dall'espansione allo sviluppo. una storia economica dell'europa 1 ...
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Dall’espansione <strong>allo</strong> <strong>sviluppo</strong>.<br />
marineria a vela che aveva migliorato velocità e manovrabilità. L’apertura del canale di Suez (1869)<br />
abbreviò i percorsi per India ed Oceania e spostò le rotte su mari meno ventosi.<br />
Fino al 1850 i progressi del vapore furono più sensibili nella navigazione fluviale che in quella<br />
marittima, e la nave a vapore era ancora fornita di velatura (fino al 1880). Fu nel 1860 che si<br />
verificarono progressi decisivi: il ferro, e dal 1879 l’acciaio sostituirono il legno degli scafi diminuendo<br />
le spese di manutenzione e l’usura, l’elica eliminò le pale, il numero dell’equipaggio, i costi di<br />
funzionamento e le quantità di carbone diminuirono, aumentando gli spazi per i passeggeri o alle<br />
merci. All’inizio del XX secolo i piroscafi acquisirono la supremazia: il trasporto merci/passeggeri si<br />
specializzò.<br />
Anche l’industria navale crescette in parallelo, la predominanza inglese rimase un elemento chiave<br />
della sua potenza e fonte di entrate, possedendo metà delle navi europee.<br />
Le conseguenze economiche<br />
Funzione passiva mezzi di trasporto: trasferimento beni e persone. Funzione attiva: promuovere e<br />
moltiplicare lo <strong>sviluppo</strong>, riducendo i costi liberano risorse che possono essere destinate ad altri<br />
consumi a sostegno della crescita <strong>economica</strong>. Tra le principali conseguenze della rivoluzione dei<br />
trasporti c’è la riduzione dei prezzi dei noli marittimi per l’intensificarsi della concorrenza (più per le<br />
navi a vela), e il ribasso delle tariffe ferroviarie. Questo aumentò la mobilità delle persone agevolando<br />
i contatti, gli scambi e le interdipendenze economiche e sociali. Vennero inoltre stimolati settori a<br />
monte dando particolare stimolo alle industrie di costruzioni, alla siderurgia, alla meccanica ed ai<br />
servizi. Si crearono le prime grandi imprese di tipo capitalistico che svilupparono i primi ambiti di<br />
impiego manageriale.<br />
Il telegrafo e la globalizzazione dell’informazione<br />
1835, Morse inventa il telegrafo che a partire dal 1843 consente di mettere in comunicazione quasi<br />
reale città e continenti diversi. La circumnavigazione del globo via cavi si completò nel 1902, più della<br />
metà dei quali era controllata dagli inglesi, il che consolidò la posizione di Londra come centro del<br />
mercato mondiale.<br />
Mezzo secolo dopo il telefono si affermò come strumento commerciale e solo a fine secolo si estese<br />
alla comunicazione privata. Le prime trasmissioni radio di Guglielmo Marconi sono del 1896 e posero<br />
le basi alla comunicazione di massa.<br />
2.5 SCAMBI INTERNAZIONALI E SISTEMI MONETARI<br />
L’Europa e l’economia mondiale<br />
Nel corso dell’800 lo <strong>sviluppo</strong> del commercio internazionale conobbe un incremento prodigioso: il<br />
mondo divenne un mercato unico ed era l’Europa, già al centro della fitta rete di commerci con le<br />
Americhe, l’Asia e l’Africa, che dominava gli scambi. Protagonista assoluto il Regno Unito che<br />
controllava nell’800 il 36% del commercio mondiale (14% nel 1914), secondo posto a distacco per la<br />
Francia, superata all’inizio del XX secolo da Germania e Stati Uniti. L’economia internazionale<br />
diventava sempre più complessa consolidando nell’800 le relazioni già esistenti e formando nuovi<br />
equilibri, e si mantenne sotto il segno del gold standard.<br />
Una Storia Economica dell’Europa pag. 30