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intervista su - Snowdonia.it

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cofanetto di marmo del peso di 5 kg.<br />

Michele: La varietà di culture, sottoculture e personaggi<br />

narrati nel disco, ma anche la varianza di<br />

generi, richiedevano un po’ più di quaranta minuti<br />

per essere esplicati e illustrati appieno. Forse è per<br />

questo che il disco dura così tanto. O forse siamo<br />

solo m<strong>it</strong>omani.. boh.<br />

Serena: ...io credo sia la mente di Alberto che è<br />

controcorrente.. perchè è trooooppooo creativa...<br />

“vero Cinzia..”?? ahahahahah<br />

- Ovviamente la quant<strong>it</strong>à di riferimenti,<br />

influenze, c<strong>it</strong>azioni e ammiccamenti si<br />

sprecano tra una traccia e l’altra. Vi chiedo<br />

di aiutare il povero recensore: quali<br />

sono stati i veri “spir<strong>it</strong>ual guidance” del<br />

lavoro?<br />

Alberto: per me sicuramente Ivan Graziani. Credo<br />

che sia il cantautore, poeta, musicista che in Italia,<br />

più di ogni altro, abbia saputo raccontare quello<br />

che lo circondava con semplic<strong>it</strong>à, arguzia e purezza.<br />

Se solo un minuto del disco fosse degno di “Motocross”<br />

potrei morire felice.<br />

Cinzia: Volendo rozzamente semplificare, ci sono<br />

fondamentalmente due modi ant<strong>it</strong>etici di raccontare<br />

la società: quello piuttosto diretto, rude, spesso<br />

populista e didascalico, che appartiene a molti cantautori<br />

cosidetti “impegnati” e quello allusivo, sottile,<br />

ma in fondo ben più velenoso, di Ivan Graziani e<br />

Piero Ciampi o, dei Gufi e del Quartetto Cetra, <strong>su</strong><br />

un fronte più “leggero”. Direi che è la stessa differenza<br />

che, parlando di cinema,<br />

passa tra Ken Loach<br />

e Luciano Salce.<br />

Credo si sia<br />

c a p i t o<br />

chiara<br />

cArmen<br />

mente da che parte stiamo e chi siano gli artisti ai<br />

quali guardiamo con rispetto e ammirazione: “Ma<br />

le voleva bene” di Virgilio Savona e soci, non è certo<br />

meno pungente della nostra “il giorno più bello<br />

della mia v<strong>it</strong>a” e sicuramente il loser spaccone e<br />

ubriacone, cantato da Piero Ciampi nella <strong>su</strong>a “Te lo<br />

faccio vedere chi sono io”, potrebbe essere il padre<br />

o il nonno dei protagonisti di molte delle nostre<br />

canzoni.<br />

Donato: Per quello che mi riguarda registro con<br />

davanti le foto di Battisti e Graziani. Ogni tanto mi<br />

giro a guardare il poster dei Gaznevada.<br />

Luigi: Per quanto mi riguarda, nell’orchestrazione<br />

dei brani ho sempre persegu<strong>it</strong>o un’idea di “quasipop”,<br />

che però facesse storia a sé <strong>su</strong> ogni brano.<br />

Per me è anche abbastanza faticoso tornare indietro<br />

con la memoria a due anni fa, quando lavoravo a<br />

queste canzoni (quante volte è stato detto che questo<br />

disco è stato una gestazione infin<strong>it</strong>a?). In Blues<br />

fin<strong>it</strong>o male, ad esempio, credo di aver strizzato l’occhio<br />

agli Eels, che in quel periodo accompagnavano<br />

un momento importante della mia formazione.<br />

Michele: Il Papa e la gente comune. Ma soprattutto<br />

il Papa.<br />

- A chi è venuto in mente di includere la<br />

cover de La Licantropia di Pippo Franco?<br />

Alberto: A me. Fino all’ultimo sono stato indeciso<br />

tra questa e “Io ho una moglie”. Ho scelto la licantropia<br />

perchè gli accordi sono più semplici, ma mi<br />

riservo di arrangiare l’altra per il prossimo disco.<br />

Michele: Adoro quella canzone. Ri<strong>su</strong>onarla<br />

è stato puro divertimento. Soprattutto i coretti<br />

e gli ululati. Un pezzo d’altri tempi: quando<br />

anche il divertissement era fatto con gusto.<br />

- La lista degli osp<strong>it</strong>i è impressionante<br />

per quant<strong>it</strong>à e per i nomi coinvolti, già di<br />

per se somiglia ad una presa di posizione.<br />

Il progetto di Balera Metropol<strong>it</strong>ana lo<br />

prevedeva fin da <strong>su</strong>b<strong>it</strong>o?<br />

Alberto: per noi un disco è come un album delle<br />

figurine. Giurato? Ce l’ho. Pezzali? Mi manca. Non<br />

passa giorno che non pensiamo a qualcuno da inv<strong>it</strong>are.<br />

Se avessimo rimandato ancora di qualche mese<br />

l’usc<strong>it</strong>a del disco magari ci avreste trovato dentro<br />

Baglioni, Mimmo Cavallo, Bennato, Gerardo Carmine<br />

Gargiulo o chissà chi altro. Avevamo quasi concluso<br />

con Sandie Shaw, è rimasta fuori per un pelo.<br />

Cinzia: Si, ci piace stare in buona compagnia. Il disco<br />

doveva fin dall’inizio essere un doppio album,<br />

pieno di collaborazioni: uno si doveva chiamare Balera<br />

metropol<strong>it</strong>ana, tutto registrato nello stesso studio,<br />

in cui venivano i vari osp<strong>it</strong>i musicisti a <strong>su</strong>onare,<br />

l’altro Festa in casa, in cui invece ero io ad andare<br />

registrare a casa dei Musicisti. Ho fatto davvero il<br />

giro della penisola e sono stata in viaggio, in totale,<br />

per 11 mesi e mezzo: in certi momenti mi è cambiato<br />

il clima intorno e quindi il guardaroba non andava<br />

più bene. Così, in un’atmosfera molto anni ‘70, un<br />

amico mi ha dato il piumino, un’amica mi ha dato<br />

le scarpe per l’inverno, un’altra maglione e pantalone<br />

invernali, un altro ancora una borsa per mettere<br />

tutto dentro e ho prosegu<strong>it</strong>o il viaggio, incontrando<br />

bellissime persone, <strong>su</strong>onando e registrando, e dando<br />

forma al progetto che avevamo in mente.<br />

Luigi: Si. In balera non cominciano a <strong>su</strong>onare se<br />

non si è perlomeno in dieci a ballare.<br />

Serena: .....non so.. ma io credo che sia stata tutta<br />

una strategia commerciale... perchè avere tanti osp<strong>it</strong>i<br />

e un libretto grosso fa più figo, ecco!<br />

- Amy Denio canta stupendamente in<br />

quel gioiello canterburyano che è Si Sveglia.<br />

Multistrumentista, sperimentatrice,<br />

jazzista <strong>su</strong>l versante dell’avanguardia: un<br />

personaggio incredibile. Come è nato il<br />

<strong>su</strong>o coinvolgimento nelle vicende maisiane?<br />

Alberto: Vale il discorso di prima. Quando stimiamo<br />

un musicista sentiamo l’irrefrenabile bisogno di<br />

averlo con noi. Cerchiamo il modo di contattarlo e<br />

il poveretto/a di turno è fregato. Amy nello specifico<br />

è una donna incredibile: gira il mondo con il <strong>su</strong>o<br />

sax e la <strong>su</strong>a fisarmonica e non sembra mai stanca.<br />

Suona perchè si diverte, perchè <strong>su</strong>onare la fa sentire<br />

felice.<br />

Cinzia: Amy è una persona meravigliosa, piena di attenzioni<br />

per tutte le persone con cui si trova in contatto,<br />

un giro con lei a Napoli è stato come un viaggio<br />

nei <strong>su</strong>oi ricordi: ogni luogo, ogni angolo le ricordava<br />

qualcuno con cui era stata là, o qualcun’altro con<br />

cui aveva <strong>su</strong>onato lì e allora lei prendeva il telefono<br />

e lo chiamava per salutarlo. La stessa cosa ha fatto<br />

con noi: aveva partecipato a una nostra compilation<br />

nel 2000, Pakistani Space Album. Anni dopo, mentre<br />

si trovava in provincia di Messina per <strong>su</strong>onare, ci ha<br />

chiamato per salutarci. Io sono andata al concerto<br />

con una boccia di olive in salamoia e una ciotola di<br />

mostarda con noci e cioccolata, fatte da mia mamma,<br />

per farle assaggiare delle cose tipiche siciliane, e<br />

con un mucchietto di cd che contenevano le tracce<br />

d e i<br />

nostripezzi,<br />

in cui<br />

la inv<strong>it</strong>avamo<br />

a <strong>su</strong>onare e cantare.<br />

L’amore tra noi è nato a prima vista: lei ha <strong>su</strong>b<strong>it</strong>o accettato<br />

la collaborazione a distanza e ne ero felicissima.<br />

Figurati poi che gioia quando, dopo pochi mesi,<br />

ha accettato di venire appos<strong>it</strong>amente dall’America<br />

per entrare 10 giorni con noi in studio a registrare.<br />

Per me, per la mia cresc<strong>it</strong>a artistica, è stato folgorante<br />

l’incontro con lei: dal punto di vista degli<br />

arrangiamenti vocali, io non avrei nemmeno osato<br />

accennare un’armonizzazione. Dopo l’incontro con<br />

Amy, dal punto di vista vocale il disco ha cambiato<br />

volto: prima forse c’era qualche contro canto, adesso<br />

siamo la corale Maisie!<br />

- Flavio Giurato non è certo una sorpresa,<br />

sorprende semmai la straordinaria interazione<br />

tra la <strong>su</strong>a e la vostra sensibil<strong>it</strong>à...<br />

Alberto: Flavio vive in un mondo tutto <strong>su</strong>o, è un<br />

autentico alieno. Gli ho proposto il testo di Ivana e<br />

Gabriella e lui dopo due ore lo aveva già musicato e<br />

arricch<strong>it</strong>o con inserti poetici che si legavano perfettamente<br />

alla storia che volevo raccontare. Il giorno<br />

dopo probabilmente non ricordava neppure cosa<br />

aveva fatto. Un genio.<br />

Carmen: Quello con Flavio è stato un incontro<br />

speciale. La <strong>su</strong>a voce - calda e profonda - e la <strong>su</strong>a<br />

figura – snella, ma imponente - mi mettevano piuttosto<br />

a disagio... Così, ho lasciato che il mio canto si<br />

abbandonasse alle emozioni <strong>su</strong>sc<strong>it</strong>ate dalla <strong>su</strong>a voce<br />

e dal testo. Non mi si punti contro il d<strong>it</strong>o se non<br />

36 / Drop Out Drop Out / 37<br />

michele

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