Damiano Brigo
60 sport per tutti Paolo Ridolfi La stagione sportiva 2003 <strong>2004</strong> sarà ricordata nei secoli per le imprese di altissimo livello di Siena e Mens Sana. Gli impegni di quest’anno di conseguenza, non si limitano ai fine settimana ma si estendono spesso anche ai dopo cena dei giorni lavorativi. Negli orari di solito destinati alle partite degli amatori. Capita sovente infatti di vedere, sulle panchine dei tornei amatoriali, l’”addetto alle news” che, munito di radio ed auricolare, aggiorna in tempo reale sui risultati di calcio e basket delle beneamate. Quello che è accaduto al PalaCeccherini l’altra sera, in occasione di Milan Siena è degno però di essere raccontato: Verso la fine del primo tempo, infatti, gli allenatori chiedono, quasi all’unisono, minuto di sospensione. I giocatori si avvicinano alle panchine aspettandosi lumi ed indicazioni tecniche sulla partita, invece si avvicina al crocchio di giocatori l’uomo con l’auricolare per comunicare che il Milan ha segnato con Kakà il goal dell’ 1 a 0. Tra il disappunto generale si ricomincia a giocare ma, dopo pochi minuti, l’addetto ai collegamenti con San Siro piomba a metà campo bloccando il contropiede...”tutti fermi...c’è un rigore per il Siena!”.. la sfera arancione rimbalza in un angolo ignorata dai giocatori, la partita si ferma e gli atleti si avvicinano alle panchine. Il cronometro viene opportunamente fermato “causa rigore”. Tutti si fanno incontro all’”uomo con l’auricolare”... “chi lo batte?” chiede qualcuno... “Menegazzo”.. risponde l’”uomo con l’auricolare”. Tutti col fiato sospeso... rincorsa... tiro ...parata!! Scuotendo la testa l’arbitro recupera il pallone in un angolo e richiama i giocatori in campo per la palla a due... anche questo è basket Uisp!! Passando ad un’altra lega, quella del podismo - che con il basket ha in comune la stanzetta sul corridoio d’entrata nella quale convivono nelle sere invernali Mario e Renzo - troviamo un’altra “interazione” col calcio di serie A. Il grande Mario Muzzi, appena il direttivo nazionale ha comunicato che la data di Vivicittà era il 18 aprile <strong>2004</strong>, ha subito fatto notare la concomitanza con la partita di serie A del Siena e la conseguente impossibilità di utilizzare la zona “blindata” attorno allo stadio. Dopo una serie di colloqui con il disponibilissimo questore si è deciso di modi- ficare il percorso in modo da non toccare la zona dello stadio. La partenza è stata inoltre anticipata di mezz’ora per consentire ai numerosi podisti del gruppo sportivo della polizia di partecipare alla corsa ed entrare subito dopo in servizio, in tempo per garantire l’ordine pubblico nella zona dello stadio. Credo che questo sia un altro grande esempio di come la flessibilità dell’organizzazione della Uisp consenta di modificare in corsa progetti e programmi senza limitare la possibilità degli amatori di fare attività, tutto questo grazie alla sempre maggiore disponibilità delle istitu- Come lo sport amatoriale si adatta ...ai tempi “Time-out: c’è un rigore per il Siena!” zioni che non dimenticano mai l’importanza di questo pezzo di mondo dello sport che, forse, costituisce un serbatoio importante di valori “esportabili” in certa misura negli ambienti dello sport professionistico e, soprattutto, negli ambienti di coloro che lo sport professionistico lo vanno a vedere. Proseguendo in questo collage amatoriale mi piace soffermarmi su una nuova realtà del panorama Uisp della stagione 2003-<strong>2004</strong>, che è la scherma, nata que- st’anno con la denominazione di circolo schermistico senese. Il gruppo guidato dal Maestro D’Argenio e coordinato da Stefano Paganelli, dopo un primo periodo di incertezza sulla riuscita del pro- getto, ha trovato per strada l’entusiasmo che gli consente adesso di sviluppare l’attività anche in settori non proprio schermistici. Si susseguono infatti cene, incontri e partite di calcetto, rigorosamente nei tornei Uisp, dove la squadra del “maestrino”, nonostante i risultati abbastanza disastrosi, porta in giro per i campi della provincia un’abbondante dose di quel “folle entusiasmo” tipico, a quanto mi si dice, degli schermidori. A questo si aggiungono anche ottimi risultati su pedane anche importanti nel panorama nazionale ed internazionale che, se non altro, “esportano” il nome del nostro comitato in realtà finora distanti dalle logiche della Uisp senese. Un’ultima considerazione deve essere dedicata ai non vedenti che partecipano con grandissimo entusiasmo al corso di ginnastica organizzato dalla Uisp in collaborazione con l’Unione italiana Ciechi. È bello sentire storie di chi, dopo tanto tempo, è riuscito e ritrovare un rapporto diverso, più totale, con il proprio corpo, ha scoperto movimenti nuovi e in qualche caso, dolori nuovi. Finalmente, poi, è arrivato il tandem da tempo ordinato, che la Uisp donerà, appena la stagione lo consentirà, all’Unione ciechi. Si chiude qui la finestra di febbraio sul mondo della Uisp senese, uno spiraglio su un mondo troppo vasto per essere condensato in una pagina di <strong>Mese</strong>sport. ■