Scarica il libro in pdf - 7 mosse x l'Italia
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la pa r o l a a i n av i g a n t i<br />
1. la cultura non è un costo economico ma una risorsa (concezione<br />
del f<strong>in</strong>anziamento alla cultura come <strong>in</strong>vestimento produttivo);<br />
2. la cultura non è un orpello ma un grimaldello (concezione<br />
strategica della cultura e non estetizzante);<br />
3. la cultura è un diritto di tutti e non un priv<strong>il</strong>egio di pochi<br />
(concezione dell’<strong>in</strong>iziativa pubblica nel campo culturale <strong>in</strong> quanto<br />
att<strong>in</strong>ente alla sfera pubblica e non alla sfera privata governata dal<br />
pr<strong>in</strong>cipio di proprietà);<br />
4. la cultura non è un’attività antiquaria/obituaria ma viva e vivificante<br />
(concezione proattiva dell’<strong>in</strong>iziativa culturale, stando alla<br />
quale la salvaguardia del patrimonio culturale e la circolazionetrasmissione-consumo<br />
dei beni culturali non devono mai andar<br />
disgiunti dallo sforzo verso una nuova produzione culturale. Detto<br />
<strong>in</strong> altri term<strong>in</strong>i: si dà storia della cultura antica, medioevale e<br />
moderna ma la cultura è sempre e solo contemporanea a se stessa,<br />
anche e soprattutto quando si curva riconoscente e amorevole<br />
sul proprio passato).<br />
Proprio <strong>in</strong> questi giorni, dopo decenni di mefitica bonaccia,<br />
soffia f<strong>in</strong>almente un vento nuovo. E soffia da M<strong>il</strong>ano. Vorrei,<br />
perciò, circoscrivere un poco (ma non di tanto) l’orizzonte della<br />
mia breve riflessione sulle buone politiche culturali e sulla buona<br />
cultura politica, alla città <strong>in</strong> cui vivo, sv<strong>il</strong>uppando quelle premesse<br />
<strong>in</strong> alcune proposte per M<strong>il</strong>ano:<br />
1. M<strong>il</strong>ano capitale dell’editoria. M<strong>il</strong>ano non ha e deve avere un<br />
grande evento culturale adeguato al suo rango di capitale dell’editoria<br />
italiana. Lo deve avere per <strong>in</strong>iziativa pubblica <strong>in</strong> collaborazione<br />
strettissima con i grandi gruppi editoriali privati, e non limitandosi<br />
all’editoria del <strong>libro</strong> ma allargando <strong>il</strong> raggio al giornalismo<br />
quotidiano e periodico;<br />
2. M<strong>il</strong>ano capitale della moda, del design e della pubblicità. Non<br />
si può e non si deve dimenticare che grande parte della creatività<br />
di M<strong>il</strong>ano è, nella tradizione della contemporaneità, legata a queste<br />
tre ambiti. Ma è necessario che realtà di straord<strong>in</strong>aria eccellenza<br />
come, ad esempio, “Il salone del mob<strong>il</strong>e”, sv<strong>il</strong>upp<strong>in</strong>o tutto <strong>il</strong><br />
loro potenziale di eventi culturali non settoriali;<br />
3. M<strong>il</strong>ano capitale del f<strong>in</strong>anziamento privato alla cultura. Molti<br />
dei pr<strong>in</strong>cipali, e dei più <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ati, f<strong>in</strong>anziatori e promotori privati<br />
della cultura hanno sede a M<strong>il</strong>ano, e da qui irradiano la loro azione<br />
su tutto <strong>il</strong> Paese, e pers<strong>in</strong>o all’estero. rifuggendo da qualsiasi