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7° Congresso Nazionale

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manovre endourologiche per la rimozione dei<br />

frammenti residuali > ai 4 mm.<br />

Conclusioni: dalla revisione dei dati si è evinto<br />

come globalmente sia cambiato l'approccio<br />

all'ESWL.<br />

C10<br />

TRATTAMENTO DELLA CALCOLOSI URETE-<br />

RALE CON URETEROSCOPIO RIGIDO: VALU-<br />

TAZIONE DI 500 CASI CONSECUTIVI<br />

G. Deiana, L. Feroldi, L. P. Canclini, M. Nicolai,<br />

A. Lembo<br />

Unità Operativa di Urologia, Azienda Ospedaliera -<br />

Ospedali Riuniti di Bergamo<br />

Introduzione e Obiettivi: L’ureteroscopia si è<br />

affermata come metodica di comune utilizzo<br />

nel trattamento della calcolosi ureterale. La disponibilità<br />

di strumenti miniaturizzati ha reso la<br />

procedura minimamente invasiva, consentendo<br />

la frantumazione ed estrazione del calcoloin<br />

una elevata percentuale di casi. Questo studio<br />

retrospettivo ha lo scopo di valutare l’efficacia<br />

dell’ureteroscopia retrograda con strumento<br />

rigido nel trattamento della calcolosi ureterale.<br />

Metodi: Da gennaio/2003 ad agosto/2006, presso<br />

la nostra U.O. di urologia sono stati eseguiti<br />

500 interventi di ueteroscopia per calcolosi.<br />

Per la procedura è stato utilizzato un ureteroscopio<br />

rigido Wolf 6-7,5 Fr (333 casi) oppure<br />

7-8,5 Fr (167 casi), un litotritore pneumatico<br />

Swiss Lithoclast ed accessori per l’estrazione<br />

dei frammenti litiasici. I pazienti erano 335<br />

maschi e 165 femmine d’età compresa tra 10 e<br />

88 anni (media 51 ; mediana 52). Le dimensioni<br />

del calcolo erano comprese tra 4 mm e 25<br />

mm (media 10,5 mm; mediana 10 mm). Il calcolo<br />

era situato in uretere destro in 209 casi, in<br />

uretere sinistro in 291 casi, a livello lombare in<br />

216 casi, iliaco/pelvico in 191 casi e prevescicale/intramurale<br />

in 93 casi.<br />

Risultati: In 14 casi l’ureteroscopia è stata<br />

infruttuosa per la ristrettezza dell’uretere che<br />

non ha consentito la risalita dello strumento<br />

(10 calcoli dell’uretere lombare, 4 calcoli dell’uretere<br />

iliaco-pelvico) In questi casi è stato<br />

posizionato uno stent ureterale. In 181 casi è<br />

stato possibile effettuare l’introduzione diretta<br />

in uretere dell’ureteroscopio, mentre nei rimanenti<br />

casi è stato necessario l’ausilio di un filo<br />

guida. In 444 casi è stata ottenuta la frantumazione<br />

del calcolo. In 378 casi sono stati rimossi<br />

tutti i frammenti litiasici (112 calcoli dell’uretere<br />

lombare, 173 calcoli dell’uretere<br />

<strong>7°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> Associazione Italiana di Endourologia<br />

iliaco/pelvico e 93 calcoli dell’uretere prevescicale/intramurale).<br />

In 66 casi alcuni frammenti<br />

litiasici sono migrati nel rene (56 calcoli<br />

dell’uretere lombare, 10 calcoli dell’uretere iliaco).<br />

In 42 casi la procedura è esitata in una<br />

retropulsione del calcolo nel rene (21 calcoli<br />

del giunto pielo-ureterale, 17 calcoli dell’uretere<br />

lombare, 4 calcoli dell’uretere iliaco). Nei<br />

casi di retropulsione totale del calcolo o di<br />

frammenti litiasici grossolani è stato posizionato<br />

uno stent ureterale e la bonifica della calcolosi<br />

è stata ottenuta mediante litotrissia extracorporea.<br />

Nella serie analizzata non si sono<br />

verificati danni permanenti dell’uretere. In un<br />

caso è stata osservata l’insorgenza precoce di<br />

una stenosi dell’orifizio ureterale che è stata<br />

trattata con successo mediante il posizionamento<br />

di uno stent ureterale per 40 giorni.<br />

Conclusioni: Nella nostra esperienza l’ureterolitotrissia<br />

retrograda con strumento rigido di<br />

piccolo calibro ha dimostrato essere una metodica<br />

minimamente invasiva, sicura ed efficace<br />

nell’ottenere la rapida disostruzione dell’uretere,<br />

consentendo l’asportazione completa del<br />

calcolo in una elevata percentuale di casi.<br />

Riteniamo che i fattori fondamentali per il successo<br />

della procedura siano la disponibilità di<br />

un ureteroscopio di piccolo calibro fornito di<br />

accessori efficaci per la frantumazione ed estrazione<br />

dei frammenti litiasici unitamente all’esperienza<br />

dell’operatore.<br />

C11<br />

PCNL IN POSIZIONE DI VALDIVIA-URIA<br />

MOD. GALDAKAO NEL TRATTAMENTO<br />

DELLA CALCOLOSI RENALE: NOSTRA ESPE-<br />

RIENZA<br />

C.M. Scoffone, C.M. Cracco, M. Cossu, M. Poggio,<br />

S. Grande, M. Billia, R.M. Scarpa<br />

Clinica Urologica, Università di Torino, A.S.O. San<br />

Luigi di Orbassano (Torino)<br />

Introduzione: Attualmente la PCNL continua ad<br />

essere un intervento di prima scelta per soggetti<br />

portatori di voluminosi calcoli renali; Al<br />

fine di migliorare il risultato della singola procedura<br />

sono state impiegate posizioni alternative<br />

a quella prona tra le quali la più vantaggiosa<br />

dal punto di vista urologico ed anestesiologico<br />

risulta essere quella supina secondo<br />

Valdivia ulteriormente migliorata per un agevole<br />

accesso retrogrado dalla combinazione<br />

con la posizione litotomica modificata secondo<br />

Galdakao.<br />

Archivio Italiano di Urologia e Andrologia 2007, 79, 3, Supplemento 1 11

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