Ambientarsi - Superiori - Regione Calabria

4.7.1 Il compostaggio domestico
Il compostaggio viene definito domestico quando è praticato dai singoli cittadini al-
l’interno di adeguati spazi adiacenti o interni alla propria abitazione (giardino, terrazza,
cortile). Esso è realizzabile mediante l’uso del composter, ossia di un contenitore do-
tato di un coperchio, in alto, utile al caricamento del materiale da compostare e di uno
sportellino laterale, in basso, da cui si può prelevare il compost, una volta maturo. Le
pareti di questo contenitore presentano una serie di fessure o fori indispensabili per la
circolazione dell’aria al suo interno.
Il composter può essere di diversi tipi:
- in legno, con stecche verticali od orizzontali;
- in rete metallica;
- in altri materiali, tipo plastica;
L’importante è che questi assicuri il procedimento stesso del compostaggio, cioè garantisca
il contatto a terra (il fondo deve essere cavo o forato) e l’aereazione.
Il composter è personalizzabile a seconda della disponibilità di mezzi e strumenti di
chi lo fa. Del composter si può fare anche a meno: chi dispone di ampie superfici può
compostare “a cumulo”, cioè liberamente. Qualora venisse fatto in terrazzo, occorre
predisporre una base di terra in una cassettina la cui superficie deve essere almeno
quella della base del composter. Il compost ottenuto può essere considerato un valido
ammendante per il giardino o l’orto di casa.
125