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intervista su - Snowdonia.it

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sto. Il mio interesse nei G<strong>it</strong>head deriva principalmente<br />

dal fatto che mi piace stare in una band e viverne le<br />

dinamiche. Un mondo molto distante da quello che mi<br />

circonda quando metto la maschera di Scanner. Per altro<br />

si tratta di un’esperienza piacevole sotto ogni punto<br />

di vista perché semplicemente non ci sono aspettative<br />

o pressioni. I G<strong>it</strong>head fanno musica per il puro piacere<br />

di farlo. Potrebbero anche non avere un pubblico”. E<br />

veniamo all’ultimo disco, lavoro destinato ad avere<br />

un’economia tutta <strong>su</strong>a nel percorso artistico di<br />

Scanner. “Rockets ha richiesto in assoluto il periodo<br />

di creazione e produzione più lungo che mi sia cap<strong>it</strong>ato<br />

e in molti modi può essere considerato il mio primo<br />

disco solista vero e proprio. Ho prodotto molti lavori,<br />

per la maggior parte colonne sonore di film, balletti e<br />

quant’altro, ma sentivo veramente il bisogno di produrre<br />

qualcosa di molto più personale, soprattutto dopo<br />

un anno molto problematico. Vorrei che la gente avesse<br />

una relazione con questa musica e trattandosi di musica<br />

elettronica la cosa può non essere così immediata. Voglio<br />

che la tecnologia sia trasparente, in modo che la ver<strong>it</strong>à<br />

possa essere osservata attraverso di essa”.<br />

Quest’ultimo lavoro in usc<strong>it</strong>a per Bine Records<br />

viaggia in effetti <strong>su</strong> coordinate <strong>su</strong>fficientemente diverse<br />

dai <strong>su</strong>oi predecessori per poter parlare di turning<br />

point e momento di svolta. La chiave per entrare<br />

nei <strong>su</strong>oi spigoli viene messa da Robin, <strong>su</strong>b<strong>it</strong>o in<br />

apertura, con il brano più particolare della raccolta,<br />

una Sans Soleil, dove si esprime in maniera ined<strong>it</strong>a al<br />

canto <strong>su</strong> un fraseggio di ch<strong>it</strong>arra forn<strong>it</strong>o da Michael<br />

Gira: “Volevo che il disco iniziasse in un modo che met-<br />

18 / Tune In<br />

tesse <strong>su</strong>b<strong>it</strong>o in primo piano la <strong>su</strong>a natura gentile, in un<br />

modo che fosse per me il più lontano possibile dall’elettronica.<br />

Quella frase di ch<strong>it</strong>arra forn<strong>it</strong>a da Michael mi è<br />

sembrata ideale. Siamo amici da anni e ci rispettiamo<br />

l’un l’altro come artisti. Lui è stato <strong>su</strong>b<strong>it</strong>o felice di poter<br />

contribuire al disco, quanto alla parte vocale… Io canto<br />

in un modo molto dimesso. Volevo <strong>su</strong>onare in qualche<br />

modo intimo”. Dalle parole di Robin si capisce che la<br />

filosofia intorno a cui gira Rockets sono i concetti<br />

di intimo, personale, umano in senso non tecnologico<br />

e quindi poco elettronico. Gli arrangiamenti orchestrali<br />

e una particolare enfasi dedicata al <strong>su</strong>ono<br />

di archi e pianoforti spinge in questo modo il <strong>su</strong>ono<br />

di Scanner a lambire terr<strong>it</strong>ori che gli erano stati abbastanza<br />

preclusi fino ad ora, se non si tengono in<br />

considerazioni i riferimenti a musiche sacre spesso<br />

utilizzati come campionamenti.<br />

I paragoni con i nuovi esteti dell’elettronica neoclassica<br />

(Max Richter, Johan Johansoon, Sylvain Chaveau,<br />

Ryan Teague, ecc.) non solo non gli dispiacciono,<br />

ma gli sembrano autori verso cui tendere sempre di<br />

più in futuro: “Sono sempre stato interessato alla musica<br />

contemporanea e mi muoverò sempre di più verso<br />

questo mondo in futuro, in modo che possa raggiungere<br />

un approccio di composizione facilmente ascoltabile. Voglio<br />

sentire il cuore così come la testa. Cerco sempre di<br />

toccare le persone con i miei lavori e cercare di creare<br />

una relazione unica. Anche per questo ho voluto che<br />

Patricia in questo disco. Avevo composto un lavoro per<br />

uno spettacolo di danza contemporanea, Faultline, per<br />

la coreografa Shobana Jeyasingh. Patricia era la cantan-<br />

te e la voce per le mie composizioni ed è stato li che<br />

mi si sono aperti dei mondi. Lei ha improvvisato le <strong>su</strong>e<br />

parti in una maniera straordinaria. La <strong>su</strong>a voce aggiunge<br />

un sentimento molto umano al background elettronico<br />

che gli fornisco”. La voce rimane quindi il cardine<br />

della produzione di Scanner, sebbene egli stesso sia<br />

passato attraverso diversi modi e diverse accezioni<br />

di produrla e sperimentarla. Il taglio umano troppo<br />

umano dell’ultimo disco sembra essere la naturale<br />

evoluzione di un discorso lungamente condotto <strong>su</strong>lle<br />

sol<strong>it</strong>udini individuali a partire dai primi dischi. In<br />

molti casi poi, l’uso delle voci registrate diventa un<br />

modo per aprire connessioni, link verso altri mondi,<br />

come note a piè di pagina che rimandano a qualcos’altro<br />

di correlato.<br />

Su Rockets i numi tutelari sono William Burroughs<br />

e Bertrand Russell: “R<strong>it</strong>orno sempre alle voci.<br />

Anche se non capisci le parole, il linguaggio, c’è sempre<br />

qualcosa di naturalmente ‘ umano’ circa la qual<strong>it</strong>à,<br />

la profond<strong>it</strong>à e la sintassi di una voce. Burroughs ha<br />

sempre giocato una ruolo importante nella mia cresc<strong>it</strong>a<br />

d’artista soprattutto attraverso un approccio che sa di<br />

letteratura sperimentale e la <strong>su</strong>a influenza <strong>su</strong> Throbbing<br />

Gristle, 23 Skidoo e molti altri artisti con cui sono cresciuto<br />

mi ha profondamente influenzato. Ho prodotto<br />

un grande lavoro per una performance qualche anno<br />

fa, nei Paesi Bassi, int<strong>it</strong>olato ‘Lascia Entrare La Voce’ dove<br />

già usavo parole di Burroughs come parte integrante<br />

di esso. In qualche modo la <strong>su</strong>a apparizione in Yellow<br />

Plains… è un tributo a tutto questo. Quanto al celebrato<br />

filosofo inglese Bertrand Russell… lui parla all’inizio<br />

di Pietas-Ilulia e anche qui si ricollega alla grande influenza<br />

che ha avuto <strong>su</strong> di me quando studiavo filosofia<br />

ed ero più giovane. Ad ogni modo, spesso r<strong>it</strong>orno <strong>su</strong>lle<br />

<strong>su</strong>e parole perché spesso r<strong>it</strong>orno agli studi di filosofia”.<br />

Robin Rimbaud chiude così una parabola più che<br />

decennale che lo ha visto muoversi sapientemente<br />

attraverso diversi mondi e modi di intendere il <strong>su</strong>ono<br />

elettronico.<br />

Rockets è il disco perfetto per chiudere un ciclo<br />

e aprirne uno nuovo, in apparenza molto meno<br />

avanguardista e di rottura, ma artisticamente non<br />

meno esaltante. Da un punto di vista strettamente<br />

intellettuale il meglio potrebbe ancora venire, ma<br />

da uno con una produzione e un’attiv<strong>it</strong>à così densa<br />

e magmatica non puoi certo aspettarti indicazioni<br />

chiare <strong>su</strong>l futuro. Di sicuro ci sono un po’ di<br />

cose che lo assorbiranno in maniera ined<strong>it</strong>a: “Sono<br />

diventato professore a contratto allo Univers<strong>it</strong>y College<br />

Falmouth, e anche professore al Le Fresnoy National<br />

Centre For Contemporary Arts in Francia, esperienze<br />

che occuperanno i prossimi anni della mia v<strong>it</strong>a. Sto per<br />

pubblicare un cd in edizione lim<strong>it</strong>ata, solo in Italia, con<br />

Lenz Rifrazioni_Festival Natura Dei Teatri in Parma, la<br />

colonna sonora di un lavoro teatrale int<strong>it</strong>olato ‘Consegnaci,<br />

bambina, i tuoi occhi’. Sto finendo un album con<br />

la cantante Sally Doherty e con la mia band, i G<strong>it</strong>head,<br />

andremo in tour in Canada ed Europa per tutta l’estate.<br />

Farò un tour solista per un mio lavoro int<strong>it</strong>olato ‘The<br />

Nature Of Being’ e sto lavorando ad un po’ di pubblicazioni<br />

per i prossimi mesi. Ci sono sempre troppi progetti<br />

all’orizzonte”.<br />

Tune In / 19

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