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Anche questa porzione di intestino è inizialmente rettilinea e provvista di un meso<br />
sagittale.<br />
Lo sviluppo degli altri segmenti del canale digerente la fa ruotare a sinistra. Subentra il<br />
processo della coalescenza per cui il meso si fissa al peritoneo parietale posteriore<br />
generando così a sinistra, come a destra, la fascia di accollamento di Toldt che separa il<br />
<strong>colon</strong>-meso<strong>colon</strong> sinistro dal piano retroperitoneale e dagli organi in esso contenuti: rene<br />
sìnistro, uretere e vasi gonadici omolaterali.<br />
COLON ILEOPELVICO O SIGMOIDEO<br />
La porzione iliaca si estende dal mezzo della cresta iliaca sinistra al margine mediale del<br />
muscolo psoas e ai vasi iliací esterni ove si inflette per penetrare nella pelvi e continuarsi<br />
nel <strong>colon</strong> pelvìco.<br />
Le tenie sono meno evidenti che nei segmenti precedenti; i solchi sono più superficiali e le<br />
gibbosítà fanno una minore sporgenza. Il processo di coalescenza che interessa il <strong>colon</strong><br />
discendente si estende anche a quello iliaco e il meso si fissa al peritoneo parietale<br />
posteriore fino alla linea innominata.<br />
Il <strong>colon</strong> pelvico si estende dal margine mediale del muscolo psoas di sinistra, al corpo<br />
della terza vertebra sacrale ove si continua nel retto.<br />
Esso ha un calibro quasi uniforme, senza solchi e gibbosità evidenti; le tenie si riducono a<br />
due, anteriore e posteriore, che si continuano nella muscolatura longitudinale del retto.<br />
Con la sua faccia inferiore giace sugli organi del bacino o fra di essi: nell’uomo, sulla<br />
vescica o fra la vescica e il retto; nella donna sopra la vescica e l’utero oppure nelle due<br />
tasche vescico-uterina o retto-vaginale.<br />
Il peritoneo lo avvolge completamente costituendo il meso<strong>colon</strong> pelvico che non si accolla<br />
posteriormente alla parete addomino-pelvica ma mantiene anche nell’adulto la propria<br />
mobilità: in sua corrispondenza viene pertanto a mancare la fascia di Toldt. Il meso<strong>colon</strong><br />
pelvico si fissa alla parete posteriore per mezzo di due radici che delimitano fra loro un<br />
angolo acuto quasi retto aperto in basso e a sinistra. La radice primitiva è verticale e<br />
mediana e corrisponde al meso primitivo, la radice secondaria è trasversale e parallela<br />
alla linea innominata e corrisponde al punto dove l’accollamento del <strong>colon</strong> iliaco si arresta.<br />
A tale livello esiste nel 60-85% dei casi la fossetta intersigmoidea che al pari dei recessi<br />
paracolici risulta da un difetto di coalescenza del primitivo meso<strong>colon</strong> pelvico con il<br />
peritoneo parietale posteriore ed è visibile allorquando si rovescia in alto il <strong>colon</strong><br />
sigmoideo con il relativo meso<strong>colon</strong> dopo aver inciso il legamento mesentericomesocolico<br />
di Gruber, piega peritoneale tesa dalla porzione inferiore della radice<br />
mesenterica all’angolo di inserzione del meso<strong>colon</strong> sigmoideo.<br />
La ricerca e l’apertura di questa “finestra sigmoidea” è tempo chirurgico fondamentale<br />
nella colectomia sinistra laparoscopica.<br />
Il recesso sigmoideo può essere sede di ernia interna (ernia di Jonnesco).<br />
Angolo duodeno-digiunale<br />
Si trova posto immediatamente sotto la radice del meso<strong>colon</strong> trasverso, a sinistra della<br />
<strong>colon</strong>na vertebrale e a destra del <strong>colon</strong> discendente; il suo margine superiore è<br />
abbracciato dalla concavità dell’arco della vena mesenterica inferiore (VMI) nel momento<br />
in cui essa passa sotto e dietro al pancreas dopo aver costituito assieme all’arteria colica<br />
sinistra l’arco vascolare dei Treitz. Il peritoneo che riveste la porzione ascendente del<br />
duodeno e l’angolo duodeno digiunale forma pliche semilunari dietro le quali si trovano le<br />
fossette o recessi paraduodenali possibilì sedi di emie interne (ernie dei Treitz).<br />
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