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Quaderno di cultura popolare, Numero monografico - Comune di ...

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va dai 5 ai 30 anni e pare che tale burro venga poi offerto agli ospiti. Il burro<br />

più vecchio è offerto all’ospite <strong>di</strong> maggior riguardo. Quasi come si usa da<br />

noi col miglior vino.<br />

Nomade tibetano ripreso dall’obiettivo circa 70 anni fa nel suo “burrificio”. L’otre<br />

<strong>di</strong> pelle <strong>di</strong> pecora ripieno <strong>di</strong> latte richiede un energico scuotimento <strong>di</strong> quasi due<br />

ore prima che il burro venga alla luce (da “Segreto Tibet” <strong>di</strong> F. Maraini, Ed. Dall’Oglio).<br />

In estremo Oriente è ancora d’attualità il cucinare carne <strong>di</strong> cane<br />

anziché <strong>di</strong> coniglio; d’altra parte, nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra era ancora in<br />

uso da noi mangiare il gatto (povera bestiola!) nelle festività natalizie, e<br />

forse qualche cane in tempo <strong>di</strong> guerra è pure finito in stomaco umano.<br />

Nell’arcipelago delle isole Filippine, quando muore un componente del clan<br />

familiare, è d’uso macellare un paio <strong>di</strong> suini: servono per dare da mangiare<br />

a parenti e conoscenti venuti a rendere visita e omaggio al defunto, visite<br />

che possono durare almeno una settimana e comunque il tempo necessario<br />

per consumare il cibo a ciò preparato. E solo finite queste scorte alimentari<br />

il defunto verrà sepolto e parenti e amici torneranno alle loro case.<br />

In certi popoli l’ospitalità è congiunta all’offerta <strong>di</strong> cibo e l’ospite,<br />

rifiutandolo, reca offesa al padrone <strong>di</strong> casa. Fosco Maraini, in viaggio<br />

attraverso il Tibet nel secolo scorso, annota tra le tante cose, l’ospitalità<br />

nelle tende dei noma<strong>di</strong> locali; il cibo offertogli, basato quasi esclusivamente<br />

su latte, burro, latticini e yogurt ricavati dall’allevamento dello yak, bovino<br />

dal lungo pelo nero, pascolante fino a 4000 metri d’altitu<strong>di</strong>ne. Il foraggio<br />

<strong>di</strong> queste altezze, pieno <strong>di</strong> fiori nella breve stagione estiva da un sapore<br />

particolare a latte e derivati. Annota Maraini: “Oggi abbiamo mangiato yogurt<br />

dal sapore quasi <strong>di</strong>vino”, ma annota anche, a sottolineare l’estrema carenza<br />

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