dall'espansione allo sviluppo. una storia economica dell'europa 1 ...
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Dall’espansione <strong>allo</strong> <strong>sviluppo</strong>.<br />
Gli accordi si basavano sulla creazione di 3 nuove istituzioni sovranazionali:<br />
- OCI (Organizzazione per il Commercio Internazionale) per il rafforzamento di un<br />
commercio libero, che non arrivò a nascere, fallì, e si dovette colmare il vuoto con un accordo più<br />
flessibile, il GATT (Accordo Generale sulle Tariffe e sul Commercio) che favorì attraverso negoziati<br />
(round) <strong>una</strong> progressiva liberalizzazione del commercio mondiale e si trasformò nel 1995 in vera<br />
organizzazione con il nome di OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio).<br />
- BIRS (Banca Mondiale) con lo scopo di finanziare investimenti di lungo termine,<br />
strategici pe lo <strong>sviluppo</strong> economico, che non sono solitamente presi in considerazione dal capitale<br />
privato, e di cooperare alla ricostruzione <strong>economica</strong>.<br />
- FMI (Fondo Monetario Internazionale) è l’elemento fondamentale, si occupa della<br />
difesa di un sistema cambiario a tassi regolabili ma fissi, poteva prestare assistenza finanziaria ai<br />
Paesi in deficit nei conti esteri. È lo strumento che combina il rigore con la flessibilità, conferendo<br />
stabilità e prevedibilità al sistema monetario internazionale.<br />
Queste istituzioni, anche se la realtà non si adeguò alle aspettative e se le misure adottate<br />
impallidirono di fronte al piano Marshall, hanno permesso <strong>una</strong> crescita <strong>economica</strong> sicuramente<br />
maggiore durante la seconda metà del XX secolo che se non ci fossero state, hanno garantito relazioni<br />
economiche sicure e stabili.<br />
Ricostruzione postbellica, divisione in blocchi ed integrazioni regionali<br />
1945-1947 sono dominati dalla politica degli aiuti umanitari: le nuove amministrazioni nei territori<br />
liberati dal controllo nazista, con l’aiuto dell’UNRRA (United Nation Relif and Rehabilitation<br />
Administration) concentrano la loro attenzione sui compiti urgenti di soccorso alle decine di milioni<br />
di feriti, prigionieri, dispersi, città devastate e nazioni disorganizzate. L’estate del 1947 era il termine<br />
fissato per rendere operanti gli accordi di Bretton Woods ma era prematuro e gli Stati Uniti proposero<br />
un grande piano di ricostruzione. Tutta l’Europa si era lanciata in ambiziosi progetti di<br />
modernizzazione e invece di cercare di ridurre il deficit commerciale, importavano ingenti beni<br />
capitali dagli Stati Uniti, molto superiori alla loro capacità di pagamento, e Washington temendo <strong>una</strong><br />
brusca caduta della domanda europea sentì la necessità di cercare <strong>una</strong> soluzione per conservare<br />
l’eccezionale livello delle esportazioni e quindi delle attività e dell’occupazione che l’economia<br />
americana aveva conseguito grazie alla guerra.<br />
Tra l’aprile 1948 e il giugno 1951 il governo statunitense fornì ai Paesi dell’Europa occidentale aiuti<br />
per un importo di 13.000 milioni di dollari, l’essenza dell’ERP (European Recovery Program) o piano<br />
Marshall. I Paesi maggiormente beneficiati furono quelli piccoli come Grecia, Austria e Olanda, il<br />
resto ottenne dei miglioramenti del PIL dal 5 al 10%. L’obiettivo era di finanziare le importazioni che<br />
l’Europa necessitava ma non poteva permettersi, in cambio l’Europa si impegnava ad iniziare, <strong>una</strong><br />
volta ricostruita, il processo di liberizzazione commerciale che significava apertura dei mercati<br />
europei alla competizione dei produttori americani. L’America inoltre, sempre a questo scopo,<br />
finanziò l’esportazione di beni verso l’Europa, elimitò il limite massimo produttivo imposto alla<br />
Germania dopo la guerra (che facilitò la normalizzazione produttiva di tutta l’industria europea), e<br />
permise ai governi europei di approntare sistemi preferenziali transitori di commercio intraeuropeo.<br />
Già nel 1949 gli inglesi, non potendo sopportare il peso della sopravvalutazione, svalutarono la lira<br />
sterlina e durante la tempesta successiva riuscirono ad introdurre uno schema di cooperazione<br />
monetaria intereuropea che aveva l’intento di risparmiare dollari ed orientato alla più rapida<br />
stabilizzazione dei tassi di cambio: è l’UEP (Unione Europea dei Pagamenti) creato nel 1950 e<br />
destinato a finire nel 1958 che tra le altre cose incoraggiò a fare il passo verso la CEE (Comunità<br />
Economica Europea) con il Trattato di Roma firmato nel 1957 da Germania (RFT),Belgio, Francia,<br />
Olanda, Italia e Lussemburgo, e reso effettivo nel 1958.<br />
Una Storia Economica dell’Europa pag. 48