FEBBRAIO 2004 - Mese Sport
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Il Bernabeu può attendere<br />
“Che spettacolo!” Miglior commento<br />
non poteva fare il tifoso storico Fabio<br />
Ciani, mercoledì 28 gennaio <strong>2004</strong> entrando<br />
nel tempio del calcio italiano, lo stadio<br />
milanese di San Siro, esternando tutta la<br />
sua gioia. Per una volta non vogliamo<br />
parlare troppo di risultati, tra l’altro quella<br />
sera (come quattro giorni dopo) era<br />
quasi scontato nonostante la buona<br />
volontà dei bianconeri. Vogliamo parlare<br />
dell’emozione, forte, intensa, come<br />
quella che abbiamo provato noi<br />
tifosi della centenaria<br />
Robur, nell’entrare a San<br />
Siro. La serata era fredda,<br />
ma meno del previsto,<br />
i nostri cuori caldissimi.<br />
Macchine<br />
fotografiche e telecamerine<br />
varie si sprecano,<br />
tanta è la voglia di immortalare l’evento.<br />
Qualche minuto per riprendersi<br />
dallo choc e inizia la partita.<br />
Per un po’ abbiamo sperato<br />
anche nel colpaccio, ma<br />
davanti avevamo il Milan<br />
campione d’Europa, spietato<br />
come non mai, e il sogno<br />
è durato poco. Squadra<br />
coperta, una sola punta in<br />
avanti e cinque centrocampisti,<br />
così Papadopulo<br />
pare aver azzeccato le<br />
mosse giuste, tanto che<br />
per quasi quaranta<br />
minuti abbiamo tenuto<br />
in apprensione gli oltre<br />
40mila milanisti, poi ci<br />
pensa il giovane fuoriclasse<br />
Kakà a farci tornare<br />
sulla terra,<br />
anche se il buon<br />
Fernandino<br />
potrebbe pareggiare<br />
con un<br />
rigore malamente<br />
gettato al<br />
vento. Nella<br />
ripresa non<br />
cambia musica<br />
e dopo il raddoppiorossonero,<br />
arriva il<br />
g o l<br />
spe-<br />
12⏐febbre alta⏐ANTONIO GIGLI⏐<br />
ranza di Flo, ma è troppo tardi per sognare<br />
qualcosa di ancora più magico.<br />
Di quella sera, però porteremo<br />
sempre nel cuore le emozioni<br />
violente, calorose,<br />
di<br />
aver<br />
vissutofinalmente<br />
il<br />
sogno che<br />
avevamo fin<br />
da bambini:<br />
entrare<br />
a San Siro<br />
non per<br />
assistere ai<br />
trionfi di<br />
Inter o<br />
Milan, ma a<br />
tifare Siena.<br />
Per quelli come<br />
noi che da Sansepolcro<br />
o Santa<br />
Croce sull’Arno si<br />
sono ritrovati,<br />
quasi in un botto,<br />
catapultati a San<br />
Siro, il giorno è<br />
da appuntare nel<br />
calendario, conservando<br />
come<br />
accaniti collezionisti il biglietto della partita<br />
per raccontare e documentare la<br />
“prima” volta del Siena in “quello”<br />
stadio, per poter dire “c’ero<br />
anch’io” ai nostri nipoti. Lo<br />
ammettiamo, siamo un po’<br />
romantici, ma concedetecelo.<br />
Giocare a San Siro, invece<br />
che a San Giovanni<br />
Valdarno<br />
o Sesto San<br />
Giovanni<br />
senza timori<br />
di sorta con il<br />
Milan ci dà<br />
una gioia che i<br />
gol di Kakà e<br />
Tomasson non<br />
possono offuscare.<br />
I nostri occhi<br />
hanno dentro ancora<br />
le immagini di uno<br />
spicchio del Meazza<br />
tutto bianco e nero e non<br />
era la Juventus.<br />
Detto tutto questo, però, non vogliamo<br />
assolutamente indicare la prima partita<br />
giocata alla Scala del calcio, come un<br />
punto di arrivo. Ci siamo arrivati e ci<br />
vogliamo tornare molto spesso. Ora che<br />
abbiamo assaggiato il dolce per la prima<br />
volta, tornare a pane e acqua ci dispiacerebbe<br />
non poco, soprattutto senza aver<br />
avuto la possibilità di fare indigestione.<br />
Torniamo sulla terra, quindi, tutti insieme,<br />
tifosi, squadra e società, e pensiamo<br />
alle nostre dirette concorrenti per la<br />
corsa a non tornare a “pane e acqua”. Il<br />
calo è evidente, era troppo bello che<br />
durasse come il girone d’andata, ma<br />
come in tutte le cose della vita, ci accontentiamo<br />
dell’indispensabile, lasciando il<br />
superfluo ad altri, e se non abbiamo vinto<br />
contro Juventus, Milan e Inter, lo vogliamo<br />
e possiamo fare con Reggina, Lecce e<br />
Ancona, tanto per non fare esempi…Per<br />
andare al Bernabeu c’è tempo, vogliamo<br />
semplicemente tornare a San Siro. Chiediamo<br />
troppo? No, il dolce ci piace tanto,<br />
anzi ne siamo ghiotti… ■<br />
Flo, autore del primo goal della storia<br />
del Siena a San Siro