intervista su - Snowdonia.it
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StAr trek<br />
j.j. ab r a m s (usa, 2009)<br />
Riv<strong>it</strong>alizzare una saga piuttosto in calo come Star<br />
Trek, riuscendo nello stesso tempo a non scontentare<br />
i fan storici non era certamente un’impresa<br />
facile.<br />
Ci si è cimentato il prodigio della TV americana J.J.<br />
Abrams, uno che negli ultimi anni insieme al <strong>su</strong>o<br />
team autoriale (in questa occasione gli sceneggiatori<br />
Orci e Kurtzman) ha ribaltato la central<strong>it</strong>à della<br />
narrazione della serial<strong>it</strong>à televisiva, trasponendola<br />
poi anche al cinema. L’isola di Lost ne è l’esempio<br />
più famoso, ma in precedenza ci sono stati Alias<br />
e Felic<strong>it</strong>y e nell’ultimo anno Fringe. Sul grande<br />
schermo la ripresa di Mission Impossibile (III,<br />
2006) e poi Cloverfield (2008, con il socio Matt<br />
Reeves), senza contare le numerose sceneggiature<br />
a <strong>su</strong>o carico. Insomma un curriculum già piuttosto<br />
nutr<strong>it</strong>o il <strong>su</strong>o.<br />
L’undicesimo episodio cinematografico di Star<br />
Trek è in realtà un prequel, una reinvenzione dei<br />
primi anni del cap<strong>it</strong>ano Kirk (Chris Pine) e del <strong>su</strong>o<br />
alter ego Spock (Zachary Quinto, già visto come<br />
Sylar, il <strong>su</strong>percattivo della serie Heroes), non ancora<br />
entrati quindi a far parte della nave spaziale<br />
Enterprise. Usando l’espediente di una realtà alternativa<br />
e del viaggio nel tempo, Abrams rivolge la <strong>su</strong>a<br />
attenzione narrativa alla vendetta del romuliano<br />
Nero nei confronti di Spock, e dal futuro che ben si<br />
conosce della serie, ci si sposta verso il passato degli<br />
anni giovanili dei due protagonisti. Coerentemente<br />
116 / La Sera della Prima<br />
con le <strong>su</strong>e tematiche, r<strong>it</strong>roviamo così i le<strong>it</strong> motiv<br />
ben noti, vale a dire il viaggio tra presente passato<br />
e futuro ma anche i rapporti tra i personaggi, in<br />
particolare tra gen<strong>it</strong>ori e figli e uno spiccato sense<br />
of humor. E’ palese quindi che il fantasy di Abrams<br />
è più vicino allo stile di George Lucas e Steven<br />
Spielberg piuttosto che a quello del creatore della<br />
saga originaria Gene Roddenberry; l’ironia<br />
che vi è trasfusa è infatti moderna e antifilosofica<br />
(non alla Kubrick, per intendersi), ma piuttosto alla<br />
Zemeckis, uno al quale il Nostro è vicino, anche<br />
rispetto alle avventure spazio-temporali.<br />
Umanizzando i personaggi e rendendo meno algida<br />
la realtà di Star Trek, Abrams si avvicina al cult<br />
Guerre Stellari, fondendo il r<strong>it</strong>mo e il divertimento<br />
di quest’ultimo con la freddezza della serie originale.<br />
Anche se rispetto a Star Wars qui è presente<br />
una visione più ottimistica e meno angosciante della<br />
realtà e il senso della cooperazione tra razze e<br />
culture diverse (quest’ultimo aspetto derivato dalla<br />
serie originale).<br />
Il film ha un r<strong>it</strong>mo accelerato, una profusione di effetti<br />
speciali, e sono ben evidenti gli aspetti umani<br />
dei personaggi, il microcosmo a confronto con il<br />
macrocosmo e con l’epic<strong>it</strong>à della serie tutta. Scopriamo<br />
allora le ragioni morali che muovono i protagonisti,<br />
le loro scelte interiori, le loro perd<strong>it</strong>e e<br />
peculiar<strong>it</strong>à dal punto di vista umano (la morte del<br />
padre, mai conosciuto, per l’irruento Kirk e il senso<br />
di vuoto conseguente, il rapporto con la madre terrestre<br />
per il razionale vulcaniano Spock), ma anche<br />
e soprattutto il loro percorso di cresc<strong>it</strong>a e la nasci-<br />
ta, da una rival<strong>it</strong>à iniziale, di un’amicizia tra i due.<br />
In ultima analisi quindi ciò che interessa al regista<br />
resta sempre il fattore umano e le tensioni interiori.<br />
Un altro dei temi portanti della pellicola è infatti<br />
l’annoso confl<strong>it</strong>to tra ragione e passione, sentimenti<br />
che poi finiscono per completarsi e integrarsi proprio<br />
in Kirk e Spock. Un non fan della serie storica,<br />
per <strong>su</strong>a stessa ammissione, Abrams sembra allora<br />
guardare più a m<strong>it</strong>i come Superman e The Twilight<br />
Zone, che hanno esplorato le zone di confine<br />
e le inquietudini sia dei cosiddetti <strong>su</strong>pereroi che<br />
degli ordinary men.<br />
Il film funziona bene per opera di un ben riusc<strong>it</strong>o lavoro<br />
di gruppo e a un buon cast, anche da un punto<br />
di vista tecnico. Da segnalare il cameo di Leonard<br />
Nimoy, lo Spock originale in un incontro illuminante<br />
e divert<strong>it</strong>o, frutto delle realtà parallele, con il<br />
<strong>su</strong>o omonimo giovane.<br />
tereSA Greco<br />
che - l’ArGentino / che - GuerriGliA<br />
ste v e n so d e r b e r G h (us a - fr a n c i a - sp a G n a ,<br />
2009)<br />
Penso che possa essere interessante ricordare le<br />
vicende produttive di questo film. Prima di tutto<br />
nasce come progetto da Benicio Del Toro e<br />
La Sera della Prima / 117