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4.7 Il compostaggio Il compostaggio è un processo naturale basato sulla decomposizione e sull’umifica- zione (processo di trasformazione in humus delle sostanze organiche depositate sul terreno mediante l’intervento di batteri e funghi) delle materie organiche da parte di macro e microrganismi. Tale fenomeno è utilizzato per la decomposizione biologica controllata dei rifiuti urbani di natura organica, ossia di: • resti di frutta e ortaggi; • resti di cibi cotti; • fiori secchi; • filtri di the e caffè; • gusci di uova triturati; • resti di lana, penne, capelli; • erbacce; • rasatura del prato (seccata); • fogliame; • materiali legnosi sminuzzati; • cenere di legna (max. 2-3 kg per metro cubo); • carta non stampata e cartone; • escrementi di piccoli animali (galline, conigli, etc.). Il materiale organico alla fine del processo di decomposizione è detto compost ed ha proprietà di ammendante, ossia capacità di modificare e migliorare le proprietà e le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno, dal momento che presenta le seguenti caratteristiche: a) trattiene l’acqua e gli elementi nutrienti nei suoli sabbiosi e in quelli calcarei; b) favorisce l’infiltrazione dell’acqua piovana e diminuisce il ruscellamento superficiale e l’erosione nei suoli argillosi o limosi; c) mantiene soffici e lavorabili nella stagione secca i suoli calcarei e quelli argillosi o limosi; d) ha un discreto contenuto di elementi nutritivi (come il sodio ed il potassio) ed è, pertanto, utilizzato come humus al posto della torba (materiale di origine vegetale che si forma in natura in condizioni di scarsa presenza di ossigeno). Nel processo di compostaggio le sostanze organiche più semplici (zuccheri, proteine) si ossidano quasi completamente. Le sostanze organiche più complesse (che sono prevalentemente cellulosa e lignina) si decompongono trasformandosi in composti ossidati semplici (H O; CO ) ed in composti ad alta massa molecolare stabili 2 2 121
(sostanze umiche). Le comunità di funghi e batteri che sono responsabili del processo di decomposizione, assimilando una parte delle sostanze organiche contenute nei rifiuti, si moltiplicano e rimangono nel compost che per tale motivo viene consi- derato un “fertilizzante vivo”. Complessivamente, la frazione organica diminuisce del 30-40% rispetto al volume di partenza. Il processo consuma ossigeno molecolare e nell’ossidazione si raggiungono temperature fino a 70°C, che pastorizzano il fango e rendono igienicamente sicuro il compost prodotto. Le operazioni che si compiono in un processo di compostaggio sono le seguenti: - Separazione dei rifiuti metallici (lattine, pile, lampadine, fili elettrici, utensili, etc) e della plastica dalla frazione organica; - Triturazione dei rifiuti; - Rimescolamento continuo o periodico. - Accelerazione della fase iniziale del processo mediante mescolamento con compost già in fermentazione, nel quale i batteri provvedono a trasformare le proteine, gli zuccheri ed i grassi mentre i funghi degradano la cellulosa della nuova frazione organica. La durata del processo non deve essere inferiore a 90 giorni e durante tale fase la temperatura deve superare per almeno tre giorni i 55 °C. Le fasi di stoccaggio dei rifiuti, di ossidazione accelerata, di post maturazione e di deposito del prodotto finito devono avvenire su superfici impermeabilizzate, dotate di sistemi di drenaggio e di raccolta delle acque reflue, da inviare a depurazione o da riutilizzare nel ciclo di compostaggio. Le tecniche di compostaggio dei rifiuti urbani sono diverse; quelle più utilizzate sono il cumulo aperto, il cumulo in compostiera e la buca o trincea. Cumulo aperto. È il sistema più semplice, ricorda la letamaia fatta dagli agricoltoriConsiste nell’accumulare lo scarto organico su un fondo creato intrecciando alcuni rami per favorire l’arieggiamento, avendo l’accortezza di formare un cumulo con dimensioni minime di 1/1,50 m come base e 1 m come altezza (tali misure consentono alla massa di conservare una temperatura sufficiente per l’attività microbica); il cumulo deve, altresì, essere circondato da reti di protezione per evitare l’accesso di animali. Cumulo in compostiera. La compostiera è un contenitore atto ad ospitare il cumulo dei rifiuti organici, che ha forme varie (esagonale, cilindrico, troncoconico) e capienze altrettanto varie (da 200 a oltre mille litri). Prima di iniziare si consiglia di creare una base con un intreccio di rami, assai importante per le compostiere non dotate del fondo. In buca o in trincea. Questo metodo consiste nello scavare una fossa ove porre il rifiuto organico distan- 122
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