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7° Congresso Nazionale

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vaso di urina è stato trattato conservativamente<br />

mediante apposizione per 4 settimane di<br />

stent doppio J. Ad un follow-up medio di 24<br />

mesi non è stata rilevata nessuna recidiva di<br />

malattia.<br />

Conclusioni: La LPN rappresenta oggi una tecnica<br />

ben codificata che tuttavia rimane, anche<br />

in mani esperte, di non facile esecuzione.<br />

Questa nostra esperienza iniziale ha fornito<br />

incoraggianti risultati perioperatori anche se il<br />

ridotto tempo di follow-up non permette ancora<br />

di trarre conclusioni sulla validità oncologica<br />

della metodica.<br />

C31<br />

NEFRECTOMIA LAPAROSCOPICA: EFFICA-<br />

CIA E SICUREZZA DI UNA TECNICA MINI-<br />

INVASIVA<br />

G. Porcu, G. Puggioni, P. Usai, A. De Lisa<br />

Università degli Studi di Cagliari, Clinica Urologica,<br />

Ospedale SS Trinità, Cagliari<br />

Obiettivo: Obiettivo del nostro studio è stato<br />

dimostrare la fattibilità, in termini di efficacia e<br />

sicurezza, della nefrectomia laparoscopica in<br />

caso di tumori renali in stadio localmente avanzato<br />

T2 e T3, e di dimensioni > 7 cm.<br />

Materiali e Metodi: Nel periodo compreso tra il<br />

Gennaio 2003 e il Febbraio 2007, presso la<br />

nostra clinica, sono stati eseguiti 84 interventi di<br />

nefrectomia per tumore renale. Da questi sono<br />

stati isolati 52 casi, suddivisi in 3 gruppi: Nel<br />

gruppo A sono stati inclusi 20 pz affetti da tumore<br />

renale in stadio precoce T1, con tumore di<br />

dimensioni < 7 cm (media circa 3,64 cm), operati<br />

con tecnica VLS; nel gruppo B sono stati<br />

inclusi 20 pz affetti da tumore renale localmente<br />

avanzato T2 e T3, con tumore di dimensioni >7<br />

cm (media circa 9,33 cm), operati con tecnica<br />

VLS; nel gruppo C sono stati inclusi 12 pz affetti<br />

da tumore renale di stadio clinico e dimensioni<br />

della massa variabili (media circa 5,65 cm),<br />

operati con tecnica open tradizionale con accesso<br />

lombotomico. Abbiamo considerato i seguenti<br />

parametri di confronto: sede e istotipo del<br />

tumore; dimensioni del tumore; stadiazione istopatologica;<br />

tempo operatorio; valore di Hb pre e<br />

post-operatoria; eventuale trasfusione; analgesia<br />

post-operatoria; valori di creatininemia pre e<br />

post-operatori; tempo di degenza; follow up,<br />

eseguito a distanza di 6 mesi e 1 anno dall’intervento<br />

chirurgico.<br />

Risultati: Il follow-up si è basato su esami di imaging<br />

(Ecografia renale e TC total body) ed ema-<br />

<strong>7°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> Associazione Italiana di Endourologia<br />

tochimici, risultati tutti negativi per ripresa locale<br />

e a distanza. Valutando i termini di confronto<br />

considerati abbiamo riscontrato: riduzione delle<br />

perdite ematiche intra-operatorie; riduzione del<br />

periodo di degenza; riduzione della somministrazione<br />

di analgesici; rapida ripresa della deambulazione;<br />

tempo operatorio sovrapponibile; rischio<br />

di residuo o ripresa di malattia sovrapponibile;<br />

funzione renale post-operatoria equivalente.<br />

Conclusioni: La chirurgia laparoscopica risulta<br />

essere oggi una validissima alternativa alla chirurgia<br />

tradizionale, assolutamente efficace e sicura,<br />

non solo per tumori di basso stadio e piccole<br />

dimensioni, ma anche per masse renali più voluminose<br />

e di stadio localmente più avanzato.<br />

Video Aula Rossa<br />

19 SETTEMBRE 08.00-09.00<br />

Calcolosi<br />

V17<br />

TRATTAMENTO COMBINATO DI CALCOLOSI<br />

RENALE COMPLESSA CON ACCESSO PER-<br />

CUTANEO IN DECUBITO SUPINO, IN PAZIEN-<br />

TE OBESO<br />

S. Guercio, A. Ambu, F. Mangione, M. Mari,<br />

F. Vacca, M. Bellina<br />

U.O.C. Urologia, P.O. di Rivoli (Torino)<br />

Presentiamo il caso di un paziente di 56 anni,<br />

obeso, affetto da litiasi renale bilaterale complessa<br />

con IRC.<br />

Il paziente si presentava alla nostra attenzione<br />

per colica renale dx con peggioramento degli<br />

indici di funzione renale con valore di creatininemia<br />

di 6.2 mg/dl. La TC addome senza mezzo<br />

di contrasto evidenziava litiasi renale a stampo<br />

bilaterale e calcolo dell’uretere juxtavescicale dx.<br />

Il paziente veniva sottoposto, in regime di<br />

urgenza, a posizionamento di stent ureterale JJ<br />

bilaterale previa ureterolitotrissia dx.<br />

Si procedeva quindi a trattamento della litiasi<br />

renale sn.<br />

Si optava per accesso pecutaneo in posizione<br />

supina per controindicazione anestesiologica<br />

(severa BPCO) e per consentire trattamento<br />

endoscopico combinato anterogrado-retrogrado.<br />

Si accedeva al calice inferiore mediante<br />

guida ecografica e successivo controllo radiologico.<br />

Dilatazione del tramite con NephroMax e<br />

posizionamento di camicia di Amplatz e successiva<br />

trissia combinata (Swiss lithoclast<br />

Master), balistica e a ultrasuoni, del calcolo<br />

caliceale inferiore e pielico.<br />

Archivio Italiano di Urologia e Andrologia 2007, 79, 3, Supplemento 1 33

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