intervista su - Snowdonia.it
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eels<br />
Tra g e d i e , l i c a n T r o p i e e<br />
a lT r e s Tor i e<br />
“I’m a hard worker. What I’m trying<br />
to say is: thanks.”<br />
- Stefano Solventi<br />
Non sembra un tipo ab<strong>it</strong>uato a darsi delle arie. Ma se un giorno dovesse vantarsi<br />
di esser tra coloro - pochi - che hanno ridefin<strong>it</strong>o i codici e gli standard del pop rock,<br />
non potremmo certo biasimarlo. Fertile e geniale l’ispirazione, tragicamente amaro il<br />
destino: storia di Mark Oliver Everett e dei magnifici Eels.<br />
BaD Du D e<br />
Ci sono musicisti la cui biografia sorprende<br />
per la sostanziale normal<strong>it</strong>à. Ti sconcertano<br />
per la mancanza di eventi significativi<br />
che in qualche modo giustifichino<br />
le intuizioni, gli slanci, le bizzarrie, le sfuriate disseminate<br />
nel repertorio. Non è certo il caso di Mark<br />
Oliver Everett. Nato il 10 aprile del 1963 a McLean,<br />
stato della Virginia ma a poche miglia di Washington,<br />
tanto per cominciare è il figlio di Hugh Everett III,<br />
considerato uno dei più importanti matematici del<br />
ventesimo secolo, padre della teoria quantistica cosiddetta<br />
dei “molti mondi”. Una speculazione dalle<br />
straordinarie conseguenze scientifiche, filosofiche<br />
ed esistenziali, tra cui la capac<strong>it</strong>à di esaltare tutti<br />
i fan di Star Trek o anche solo quelli che sono<br />
andati in sollucchero con Sliding Doors. Siccome<br />
un grande scienziato non deve essere per forza un<br />
bravissimo padre, essendo anzi il cog<strong>it</strong>are sol<strong>it</strong>ario<br />
p<strong>it</strong>tosto incompatibile col menage familiare, il rapporto<br />
tra lui e il figlio non fu propriamente idilliaco,<br />
più indifferenza che ostil<strong>it</strong>à a dirla tutta. Forse anche<br />
per questo Mark crebbe con una fisiologica irrequietezza,<br />
se è vero che nel fiore dell’adolescenza<br />
ebbe a conoscere il buio della cella per problemucci<br />
di droga e teppismo.<br />
Nel 1982 comunque, Hugh morì nel sonno fulminato<br />
da un infarto. Non aveva ancora compiuto 52<br />
anni. Fu ovviamente un colpo tremendo per la famiglia<br />
Everett, da cui la sorella maggiore di Mark, Elizabeth,<br />
già tendente alla depressione, non si riprenderà<br />
mai veramente. Finché non si <strong>su</strong>icidò, anno 1996.<br />
A ruota, nel 1998, ci fu il cancro che uccise <strong>su</strong>a madre<br />
Nancy. Infine, macabra ciliegina <strong>su</strong>lla triste torta,<br />
una cugina di Mark faceva parte dell’equipaggio<br />
del Boeing che si schiantò <strong>su</strong>l Pentagono il 09/11.<br />
Quanto a porte sbattute in faccia dal destino cinico<br />
e baro (altro che “porte scorrevoli”), direi che può<br />
bastare, no?<br />
Circolano storie <strong>su</strong>ll’infanzia di Mark, tipo che a<br />
quattro anni gli avrebbero acquistato una batteria<br />
giocattolo ad un mercatino dell’usato. Nei <strong>su</strong>ccessivi<br />
dieci anni l’avrebbe <strong>su</strong>onata ogni giorno, ininterrottamente.<br />
Bene, è una storia vera. Lo stesso Mark<br />
l’ha confermata in una recente <strong>intervista</strong> rilasciata<br />
al s<strong>it</strong>o spinner.com, aggiungendo: “devo essere grato<br />
a mio padre, al posto <strong>su</strong>o non so se lo avrei permesso.<br />
Sarei diventato pazzo”. Fatto sta che il ragazzo passò<br />
l’adolescenza a conciliare le turbe caratteriali e<br />
una spiccata propensione musicale, galeotta l’amata<br />
sorella Liz col <strong>su</strong>o stereo sempre in moto (dicono<br />
fosse una fan di Neil Young, che la terra le sia<br />
lieve) e una di lei ch<strong>it</strong>arra acustica che, carp<strong>it</strong>a dal<br />
famelico Mark, divenne il mezzo <strong>su</strong> cui abbozzare le<br />
prime canzoni. Seguì una trafila abbastanza con<strong>su</strong>eta<br />
di band giovanili (dove tra le altre cose <strong>su</strong>onò spesso<br />
e volentieri la batteria), fino ad una prima prova<br />
autarchica, quel Bad Dude In Love tirato in 500<br />
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