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7° Congresso Nazionale

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in tutte le altre forme di neoplasia dell’altra via<br />

escretrice.<br />

Tali tecniche prevedono il trattamento endoscopico<br />

o percutaneo, attraverso cui si può<br />

utilizzare il laser o effettuare una resezione e/o<br />

coagulazione, similmente alla tecnica standard<br />

di resezione trans-uretrale della vescica.<br />

Ciò ha fatto sì che le indicazioni, inizialmente<br />

solo di necessità, diventassero anche di elezione,<br />

in casi selezionati.<br />

In pazienti con comorbilità severa, tumore<br />

bilaterale, rene unico, le tecniche mini-invasive<br />

rappresentano una opzione terapeutica<br />

valida.<br />

Presentiamo di seguito il caso clinico di un<br />

paziente con neoplasia sincrona della vescica,<br />

della via escretrice di sin, uretere dx e della<br />

pelvi renale dx. Il paziente è stato trattato con<br />

cistectomia radicale, uretrectomia (poichè la<br />

neoplasia interessava anche il collo vescicale e<br />

l'uretra prostatica), nefroureterectomia sin,<br />

ureterectomia e, successivamente è stata eseguita<br />

una resezione endoscopica, tramite<br />

accesso percutaneo, della lesione papillifera a<br />

carico della pelvi renale dx. Quindi è stata<br />

mantenuta la nefrostomia dx.<br />

Ciò ha consentito di evitare che il paziente<br />

diventasse africo, con indubbi vantaggi per la<br />

qualità di vita nei successivi 18 mesi di<br />

sopravvivenza.<br />

V5<br />

RIALLINEAMENTO DI URETERE RETROCAVA-<br />

LE CON PIELOPLASTICA LAPAROSCOPICA<br />

F. Porpiglia, J. Renard, M. Billia, S. Grande,<br />

M. Cossu, F. Ragni, M. Poggio, G. Biamino,<br />

M. Cussotto, I. Morra e R.M. Scarpa<br />

Università di Torino, Divisione Universitaria di<br />

Urologia, Ospedale San Luigi (Torino)<br />

Introduzione e Obiettivi: L’uretere retrocavale é<br />

una malformazione con incidenza pari a<br />

1/1500. Il trattamento chirurgico di questa<br />

patologia può essere eseguito mediante pielopieloanastomosi,<br />

uretero-ureteroanastomosi e<br />

pieloplastica sec. Anderson-Hynes. La laparoscopia<br />

rappresenta un'alternativa alla chirurgia<br />

a cielo aperto, ma é stata descritta raramente<br />

in letteratura. In questo video, presentiamo un<br />

caso di riallineamento laparoscopico di uretere<br />

retrocavale mediante pieloplastica sec.<br />

Anderson-Hynes.<br />

Metodi: La paziente é una giovane donna di 15<br />

anni, affetta di dolore lombare cronico. Alla<br />

<strong>7°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> Associazione Italiana di Endourologia<br />

RMN era ben documentato uretere retrocavale<br />

destro con idronefrosi.<br />

La paziente viene posizionata in decubito laterale<br />

a 45°. Vengono inseriti 4 trocars e viene<br />

utilizzato un approccio transperitoneale. La<br />

procedura inizia con la mobilizzazione del<br />

colon asecendente e della flessura epatica. La<br />

vena cava inferiore viene dissecata e progressivamente<br />

esposta. Si identificano la pelvi renale<br />

e l'uretere che vengono successivamente<br />

dissecati. La porzione retrocavale dell'uretere<br />

viene liberata dalle aderenze alla vena cava<br />

eseguendo dissezione smussa fino alla sua<br />

completa mobilizzazione.<br />

La pelvi viene incisa, la giunzione pielo-ureterale<br />

viene resecata. L'uretere viene riposizionato<br />

lateralmente alla vena cava e viene spatulato.<br />

Si esegue pieloplastica sec. Anderson-<br />

Hynes. Prima del completamento dell'anastomosi<br />

viene inserito un doppio J, infine il peritoneo<br />

posteriore viene ricostruito e la flessura<br />

epatica riposizionata.<br />

Risultati: L’intervento è durato 3 ore. Non sono<br />

state registrate complicanze. Le perdite ematiche<br />

sono state 50 cc.<br />

Conclusioni: L’utilizzo della laparoscopia per il<br />

trattamento di malformazioni come l'uretere<br />

retrocavale é fattibile e sicuro ma presenta un<br />

alto grado di difficoltà.<br />

V6<br />

RIMOZIONE DI STENT ENDOURETERALE<br />

CALCIFICO IN PAZIENTE CON RENE TRA-<br />

PIANTATO MEDIANTE APPROCCIO ENDO-<br />

SCOPICO ANTERO-RETROGRADO IN POSI-<br />

ZIONE SUPINA<br />

C.M. Scoffone, M. Poggio, C. Cracco, R.M. Scarpa<br />

Clinica Urologica, Università di Torino, Ospedale San<br />

Luigi di Orbassano (Torino)<br />

VIDEO<br />

In questo video viene presentato un caso in cui<br />

vengono evidenziate le potenzialità di trattamento<br />

e risoluzione di problematiche mediante<br />

l’utilizzo della posizione supina, che permette<br />

di eseguire contestualmente manovre endoscopiche<br />

anterograde e retrograde.<br />

Presentiamo il caso di un paziente trapiantato<br />

di rene (in fossa iliaca destra) portatore di stent<br />

endoureterale calcifico non rimuovibile per via<br />

retrograda.<br />

Nel Dicembre 2005 il paziente veniva sottoposto<br />

a trapianto di rene in fossa iliaca destra<br />

mediante confezionamento di ureterocistoneo-<br />

Archivio Italiano di Urologia e Andrologia 2007, 79, 3, Supplemento 1 7

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