31.05.2013 Views

intervista su - Snowdonia.it

intervista su - Snowdonia.it

intervista su - Snowdonia.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

AlBerto<br />

sù i Pere Ubu ed in cucina la tv accesa <strong>su</strong>ll’ultima<br />

edizione di San Remo.<br />

Luigi: Sicuro. Se i Pooh erano Paperino, i Maisie<br />

sono Robin Hood Daffy.<br />

Michele: Credo sia un’ottima visione delle intenzioni<br />

del gruppo. Parlando del rapporto Maisie-Pop<br />

mi viene in mente il termine “irriverenza”.<br />

Serena: Se intendi dire che facciamo vedere cosa<br />

si nasconde dietro sorrisi e altruismo di facciata, la<br />

risposta è si... La gente indossa maschere per ingannare<br />

e le nostre caricature malate sono direttamente<br />

proporzionali alla loro ipocrisia.<br />

- Anche nei momenti più... sbarazzini non<br />

viene meno la coerenza tra forma, contenuto<br />

e interpretazione.<br />

Ad esempio, la t<strong>it</strong>le<br />

track: se la musica<br />

pesca nella<br />

paccottiglia<br />

e nei<br />

l u s t ri n i<br />

d e l l a<br />

discopop,<br />

i<br />

t e s t i<br />

sono<br />

u n<br />

<strong>su</strong>ss<br />

i -<br />

diar<br />

i o<br />

di app<br />

a s -<br />

sionata<br />

sottocultura<br />

da<br />

aspiranti tronisti<br />

o veline<br />

ist<strong>it</strong>uzionali, cantati<br />

col languido turgore<br />

o il devoto abbandono di chi si affida<br />

totalmente ad un simulacro culturale,<br />

di cui in cuor <strong>su</strong>o sospetta - forse - l’in<strong>su</strong>lsaggine.<br />

Quanto lavoro c’è dietro? (rispondete<br />

pure coralmente e ognuno per<br />

le proprie... competenze)<br />

Alberto: il pop è desiderio di innocenza, ostinazione<br />

tenera e ottusa. Giochi, tutto contento, con una<br />

scatola colorata e poi scopri che dentro ci stanno le<br />

bollette da pagare. Ci si resta proprio male.<br />

Carmen: Nove anni fa, quando ero ancora una<br />

“dark lady”, ascoltai per la prima volta la mia voce<br />

<strong>su</strong> un pezzo dance - nato come una ballata folk e<br />

<strong>su</strong>ccessivamente remixato da Cristiano Santini dei<br />

Disciplinatha -e inorridii. Per questa stessa ragione,<br />

quando Alberto e Cinzia mi hanno proposto di cantare<br />

“Balera Metropol<strong>it</strong>ana”, ho fatto un po’ di capricci…<br />

Ma, una volta letto il testo, mi sono tolta la<br />

spocchia e ho iniziato a lavorare <strong>su</strong>ll’interpretazione<br />

vocale del brano. Amo molto fondere Stanislavskij<br />

con Brecht e mi fa davvero piacere scoprire che tu<br />

abbia colto a pieno - nonostante quel “forse” - il<br />

mio atteggiamento.<br />

Cinzia: Ci piace molto cantare sbarazzini, immaginare<br />

che ci sia davvero un mondo scintillante di vera<br />

v<strong>it</strong>a dentro cui divertirsi e ballare, senza pensare ad<br />

altro, per cui ci caliamo come nel metodo Stanislavskij,<br />

nella parte: poi man mano escono gli zombi<br />

dalle bare e i cadaveri cominciano a camminare.<br />

Donato: Notti insonni e decine di bottiglie di tachipirina.<br />

Luigi: Personalmente seguo il metodo Stanislavskij.<br />

Ho effettuato una full-immersion nel back-stage di<br />

Amici, frequentando le ragazze di Maria De Filippi,<br />

per sei mesi e undici giorni, prima di lavorare a questo<br />

disco.<br />

Serena: Il nostro lavoro consiste nel riuscire ad<br />

ascoltare noi stessi, in mezzo a questa caciara e a<br />

queste vetrine di plastica che ottundono i sensi.<br />

Canzoni come Ballata tristissima ipotizzano<br />

un mondo alternativo dove Loretta<br />

Goggi si fa produrre da Brian Eno. Questo<br />

impasto di alto e basso profilo - se<br />

mi consent<strong>it</strong>e - è una chiave della poetica<br />

Maisie?<br />

Alberto: In un mondo ideale Loretta Goggi e Brian<br />

Eno sarebbero la stessa persona. In un mondo ideale<br />

ci sarebbe un tempo per cantare a squarciagola<br />

e uno per contemplare l’infin<strong>it</strong>o. Nel nostro mondo<br />

se ascolti la Goggi sei un cretino e se ascolti Brian<br />

Eno sei un derel<strong>it</strong>to emarginato che i compagni<br />

di classe si divertono a ricoprire di pece e piume.<br />

Qualcosa davvero non funziona.<br />

Carmen: Assolutamente sì. Credo che i Maisie<br />

rappresentino - in amb<strong>it</strong>o popular - ciò che Satie,<br />

negli anni Venti, rappresentò per la musica colta europea:<br />

la commistione tra “musica d’arte” e “musica<br />

triviale” dà sempre buoni frutti. Del resto, come diceva<br />

Picasso, “i migliori quadri sono fatti allo stesso<br />

modo di come i prìncipi fanno i più belli dei loro<br />

figlioli: con le pastorelle”…<br />

Cinzia: Se un artista ha dato forma musicale alla<br />

<strong>su</strong>a necess<strong>it</strong>à di comunicare, questo messaggio arriva:<br />

I Maisie amano, con la stessa passione, ascoltare<br />

sia Pupo che Zappa, sia i Throbbing gristle che<br />

i Ricchi e Poveri, in diversi momenti della giornata,<br />

in relazione ai diversi umori. Poi lo mescolano con<br />

ciò che <strong>su</strong>ccede loro intorno e, dopo averlo ruminato,<br />

lo riformulano... ma si, lo confesso, siamo una<br />

specie di termovalorizzatore: tutta la materia ci dà<br />

energia.<br />

Luigi: L’hai detto, fratello.<br />

- Domanda da menagramo: dopo un album<br />

doppio, due cd pieni zeppi di canzoni<br />

che percorrono tutto il caleidoscopio<br />

estetico maisiano - praticamente il<br />

vostro Blonde On Blonde, il vostro Exile<br />

On Main Street, il vostro The River, il vostro<br />

Ummagumma - non temete di aver<br />

licenziato l’opera defin<strong>it</strong>iva? Voglio dire,<br />

dopo i t<strong>it</strong>oli che vi ho c<strong>it</strong>ato, quei mostri<br />

sacri dei loro autori non sono riusc<strong>it</strong>i a ripetersi<br />

allo stesso livello, artisticamente<br />

parlando...<br />

Alberto: a me piace scrivere canzoni. Su “Balera<br />

Metropol<strong>it</strong>ana” ne abbiamo messe 44, <strong>su</strong>l prossimo<br />

ne metteremo 13 o 14. Finchè ci saranno mar<strong>it</strong>i frustrati<br />

con moglie tiranna e amante stronza, mogli infelici<br />

con mar<strong>it</strong>i infedeli e giornalisti che scambiano<br />

il pop inglese per indie rock <strong>it</strong>aliano alternativo, noi<br />

avremo materiale per infin<strong>it</strong>i dischi epocali. Chiaramente,<br />

più o meno chiunque troverà il nostro prossimo<br />

album peggiore di “Balera Metropol<strong>it</strong>ana”, lo<br />

penseranno ancor prima di ascoltarlo, ma solo per<br />

pregustare la gioia di poter dire dell’ancora <strong>su</strong>ccessivo:<br />

“I Maisie r<strong>it</strong>ornano ai livelli di Balera Metropol<strong>it</strong>ana”.<br />

Funziona così e noi ci stiamo dentro alla<br />

grande.<br />

Cinzia: Per fortuna amiamo <strong>su</strong>onare: come dico<br />

sempre, per me la musica è il fine, non il mezzo per<br />

ottenere un qualunque ri<strong>su</strong>ltato (denaro, <strong>su</strong>ccesso,<br />

fama). Quindi, se avremo altre cose da raccontare,<br />

lo faremo.<br />

Donato: Mi basta ascoltare il disco per fantasticare<br />

di avventurosi sviluppi.<br />

Luigi: Difatti, il nostro prossimo passo sarà entrare<br />

in pol<strong>it</strong>ica.<br />

Serena: ...mmm.. speriamo d no.! :(<br />

- E ancora: dopo la sbornia da riempi-il-<br />

cd, gli album tornano a durate... viniliche,<br />

tra i trenta e i quaranta minuti. E voi ci<br />

sbattete in faccia un programma di due<br />

ore e venti. Cos’è, lo fate apposta di andare<br />

controcorrente?<br />

Alberto: i fanatici dei dischi non esistono più. Esiste<br />

una figura amorfa e trasversale di con<strong>su</strong>matore-coniglio.<br />

Il con<strong>su</strong>matore-coniglio è il giornalista<br />

medio, il ragazzino intellettuale così come il bullo da<br />

discoteca, l’onanista da forum di webzine così come<br />

il curiosone ottimista di sinistra. Da qualche parte<br />

però si nasconde una razza di mutanti sfigatissimi<br />

che prendono il nome di iper-ascoltatori. L’iperascoltatore<br />

è qualcosa che sta<br />

tra l’erem<strong>it</strong>a, lo zombie e<br />

il topo da biblioteca.<br />

A vederli sono esseriripugnanti<br />

ma tutto<br />

quello che<br />

vogliono<br />

è un po’<br />

d’amor<br />

e .<br />

Ques<br />

t o<br />

disco<br />

è per<br />

loro.<br />

Cinzia:<br />

Ti<br />

p o s s o<br />

dire la ver<strong>it</strong>à?<br />

I pezzi<br />

pubblicati sono<br />

22 in un cd e 22<br />

nell’altro. Gli ined<strong>it</strong>i<br />

sono altri 22. Solo la penuria<br />

di mezzi, oltre all’innata<br />

modestia e la discrezione che ci contraddistinguono,<br />

ci hanno imped<strong>it</strong>o di fare un triplo cd. Insomma,<br />

vista da questa prospettiva, è una versione ridotta.<br />

(Cosa bizzarra: la cartella dei progetti dei 66 pezzi,<br />

del nostro 6° disco, in totale, pesava 66,6 gb, per<br />

6606 file. Roba da far rabbrividire i gruppi metal).<br />

Donato: Dovendo viaggiare molto per lavoro, avevo<br />

bisogno di un disco bello corposo che coprisse<br />

le lunghe distanze.<br />

Luigi: Vero. Personalmente sto già interessandomi<br />

ad una ristampa di Balera Metropol<strong>it</strong>ana in otto vinili<br />

(di cui due trasparenti), presentati in un elegante<br />

34 / Drop Out Drop Out / 35<br />

cinziA

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!