FEBBRAIO 2004 - Mese Sport
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Al ‘Delle Alpi’<br />
o ...sulle Alpi?<br />
Dopo una breve ‘chiacchierata’ in<br />
famiglia, ottengo ‘l’autorizzazione’ di<br />
recarmi a Torino per assistere alla partita<br />
Juve-Siena. Beh, effettivamente la perplessità<br />
dei miei non era sulla partita stessa,<br />
ma sul fatto di partire il giorno prima<br />
insieme ad alcune amiche per approfittare<br />
della ‘gita’ andando alla scoperta di<br />
qualche discoteca piemontese…<br />
Piccola precisazione a parte, in fin di<br />
conti si trattava di una semplice gitarella<br />
in una città del Nord una domenica di<br />
gennaio. La sorpresa, però, è arrivata la<br />
mattina del 18: un alto manto bianco ricopriva<br />
la città ed un freddo ‘boia’ ci faceva<br />
rimpiangere di non aver portato un equipaggiamento<br />
da montagna invece della<br />
solita giacchetta con la sciarpa del tifoso<br />
(e chi se lo aspettava?!). L’inconveniente<br />
non ha però impedito di ritrovarsi tutti (e<br />
tanti) davanti allo stadio.<br />
Lo stadio… aho! Così grande che la<br />
‘marea’ di tifosi bianconeri a seguito della<br />
squadra, una volta preso possesso della<br />
propria curva, sembrava un gruppuscolo<br />
di formichine in mezzo al deserto.<br />
Bello… ma quant’è più bello il nostro sta-<br />
15⏐io c’ero⏐MICHELLE CHAZINE⏐<br />
diolo, piccino, intimo, dove siamo tutti<br />
stretti, dove possiamo quasi toccare con<br />
mano la palla in campo… Qui, da lassù,<br />
in cima alle gradinate, altro che occhiali…<br />
ci volava il binocolo, cosa dico, il<br />
telescopio, per vedere qualcosa! Con una<br />
visibilità ridotta ulteriormente dall’abbondante<br />
nevicata in corso. Un campo completamente<br />
bianco, un gelo da Groenlandia.<br />
I nostri amati giocatori si sono trovati<br />
a dover affrontare una situazione pesantissima:<br />
una squadra avversaria potente<br />
come la Juve da ‘incontrare’ in un campo<br />
storico (che mette suggestione, bisogna<br />
riconoscerlo!), campo, però, che assomigliava<br />
più alla pista di pattinaggio alla<br />
Lizza a Capodanno (ai giocatori mancavano<br />
solo le tutine attillate! che, sicuramente,<br />
avrebbero apprezzato!).<br />
Con i lampioni accesi (in pieno giorno!),<br />
l’arbitro, dopo aver fatto la prova del<br />
rimbalzo della palla, di colore arancione<br />
fosforescente – sic! – (macché rimbalzo…<br />
ci volevano quasi i cani da valanga per<br />
ritrovare la palla sprofondata nella neve!),<br />
ha fischiato l’inizio della partita, l’inizio<br />
della sofferenza. Noi tifosi intonavamo i<br />
Il goal di Ventola<br />
canti a squarciagola con salti e ‘balli propiziatori’,<br />
un po’ per sostenere la squadra,<br />
un po’ per riscaldarsi.<br />
All’intervallo c’è stato un vero e proprio<br />
assalto (pacifico) alle bancarelle per<br />
appropriarsi di bevande calde, qualsiasi<br />
cosa …basta che sia caldo!<br />
Ma ecco che l’arbitro fischia il secondo<br />
tempo; dopo pochi minuti vediamo<br />
che il Siena ha qualcosa in più di prima,<br />
più grinta, più forza d’animo. Ma lo strepitoso<br />
sforzo non serve a rovesciare la<br />
situazione. Alla fine della partita, con un<br />
4 a 2 ed un goal annullato, una partita che<br />
veramente non doveva essere giocata per<br />
inagibilità del campo, la tifoseria senese è<br />
ripartita verso casa, amareggiata.<br />
Per la cronaca, pare che i ragazzi dell’Istrice<br />
hanno dovuto affrontare un viaggio<br />
di 7 ore al ghiaccio con un pullman il<br />
cui impianto di riscaldamento era guasto!<br />
Però, anche se il viaggio è stato lungo,<br />
il freddo ci ha attanagliato, la vittoria<br />
ambita non è arrivata, il cuore bianconero<br />
è stato riscaldato dalla grinta dei nostri<br />
giocatori. “Rrrobburone… Rrrobburone…”<br />
come urla sempre il mi’ babbo. ■