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Vita di
campagna
Il teatrino dei burattini
Ogni anno faceva il giro delle frazioni del delta un burattinaio che
sapeva adattare il suo teatrino in un locale qualsiasi, dando spettacolo per
una palanca (dieci centesimi). I sedili consistevano in una o più panche
trovate nell’osteria o nella locanda vicina, o in sedie e sgabelli che gli
spettatori portavano da casa.
Le commedie erano recitate in dialetto; i burattini contendenti si lanciavano
ridicole offese, che entusiasmavano il pubblico e venivano ripetute
e ricordate poi per settimane. La trama delle commedie consisteva in
tesori nascosti, rapimenti, storie paurose di briganti.
I protagonisti erano i buffi Fasulin e Sandron e le vicende si concludevano
sempre con un finale travolgente, sul ritmo di reciproche bastonate,
che provocavano l’esplosione di tutti gli spettatori presenti, i quali,
quando uscivano poi dal locale illuminato da poche candele, e si trovavano
sulla strada immersi nel buio assoluto, ricordavano le vicende a cui
avevano assistito poco prima, provando brividi di spavento e un desiderio
di ritrovarsi al più presto fra le sicure pareti domestiche.
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