7° Congresso Nazionale
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endovision è piu’ sicura nell’approccio “tubeless”<br />
rispetto al tradizionale, e comporta una<br />
minor esposizione a radiazioni ionizzanti<br />
durante la creazione del tratto nefrostomico 3)<br />
la procedura endovision non è significativamente<br />
più lunga rispetto alla procedura standard<br />
4) il completo dominio della via escretrice<br />
(anterogrado/retrogrado) permette di<br />
aumentare la percentuale di pazienti stone-free<br />
dopo l’intervento.<br />
V21<br />
APPROCCIO ENDOSCOPICO COMBINATO<br />
ANTERO-RETROGRADO IN POSIZIONE SUPI-<br />
NA NELLA DIAGNOSTICA DI MACROEMATU-<br />
RIA IN PAZIENTE CON BRICKER<br />
C.M. Scoffone, M. Poggio, C. Cracco , R.M. Scarpa<br />
Clinica Urologica, Università di Torino, Ospedale San<br />
Luigi di Orbassano (Torino)<br />
VIDEO<br />
Introduzione: L’accesso percutaneo del rene in<br />
posizione supina presenta numerosi vantaggi<br />
rispetto alla posizione prona: infatti, oltre a<br />
favorire un’anestesia in maggior sicurezza, permette<br />
anche di eseguire interventi endourologici<br />
complessi mediante l’approccio combinato<br />
per via antero-retrograda, in pazienti affetti da<br />
patologie quali la calcolosi renale complessa e<br />
le stenosi dell’anastomosi uretero-ileale.<br />
In questo video presentiamo il caso di un<br />
paziente portatore di derivazione urinaria sec.<br />
Bricker in seguito a cistoprostatectomia radicale<br />
per carcinoma vescicale, con macroematuria<br />
da alcuni mesi e con sospetta stenosi a livello<br />
dell'anastomosi uretero-ileale sinistra alla TAC<br />
addominale; il paziente veniva sottoposto a<br />
procedura ureteroscopica diagnostica combinata<br />
per via antero-retrograda.<br />
Descrizione della procedura: Si pone il paziente<br />
in posizione supina sec. Valdivia-Uria. Si esegue<br />
preliminare condottoscopia dove si evidenzia<br />
il neomeato sinistro, non riuscendo<br />
però a far passare il filo guida per la stenosi serrata<br />
a livello dell'anastomosi uretero-ileale.<br />
Mediante guida ecografica e fluoroscopica si<br />
esegue quindi puntura della cavità renali di<br />
sinistra (dapprima il calice medio poi quello<br />
inferiore) e si inserisce quindi filo guida con il<br />
quale si riesce ad oltrepassare la stenosi della<br />
anastomosi uretero-ileale giungendo sino al<br />
condotto. Previa dilatazione progressiva si<br />
inserisce quindi una camicia ureterale nella<br />
quale si introduce l’ureteroscopio flessibile,<br />
<strong>7°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> Associazione Italiana di Endourologia<br />
inserendo un altro filo guida, e giungendo sino<br />
all'anastomosi uretero-ileale che appare stenotica;<br />
non s’incontrano altre lesioni lungo tutto<br />
il decorso ureterale. Si pratica una biopsia con<br />
pinza. Si completa la procedura diagnostica<br />
eseguendo un’ureteroscopia semirigida per via<br />
retrograda che permette di oltrepassare la stenosi<br />
e non evidenzia ulteriori lesioni sospette.<br />
Applicazione di Mono J sinistro e nefrostomia<br />
sinistra al termine della procedura.<br />
Conclusioni: La posizione di Valdivia risulta essere<br />
particolarmente versatile, in quanto, oltre ad<br />
apportare vantaggi anestesiologici rispetto al<br />
decubito prono tradizionale, consente anche il<br />
trattamento di patologie complesse quali le stenosi<br />
delle anastomosi uretero-ileali in pazienti<br />
con derivazioni urinarie esterne, non altrimenti<br />
aggredibili solo per via retrograda.<br />
V22 1<br />
NEFROLITOTRISSIA PERCUTANEA CON PLU-<br />
RIMI ACCESSI ECOGUIDATI PER CALCOLO-<br />
SI A STAMPO COMPLESSA<br />
S. Micali, C. Di Pietro, S. De Stefani, F. Annino,<br />
C. De Carne, G. Bianchi<br />
Dipartimento di Urologia, Università di Modena e<br />
Reggio Emilia<br />
Introduzione: La tecnica della nefrolitotrissia<br />
percutanea (PCNL) ha subito negli ultimi anni<br />
un notevole miglioramento grazie al processo<br />
degli strumenti flessibili e delle fonti di energia<br />
per frammentare i calcoli. Tuttavia, nella maggior<br />
parte dei Centri, l’accesso al calice viene<br />
ancora eseguito sotto controllo fluoroscopico<br />
con esposizione ai raggi-x da parte del paziente<br />
e dell’operatore.<br />
Materiali: Da più di un anno presso il nostro<br />
centro eseguiamo tutte le procedure di PCNL<br />
con accesso al calice sotto guida ecografica ed<br />
utilizzando la fluoroscopia esclusivamente<br />
come controllo.<br />
Descriviamo il caso di un maschio di 34 anni<br />
con storia di litiasi urinaria bilaterale da alcuni<br />
anni, giunto alla nostra attenzione per IRA,<br />
urosepsi, calcolosi ureterale destra ostruente e<br />
calcolosi a stampo complessa della pelvi renale<br />
e di tutti i gruppi caliceali di sinistra. Si procedeva<br />
in fase acuta a posizionamento di nefrotomia<br />
bilaterale. Alla risoluzione del quadro settico<br />
dopo un mese, si procedeva ad ureterorenoscopia<br />
con litotrissia destra. Dopo 3 mesi si<br />
procedeva a PCNL sinistra che presentiamo ne<br />
video.<br />
Archivio Italiano di Urologia e Andrologia 2007, 79, 3, Supplemento 1 35