>di</strong>more signorili. Se ne apprezza soprattutto l’aspetto<br />
estetico della fioritura e della fruttificazione. La frutta è un privilegio, un<br />
bene pregiato, ma anche un cibo superfluo destinato alla classe nobile.<br />
Il Rinascimento vede un rinnovato interesse per la frutticoltura: per<br />
la prima volta possiamo parlare <strong>di</strong> una vera e propria ricerca della varietà.<br />
Nel 1566 il bresciano Agostino Gallo fornisce brevi descrizioni varietali nella<br />
sua opera “Le tre<strong>di</strong>ci giornate della vera agricoltura”.<br />
Alcune varietà iniziano ad avere un’origine documentata: Margherita<br />
<strong>di</strong> Foix porta in dote la mela Grenoble nel 1492 in occasione del suo<br />
matrimonio con Ludovico II Marchese <strong>di</strong> Saluzzo.<br />
Affresco nel Castello a Manta (Cn) con alberi <strong>di</strong> melo (foto Marzia Verona).<br />
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